Autore: Alberto Cossu – 03/01/2025
Prepararsi alla guerra totale
Alberto Cossu
L’articolo “Il ritorno della guerra totale: comprendere e prepararsi a una nuova era di conflitto globale” (Foreign Affairs, Nov,/Dec, 2024, Vol 103, N. 6) di Mara Karlin analizza la trasformazione della guerra nel contesto contemporaneo, evidenziando il passaggio da conflitti limitati a una nuova era di guerra totale, caratterizzata da un coinvolgimento globale e da una complessità senza precedenti.
Evoluzione della Guerra
Karlin inizia citando Carl von Clausewitz, il quale affermava che ogni epoca ha il proprio tipo di guerra. Dopo la Guerra Fredda, i pianificatori strategici americani si sono trovati ad affrontare conflitti più contenuti, come le guerre per procura. Tuttavia, con l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, è emersa una guerra terrestre su vasta scala in Europa, segnando un cambiamento significativo. Questo conflitto ha coinvolto non solo le forze russe e ucraine, ma anche una serie di attori globali come gli Stati Uniti e i loro alleati NATO, che hanno fornito un supporto senza precedenti all’Ucraina, mentre paesi come Cina e Iran hanno sostenuto la Russia.
Guerra Totale e Conflitto Globale
Karlin descrive come l’attuale scenario di guerra possa essere considerato “guerra totale”, in cui i combattenti mobilitano risorse vastissime e danno priorità alla guerra rispetto ad altre attività statali. Le guerre moderne non sono semplicemente ripetizioni dei conflitti del passato; sono influenzate da nuove tecnologie e da un’economia globalizzata che complicano ulteriormente le dinamiche di potere. L’autrice sottolinea l’importanza di prepararsi per questo nuovo tipo di guerra per evitare conflitti futuri.
Il Continuum del Conflitto
Un aspetto chiave dell’analisi è il concetto di “continuum of conflict”. Karlin osserva che la gamma di caratteristiche del conflitto si è ampliata. In passato, il terrorismo e le insurrezioni erano considerati nella fascia bassa dello spettro, mentre le guerre convenzionali occupavano una posizione intermedia. Oggi, tuttavia, non esiste più un’esclusività reciproca; diversi tipi di conflitto coesistono simultaneamente. Ad esempio, in Ucraina si osservano droni autonomi che operano in un contesto di guerra di trincea, mentre in Medio Oriente si combinano attacchi sofisticati con azioni tradizionali.
Implicazioni Tecnologiche
Le nuove tecnologie hanno avuto un impatto significativo sulla condotta della guerra. L’intelligenza artificiale ha reso più efficaci i sistemi senza equipaggio, ma ha anche portato a nuove vulnerabilità. La dipendenza dalla tecnologia ha reso i conflitti più complessi; ad esempio, l’interferenza elettronica russa ha limitato l’efficacia delle munizioni a guida di precisione ucraine. Inoltre, la crescente importanza dello spazio e del cyberspazio ha ridefinito le strategie militari.
Diversificazione degli attori
La demografia della guerra è cambiata drasticamente. I gruppi non statali continuano a giocare un ruolo cruciale nei conflitti moderni. In Medio Oriente, eserciti statali combattono accanto a attori non statali influenti come gli Houthi. In Ucraina, le forze regolari collaborano con volontari internazionali e mercenari. Questo scenario complesso richiede un ripensamento delle strategie militari tradizionali.
Preparazione al futuro
Karlin conclude sottolineando l’importanza per gli Stati Uniti di adattare le proprie strategie militari per affrontare questa nuova era di conflitto globale. Ciò implica non solo prepararsi per guerre convenzionali ma anche sviluppare capacità per affrontare minacce emergenti da parte di attori non statali e stati rivali come la Cina. La costruzione di coalizioni internazionali e il rafforzamento delle capacità tecnologiche saranno fondamentali per garantire la sicurezza nazionale.
In sintesi, il saggio evidenzia un cambiamento fondamentale nella natura della guerra moderna, richiedendo un ripensamento delle strategie militari e una preparazione adeguata ad affrontare le sfide future in un contesto globale sempre più complesso e interconnesso.
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