Trasporto aereo più efficiente e sostenibile? Ecco cosa

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Il 2024 che si avvia alla fine è stato un anno dai due volti per il trasporto aereo. Il bicchiere mezzo pieno è stato il ritorno della domanda di voli ai livelli pre-pandemia che ha generato nuovi record per quanto riguarda numero di voli e rotte coperte. Quello mezzo vuoto sono stati i record di disservizi (ritardi dei voli e cancellazioni) a cui si sono aggiunti l’aumento dei costi dei servizi e il primato negativo di emissioni nell’aria. Una situazione difficile che ha spinto le istituzioni europee e gli stessi operatori a preparare i correttivi di cui parleremo nelle prossime righe.

Il nuovo regolamento europeo SES2+

Il giorno 1° dicembre 2024 molto probabilmente entrerà nella storia del trasporto aereo del Vecchio Continente. È infatti la data di entrata in vigore il nuovo regolamento sul Cielo unico europeo (SES2+), volto a rendere lo spazio aereo continentale più efficiente e sostenibile.

L’estate finita da pochi mesi e il 2024 in generale passeranno alla storia anche per un altro motivo: il record di rimborsi voli chiesti dai passeggeri alle compagnie aeree. E per fortuna, come si legge sulle mini-guide di AirHelp, società che si occupa proprio di risarcimenti e rimborsi voli, chi rimane vittima di un ritardo, di una cancellazione improvvisa o di un mancato imbarco in UE è ampiamente tutelato e può richiedere compensazioni economiche fino a 600 euro.

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Anche per questo motivo è stato redatto il nuovo regolamento che vuole spingere le compagnie a migliorare l’efficienza dei propri servizi e ad adottare tecnologie più moderne per decongestionare gli spazi aerei e migliorare la risposta alla crescente domanda di voli.

Altro punto focale del provvedimento è la sostenibilità del settore. L’invito delle autorità è quello di ridurre l’impatto ambientale dei voli fissando obiettivi di prestazione climatica e ambientale. Resta da capire come le varie realtà nazionali decideranno di recepire le indicazioni del regolamento ma è un primo passo importante per modernizzare l’intero settore dell’aviazione civile.

La rotta verso la sostenibilità

La conferma che la spinta verso la sostenibilità sia sempre più sentita arriva anche dal recentissimo terzo congresso della Fondazione PACTA (Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo) svoltosi a Roma a fine novembre con la partecipazione dei principali attori in campo: compagnie aeree, costruttori di mezzi, società energetiche, enti regolatori, istituzioni e rappresentati del personale aeroportuale.

Uno dei temi più importanti al centro del congresso è stato l’abbattimento delle emissioni. Al vaglio dei partecipanti le iniziative volte a sponsorizzare l’adozione dei biocarburanti, i famosi “SAF”, che, una volta implementati in pianta stabile, potrebbero ridurre le emissioni addirittura dell’80%.

Altra questione quella relativa all’alimentazione dei velivoli. Uno degli obiettivi di PACTA è infatti quello di contribuire al supporto per la ricerca di mezzi di nuova concezione ad alimentazione elettrica, ad idrogeno o ibrida. Una vera e propria rivoluzione che inizialmente riguarderà il trasporto locale e a medio raggio per poi, tecnologie permettendo, arrivare a modificare anche le rotte internazionali e intercontinentali.

Molto andrà fatto anche negli aeroporti che, secondo le nuove linee guida, dovranno trasformarsi in hub sostenibili attraverso la decarbonizzazione delle flotte, gli interventi per migliorare l’efficienza energetica e l’ottimizzazione del traffico. Il tutto con un occhio puntato sull’intermodalità, ovvero l’integrazione sistematica del trasporto via terra, aereo e su ferro.

Gli aerei elettrici sono davvero il futuro?

Se da un lato il congresso PACTA ha tracciato la linea verso la creazione di aerei a emissioni sempre più basse, dall’altro la sperimentazione sembra già iniziata e a buon punto. La startup svedese Heart Aerospace ha annunciato che già nel 2025 avverrà il primo test di volo dell’Heart X1, il più grande aereo elettrico al mondo mai realizzato. Se il test otterrà i risultati sperati la compagnia spera di arrivare ai primi voli commerciali già all’inizio del 2028.

Per creare il primo mezzo totalmente elettrico, l’azienda scandinava ha preso come modello l’ES-30, aereo commerciale ibrido da 30 posti con autonomia elettrica da 200 km e ibrida da 400 km che dovrebbe essere lanciato sul mercato a partire dal 2030.

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Le politiche green in via di definizione, però, rischiano di avere un impatto diretto sulle tasche dei passeggeri. Per rispettare le direttive del pacchetto comunitario “ReFuelEu”, che stabilisce che tutti i voli in partenza dall’UE dovranno utilizzare a partire dal 2025 una quota sempre crescente di SAF, le compagnie aeree hanno annunciato un aumento progressivo dei prezzi a partire dal prossimo 1° gennaio. Il motivo è che i carburanti sostenibili al momento hanno un costo triplo rispetto a quelli tradizionali.

Per questa ragione gli operatori stanno richiedendo a gran voce un intervento pubblico e contributi, pena la perdita di competitività contro i rivali extra UE che potranno proporre tariffe meno care avendo gli hub fuori dal territorio dell’Unione. Una questione difficile da dirimere, se non con un intervento congiunto tra attori pubblici e attori privati.



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