Aumento pedaggi autostrade, Basso: “Il governo lo blocchi in Liguria” – Primocanale.it

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Un casello autostradale

La potremmo definire la rivolta della Liguria, quella che sta andando in scena dopo la notizia shock che riguarda l’aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali. Oltre al danno (le condizioni disastrose delle autostrade liguri) la beffa (si viaggia in condizioni pessime e si paga, di più). Con l’avvio del 2025 è ufficiale il rincaro dei costi, di 1,8%, che riguarda le tratte gestite da Autostrade per l’Italia. In Liguria Aspi gestisce la A7 fino a Serravalle, la A26, la A10 tra Genova e Savona e la A12 da Genova a Sestri Levante. Che le autostrade della Liguria fossero un colabrodo era risaputo, a consacrarne la totale negligenza il crollo del viadotto sul Polcevera il 14 agosto 2018, che costò la vita a 43 persone. La denuncia di una situazione ingestibile e pericolosa era arrivata già negli scorsi anni dall’editore di Primocanale, senatore della commissione Trasporti della XVII legislatura, Maurizio Rossi, che ha risposto con un controspot al video di Autostrade per l’Italia “Libertà è movimento” che sta girando su quasi tutti i media nazionali e liguri.

I liguri non sono liberi, il controspot di Primocanale contro Autostrade

Su tutti i nostri canali social e ovviamente in televisione, abbiamo trasmesso uno spot parodia da noi prodotto che racconta la verità di come viviamo in Liguria con code chilometriche, incidenti in aree di cantiere e una situazione non più sostenibile. In Liguria non siamo liberi e nessun provi a raccontarci il contrario.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Parla il vicepresidente della commissione Trasporti Lorenzo Basso

Dura la presa di posizione della politica, a partire dalle parole del senatore del Partito Democratico Lorenzo Basso, vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, che da sempre è critico contro la gestione di Aspi. “La decisione del presidente di Regione Liguria, Marco Bucci, di sospendere gli aumenti tariffari sulla rete ferroviaria regionale è una misura di buon senso che accogliamo favorevolmente, poiché sarebbe una beffa aumentare la tariffa a fronte dei gravi disagi vissuti quotidianamente dai pendolari liguri a causa di ritardi, soppressioni di treni e lavori infrastrutturali che hanno peggiorato sensibilmente il servizio negli ultimi mesi. Non è la soluzione del problema dei trasporti che il governo continua a ignorare ma almeno è un segnale di attenzione verso i cittadini, già messi a dura prova da un sistema di trasporti sempre meno efficiente e spesso inadeguato – commenta a Primocanale il senatore dem Lorenzo Basso -. Tuttavia non posso fare a meno di notare l’assoluta incoerenza del governo nazionale, che ha permesso aumenti tariffari sulle tratte autostradali, nonostante i pesantissimi disagi subìti da cittadini e imprese. Code interminabili, cantieri senza fine e la mancata sostituzione delle barriere fonoassorbenti rendono il servizio autostradale in Liguria lontano anni luce dagli standard minimi di decenza. Non è accettabile che, a fronte di una condizione di così grave insufficienza, si chieda agli utenti di pagare di più, aggravando ulteriormente il loro carico economico”.

Una serie di proposte 

Una denuncia che è proseguita negli anni, con emendamenti e proposte di legge presentati dal senatore Basso, a partire dal 2023, per bloccare gli aumenti sulle autostrade liguri fino alla conclusione dei lavori e al ritorno alla normalità. “In ogni occasione – sottolinea Lorenzo Basso -, le proposte sono state sistematicamente respinte dalla maggioranza di centrodestra. Questo governo continua a privilegiare gli interessi delle concessionarie a scapito dei diritti dei cittadini”. Ecco le principali iniziative promosse dal vicepresidente della commissione Trasporti del Senato Lorenzo Basso:
• Gennaio 2023: presentazione di un emendamento al decreto Milleproroghe per cancellare gli aumenti tariffari sulle autostrade liguri fino alla conclusione dei lavori di messa in sicurezza e al ripristino delle barriere. Bocciato dalla maggioranza.
• Luglio 2023: proposta di un ordine del giorno per sospendere i pedaggi su tutte le tratte interessate dai cantieri in Liguria. Respinto dal governo.
• Gennaio 2024: rinnovato appello al blocco degli aumenti, attraverso un emendamento alla Legge di Bilancio, che avrebbe garantito una moratoria sulle tariffe in caso di disservizi. Anche questo, respinto dal governo.
• Luglio 2024: presentazione di un emendamento al decreto Infrastrutture, insieme alla senatrice Annamaria Furlan, per esentare i pedaggi autostradali sulle tratte liguri più colpite dai lavori. Bocciato dalla maggioranza.

Genova chiami Roma

“Di fronte a una Liguria paralizzata, con autostrade spesso impraticabili e un sistema ferroviario che fa acqua da tutte le parti, è necessario un cambio di passo radicale – attacca Basso -. Il Partito Democratico continuerà a battersi per garantire tariffe eque, servizi efficienti e un sistema di trasporti degno di un paese moderno”. Arriva poi la richiesta all’esecutivo di centrodestra, ma soprattutto a chi, come il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, genovese di nascita e ligure, possa avere il potere di intercedere con palazzo Chigi. “Chiediamo al governo di intervenire immediatamente per bloccare gli aumenti autostradali, applicando lo stesso principio di equità che ha giustamente guidato la sospensione degli aumenti ferroviari in Liguria” ha chiosato il senatore dem.

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