Paolo Vitelli, fondatore di Azimut Benetti Yachts, muore a 77 anni in un tragico incidente

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È morto Paolo Vitelli, 77 anni, fondatore della prestigiosa Azimut Benetti Yachts. Ha perso la vita in un tragico incidente domestico avvenuto nella sua residenza a Mascognaz, frazione di Ayas, in Valle d’Aosta. Secondo le prime ricostruzioni, Vitelli stava manovrando una serranda quando è scivolato, battendo violentemente la testa sul cemento. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare.

La notizia della scomparsa di Paolo Vitelli, un uomo che ha saputo portare l’Italia ai vertici della nautica mondiale, ha lasciato un vuoto enorme non solo nel settore imprenditoriale, ma anche nelle comunità che ha toccato con la sua visione e il suo spirito innovativo. Simbolo del Made in Italy e leader riconosciuto nel settore degli yacht di lusso, Vitelli era molto più di un imprenditore: era un visionario capace di trasformare le sue intuizioni in realtà che hanno cambiato il corso di un’intera industria.

Nato a Torino il 4 ottobre 1947, Paolo Vitelli mostrò fin da giovane una straordinaria inclinazione per l’imprenditoria. Nel 1969, ancora studente universitario, fondò la Azimut Srl, inizialmente focalizzata sul noleggio di barche a vela. Con intuito e determinazione, l’azienda si espanse rapidamente, iniziando a importare imbarcazioni di prestigiosi cantieri esteri in Italia.

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Un momento decisivo arrivò nel 1970, quando Azimut partecipò al Salone Nautico di Genova e attirò l’attenzione del cantiere olandese Amerglass, che affidò all’azienda la distribuzione dei propri modelli sul mercato italiano. Da quel momento, Vitelli iniziò a costruire la sua leggenda.

Nel giro di pochi anni, Azimut si lanciò nella produzione di imbarcazioni a marchio proprio. Tra i modelli di maggior successo figurano l’AZ 43’ Bali e l’AZ 32 Targa, quest’ultima scelta da clienti illustri come Christina Onassis, che la acquistò per il battesimo della figlia. Nel 1985, con l’acquisizione dello storico cantiere Benetti di Viareggio, Vitelli pose le basi per il Gruppo Azimut|Benetti, che divenne in breve tempo leader mondiale nella produzione di yacht e megayacht di lusso.

Sotto la sua guida, il gruppo ampliò le sue strutture produttive, acquisendo nel 2003 il rinomato Cantiere Fratelli Orlando di Livorno e inaugurando nuovi stabilimenti a Fano, Savona e persino in Brasile, a Itajaí. Oggi, il gruppo è un simbolo dell’eccellenza italiana, con un fatturato annuo di oltre 1,2 miliardi di euro e una rete di distribuzione che copre tutto il mondo.

Parallelamente all’attività industriale, Vitelli investì nel turismo e nella riqualificazione del territorio. In Valle d’Aosta, acquistò e restaurò lo storico Hotel Breithorn, risalente al 1903, e trasformò l’antico villaggio Walser di Mascognaz in un albergo diffuso che oggi è una meta ambita da viaggiatori di tutto il mondo. Qui, tradizione e innovazione convivono in armonia, un risultato che rifletteva appieno la filosofia di Vitelli.

La sua passione per l’innovazione lo portò a intraprendere sfide ambiziose. Nel 1988, il gruppo Azimut partecipò alla traversata atlantica con l’Atlantic Challenger, un’imbarcazione progettata in collaborazione con Pininfarina, che rappresentò un trionfo per il design e la tecnologia italiani.

Nel corso della sua carriera, Paolo Vitelli ricevette numerosi riconoscimenti. Nel 1996, fu nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, e nel 2004 il Politecnico di Torino gli conferì una laurea honoris causa in ingegneria meccanica. Nel 2022, ricevette il titolo di Torinese dell’Anno, mentre la Valle d’Aosta lo aveva già celebrato con il titolo di Amis de la Vallée d’Aoste, a testimonianza del suo impegno per lo sviluppo del territorio.

Anche la politica fece parte del suo percorso. Tra il 2013 e il 2015, Vitelli fu deputato nella XVII Legislatura, eletto nella lista Scelta Civica con Monti per l’Italia. Durante il suo mandato, partecipò a commissioni strategiche come il COPASIR, portando la sua esperienza al servizio delle istituzioni.

La scomparsa di Paolo Vitelli lascia un vuoto incolmabile. Come ha dichiarato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, “Era un uomo che ha saputo portare l’eccellenza torinese nel mondo, trasformando una visione in una realtà capace di navigare tra le onde del mercato globale e le sfide più ardue”.

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Il suo esempio continuerà a ispirare generazioni di imprenditori. Le sue imbarcazioni, simboli di lusso e innovazione, solcano i mari di tutto il mondo, portando con sé non solo un marchio inconfondibile, ma il ricordo di un uomo che ha saputo trasformare i sogni in realtà. Mascognaz, con la sua bellezza incantata, resterà il riflesso tangibile di una vita vissuta all’insegna della visione e della creazione.

I funerali si terranno in forma privata, rispettando il desiderio di discrezione che aveva caratterizzato Vitelli anche nei momenti più alti del suo successo. La sua eredità, però, vivrà attraverso le sue opere e le persone che ha ispirato. Perché Paolo Vitelli non era solo un uomo di mare, ma un uomo capace di lasciare il segno, ovunque passasse.





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