Olio d’oliva, polemica sulle frodi in Spagna

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


Una polemica di altissimo livello è divampata in Spagna, tra novembre e dicembre 2024, a seguito della denuncia di frodi alimentari diffuse nel settore dell’olio d’oliva da parte del suo primo produttore al mondo.

I risultati delle analisi eseguite dalle associazioni di consumatori su vari campioni di olio extravergine d’oliva, commercializzati in Francia e Spagna, sono a loro volta discordanti. Un approfondimento.

1) Frodi alimentari sull’olio d’oliva in Spagna. La denuncia del leader

Il primo produttore di oli d’oliva al mondo, la cooperativa andalusa Dcoop, ha denunciato il ricorrere in Spagna di frodi diffuse su oli d’oliva raffinati. I quali, secondo la vibrante accusa, sarebbero in alcuni casi miscelati con oli di valore inferiore come quelli di sansa e girasole.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Siamo rimasti in silenzio per 40 anni, ma non lo permetteremo più’, ha affermato il presidente di Dcoop Antonio Luque in un incontro con i media. Invitando le amministrazioni nazionali e regionali a indagare sulla rintracciabilità, a fronte di ‘prove molto solide’.

Il direttore generale di Dcoop, Rafael Sánchez ha a sua volta ribadito che ‘è ora di porre fine’ a questa situazione e ‘ripulire l’immagine di questo prodotto per esercitare la leadership che la Spagna merita’ nel settore degli oli d’oliva (1,2).

2) Reazioni del ministro e delle associazioni di categoria

Il ministro spagnolo dell’Agricoltura, la Pesca e l’Alimentazione, Luis Planas ha definito ‘irresponsabili e sfortunati’ i riferimenti di Dcoop alle frodi alimentari diffuse, affermando invece l’efficacia dei controlli sull’etichettatura e le caratteristiche organolettiche degli oli d’oliva. (3)

Le associazioni di categoria ANIERAC (Asociación Nacional de Industriales Envasadores y Refinadores de Aceites Comestibles) e ASOLIVA (Asociación Española de la Industria y el Comercio Exportador del Aceite de Oliva) si sono altresì difese, riferendo al rispetto della normativa vigente. (4)

La Spagna, si ricorda, è il primo esportatore al mondo di oli d’oliva e si prevede che nella campagna 2024-2025 ne produrrà 1,26 milioni di tonnellate. L’export di olio d’oliva spagnolo ha raggiunto 750.000 tonnellate, lo scorso anno, per un valore di circa 6 miliardi di euro. (4)

3) Olio extravergine d’oliva, le analisi dei consumatori spagnoli

L’associazione spagnola dei consumatori OCU (Organización de Consumidores y Usuarios) ha successivamente pubblicato i risultati della sua ultima indagine di mercato con analisi di 23 referenze di olio extravergine d’oliva disponibili nei supermercati.

Per la prima volta dal 2017 i risultati delle analisi sono stati completamente favorevoli, nel senso di confermare che tutti i prodotti analizzati sono ‘veramente extra vergini’. Confermando altresì la qualità di molti prodotti a marchio del distributore (private label).

La cooperativa andalusa Oleoestepa ha prodotto – a marchio proprio, di Auchan linea bio (Alcampo) e di di Mercadona (Hacendado) – i tre oli premiati con i migliori punteggi di qualità. A seguire 10 Carrefour, La Española, Urzante, Eroski, Mar de Olivos, Coosur-Acesur biologico e Consum.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

4) Francia, l’indagine di ‘60 millions de consommateurs’

La rivista indipendente ‘60 Millions de consommateurs’ – in un’indagine sugli oli d’oliva a scaffale dei supermercati in Francia, anteriore alla polemica spagnola – ha viceversa mostrato una situazione insoddisfacente, con gravi sospetti di frodi alimentari. (6)

INC (Institute Nationale de la Consommation), editore della rivista, ha perciò denunciato che i titolari di diversi marchi – alcuni dei quali molto popolari tra i consumatori – hanno ‘commercializzato olio d’oliva come extravergine senza rispettare i criteri di qualità richiesti per questa denominazione’. (7)

I marchi incriminati sono Naturalia Like a virgin, La Vie Claire, Cauvin La bio, Terra Delyssa, Simplemente bon et bio, Bio Village e Carapelli extravergine classico. ‘Miscele dubbie, cattiva conservazione e processi di produzione senza scrupoli’ che influiscono sul gusto del prodotto e ne ‘riducono le proprietà nutrizionali‘.

5) Antiche frodi e moderne tecnologie

Le frodi alimentari nel settore degli oli d’oliva sono documentate fin ai tempi dell’impero romano, ove tali condotte venivano punite con severità. E sono proseguite fino ai tempi moderni, al punto che negli anni ‘90 l’allora Comunità Economica Europea (oggi Unione Europea) istituì una ‘olive oil task force’ presso l’autorità antifrode OLAF.

L’Unione Europea ha di recente aggiornato i marketing standards e i metodi armonizzati per le analisi, chimiche e organolettiche, che gli Stati membri devono applicare nei controlli ufficiali per la verifica di conformità dei diversi tipi di oli d’oliva (7,3,8). Le frodi alimentari sono però prive di disciplina uniforme all’interno del mercato unico. (9)

6) Prospettive

The blockchain offers one of the best traceability techniques that increases customer confidence in the food products they purchase and can help develop a well-founded food fraud prevention strategy‘. (10)

La registrazione dei flussi materiali e delle analisi sui singoli lotti di produzione con una tecnologia blockchain, anche open-access, potrebbe consentire di ridurre in misura significativa il rischio di frodi alimentari. (11) A quando?

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Dario Dongo

Credit cover: Tom Mueller. Slippery Business, The trade in adulterated olive oil. Illustration by Joost Swarte. The New Yorker. August 6, 2007 https://tinyurl.com/fx3jdmay

Note

(1) Javier García Ropero. La mayor productora mundial de aceite denuncia un fraude en los refinados que se venden en España como de “oliva”. El País. 27.11.24 https://tinyurl.com/yva4s7f4

(2) Dcoop denuncia fraudes en el aceite de oliva y reclama a las Administraciones que lo investiguen. Europa press. 27.11.24 https://tinyurl.com/x9y58w27

(3) I controlli ufficiali sulla conformità degli oli d’oliva sono soggetti a identiche regole in tutti gli Stati membri UE. Si veda Dario Dongo, Giulia Pietrollini. Olive oils, compliance checks. Reg. EU 2022/2105. FT (Food Times). December 11, 2022

(4) Belén Delgado. Planas critica que Dcoop ponga “en tela de juicio” la reputación del aceite de oliva. Efeagro. 28.11.24 https://tinyurl.com/yn3v52cj

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

(5) Paula Clemente. La crisis en torno al aceite de oliva extrema su calidad: por primera vez en 17 años, la OCU no detecta ningún incumplimiento. El Periódico. 28.12.24 https://tinyurl.com/27jjpep3

(6) Siete marcas de aceite de oliva virgen extra cuestionadas por una investigación en Francia. El diario basco. 11.12.24 https://tinyurl.com/4z5czjpw

(7) I marketing standard applicabili ai diversi oli d’oliva sono oggi disciplinati dal reg. (EU) 2022/2104. Si veda Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Olio di oliva, nuove caratteristiche di purezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.5.24

(8) Dario Dongo. Official controls and analysis methods in the EU, the ‘cascade principle’. FT (Food Times). October 20, 2024

(9) Dario Dongo, Giulia Baldelli. Food fraud, an unsolved problem. ‘EU Food Fraud Network’ report. FT (Food Times). April 30, 2019

(10) Richard Kwasi Bannor, Kingsley Kofi Arthur, Dixon Oppong, Helena Oppong-Kyeremeh. A comprehensive systematic review and bibliometric analysis of food fraud from a global perspective. Journal of Agriculture and Food Research,
Volume 14, 2023, 100686. ISSN 2666-1543,  https://doi.org/10.1016/j.jafr.2023.100686

(11) Dario Dongo. Blockchain agroalimentare, da Walmart alla FDA in USA, Wiise Chain in Italia. Verso il Web 3. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.2.22

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE – GIFT – Food Times) ed Égalité.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link