Sequestrato stupefacente destinato a un detenuto

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Una recente operazione di controllo condotta dalla Polizia Penitenziaria a Teramo ha portato all’arresto di una donna intenta a introdurre sostanze stupefacenti all’interno del carcere. L’episodio, rilevante nel contesto del traffico di droga nelle strutture penitenziarie, mette in luce l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare tali attività, soprattutto in un periodo festivo spesso caratterizzato da un incremento di questi reati.

Un arresto inaspettato durante un colloquio

Nella mattinata di oggi, il personale della Polizia Penitenziaria ha eseguito un arresto significativo, arrestando una giovane donna proveniente dalla provincia di Pescara. La donna aveva tentato di introdurre cocaina e hashish nel carcere, nascondendo la droga nelle parti intime, per consegnarla al marito detenuto durante un colloquio. Durante le operazioni di controllo, una squadra cinofila, guidata dal cane Lion, ha avvertito la presenza di stupefacente, confermata da ulteriori ispezioni. La Polizia Penitenziaria ha subito allertato le autorità competenti, portando alla segnalazione della donna all’Autorità giudiziaria, che ha rapidamente disposto il suo arresto.

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Giuseppe Pallini, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha elogiato l’efficacia dell’intervento, evidenziando il ruolo cruciale delle unità cinofile nel contrasto al traffico di droga nelle carceri. Il sindacalista ha mostrato gratitudine verso il Provveditorato penitenziario del Lazio, da cui dipende l’Abruzzo, per la prontezza dimostrata nell’inviare le unità cinofile, specialmente in prossimità del Natale quando questi tentativi tendono ad aumentare.

L’importanza della vigilanza penitenziaria

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha espresso piena soddisfazione per l’operazione, sottolineando che gli agenti stanno affrontando crescenti difficoltà a causa di aggressioni da parte di detenuti problematici. Capece ha colto l’occasione per ringraziare tutte le unità operative e il gruppo cinofili, riconoscendo il loro impegno in un contesto lavorativo sempre più rischioso.

Il fenomeno dell’introduzione di sostanze stupefacenti nelle carceri italiane è in costante aumento e la Polizia Penitenziaria si trova in prima linea nel combattere tali pratiche illecite. Capece ha rivelato che, recentemente, si è tenuto un incontro con il Ministro della Giustizia e altri rappresentanti governativi per discutere strategie più efficaci nella lotta contro le dipendenze all’interno degli istituti penali. Questi incontri mirano a potenziare il supporto e la formazione per il personale coinvolto nel trattamento dei detenuti con problemi di droga.

La situazione delle tossicodipendenze nelle carceri italiane

Secondo la Relazione Annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, sono stati registrati nel 2023 un totale di 15.492 detenuti tossicodipendenti, rappresentando il 38% degli ingressi complessivi. Queste cifre mettono in evidenza la diffusione del problema anche all’interno di contesti che dovrebbero essere di rieducazione e recupero. Le regioni con il maggiore tasso di tossicodipendenze tra i detenuti comprendono la Lombardia e la provincia di Bolzano, mentre altre aree come il Friuli-Venezia Giulia mostrano percentuali inferiori al 20%.

Il report ha inoltre evidenziato che il 34% dei detenuti stranieri presenta problematiche legate alle sostanze stupefacenti. Capece ha sottolineato che il supporto dei servizi per le dipendenze è cruciale, con una percentuale significativa di detenuti che ha ricevuto assistenza nel 2023. Gli interventi di questo genere sono fondamentali per garantire che i detenuti non solo affrontino le loro dipendenze, ma anche per offrire loro un percorso di reinserimento una volta scontata la pena.

L’arresto della donna a Teramo non è solo un caso isolato, ma rappresenta un tassello di una lotta più ampia contro il narcotraffico e una necessità di garantire la sicurezza e la salute all’interno degli istituti penitenziari. La Polizia Penitenziaria continua a lavorare con determinazione nella lotta contro le sostanze stupefacenti, cercando di preservare un ambiente di sicurezza all’interno delle carceri italiane.

Ultimo aggiornamento il 31 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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