Lazio, il direttore sportivo Angelo Fabiani: «Sul mercato qualcosa faremo. Fazzini? Lo conosciamo»

Si chiude il 2024, ma a Formello sono proiettati al 2025. Anche perché la prima partita dell’anno sarà contro la Roma, nel derby del prossimo 5 gennaio. Il club biancoceleste vuole disputare, nei prossimi giorni, un allenamento a porte aperte per sentire la vicinanza dei tifosi: «Dobbiamo chiedere tutti i permessi necessari, ma non credo ci saranno problemi – ha spiegato il direttore sportivo Angelo Fabiani a Lazio Style Radio -. La società tutta vuole stare vicino al mondo Lazio, che sta dando qualcosa di straordinario a questo club». 

L’affetto dei tifosi, «mentalità vincente»

Il direttore sportivo ha sottolineato l’atteggiamento del pubblico in occasione della sconfitta interna per 6-0 (la peggiore di sempre) contro l’Inter lo scorso 16 dicembre: «Paradossalmente quella gara mi ha dato tanta gioia perché ho visto lo stadio e i tifosi applaudirci a fine partita. Questo è sintomo di grande fiducia che questi ragazzi stanno riscuotendo. Si inizia a intravedere una mentalità vincente». Nel 2024 la Lazio è la terza squadra italiana per punti fatti (69) dietro a Inter e Atalanta e nel campionato in corso è in piena lotta per la Champions: «Siamo all’inizio di un percorso, siamo ripartiti da zero, per un programma triennale, siamo al 40/50%. Cullarci su quello che abbiamo fatto sarebbe un errore madornale. Dobbiamo dare sempre impulso alle nostre idee». Fabiani si è espresso anche sul mercato, dopo che il tecnico Marco Baroni, al termine della gara con l’Atalanta, ha evidenziato le difficoltà numeriche della rosa: «Jacopo Fazzini, dell’Empoli, è un ottimo giocatore, i nostri scout lo hanno monitorato. Lo conosciamo, come tanti altri. Se c’è l’ opportunità, la società non si tira indietro. Ma ci sono altri profili che stiamo visionando e su cui stiamo facendo riflessioni. Qualcosa sicuramente faremo. Se vediamo che possiamo migliorare, lo dobbiamo fare. Quello di gennaio è però il mercato di riparazione e al netto di qualche piccolo disturbo dovuto a qualche infortunio abbiamo poco da riparare. Il mercato non lo fanno i social, ma una serie di convergenze tra le persone preposte. Di giocatori bravi e interessanti ce ne sono tanti altri. Se Gila può cedere al fascino del Real Madrid? La Lazio ha già tanto fascino. Lui ha ancora qualche anno di contratto con noi, è stata brava la società ad acquistarlo quando non era nessuno. Col tempo si è guadagnato la stima di tutto l’ambiente e dei tecnici che lo hanno allenato».

«Il presidente restìo a cedere i giocatori»

Ancora: «Cessioni? Questo è il limite del nostro presidente, lui è restio a mandare via i nostri giocatori, crea un rapporto di empatia con loro. Anche se arriva qualche proposta, lui difficilmente è disposto a cedere. Castrovilli è un giocatore che abbiamo preso quest’anno con un anno di contratto. Sapevamo dei suoi problemi, anche se i fastidi di operazioni passate non hanno mai dato problemi. Quando è stato chiamato in campo ha fatto la sua parte, poteva fare molto molto di più. Ma è anche vero che non ha minutaggio nelle gambe, e togliere minuti a Rovella, Guendouzi, Dele-Bashiru non è facile. Sull’nfortunio di Vecino, non è toccato solo alla Lazio, fa parte del gioco. Da questo punto di vista Baroni è stato un fuoriclasse a gestire e camuffare i problemi».

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