Da Peretola alla FiPiLi la raccolta di figurine con troppi «manca». Overtourism? Doppia
Ciò che è fatto, ormai è fatto. E poi c’è quel che resta da fare. Il 2024 ha i minuti contati ed è tempo di bilanci e di propositi per il nuovo anno. È un po’ come collezionare figurine e cercare di completare l’album. Si contano quelle trovate, magari ottenute con gli scambi, e gli inutili doppioni. Si potrà dire che è una passione da «boomer», ma a ogni età l’album vale se è completo e se ogni figurina è ben incollata al suo posto. Al massimo si può rinunciare se «si sta per una». Il nostro album ha però alcuni spazi riempiti e numerosi altri — speriamo non definitivamente — vuoti. Come tutte le raccolte, tuttavia, ha i suoi pezzi pregiati da mostrare e quelli che cerchiamo con una fatica alla quale non può sostituirsi solo la fortuna. Ci sono le figurine «bisvalide», le rare e addirittura le introvabili. Eccole. E per cercare di completare le pagine bisogna fare in fretta: le raccolte non aspettano. Non sono senza scadenza. Perché il rischio è che parta una nuova collezione e ci trovi ancora a metà di quella precedente.
(FIGURINE TROVATE)
La tramvia c’è, la regia del traffico non ancora. C’è eccome. Per alcuni anche troppo. Ma è innegabile che funzioni visti i volumi di passeggeri: più di tre milioni al mese. Meno efficace l’effetto, se non sulla base della legge fisica di togliere spazio alle auto, sulla diminuzione del traffico privato. Resta l’interrogativo sull’utilità della Vacs per San Marco. Sull’album resta ancora vuota la casella accanto, quella della regia del traffico e di un trasporto pubblico che colleghi meglio la città senza per forza passare dal centro e consenta ai meno vicini alle fermate di usare il tram. Magari è una figurina che troveremo nella prossima bustina, insieme a quella dei lavori per la prosecuzione delle linee.
Le scelte pastorali e civili del vescovo Gambelli. Non un santino, bensì una bisvalida è la figurina del nuovo capo della Chiesa fiorentina Gherardo Gambelli. Perchè la scelta della Messa di Natale alle Piagge è stata pastorale e civile, quindi vale il doppio. Su quest’ultimo piano la politica dovrà ora dimostrare con i fatti che l’attenzione per le periferie va oltre la partecipazione a quell’evento. Amichevolmente definito “il campeggiatore” per aver innalzato una tenda in Duomo come simbolo di una Chiesa in cammino, in brevissimo tempo si è conquistato la curiosità, e spesso la simpatia e la stima, anche dei non credenti.
Fiorentina, vanto e gloria. Con un Park in più. La squadra gigliata, vanto e gloria ma spesso anche dolorosa passione dei tifosi e di tutta la città, pare aver azzeccato un nuovo equilibrio ed una forte spinta sotto la guida del mister Palladino. Non bastava più, infatti, il Viola Park, una figurina che i collezionisti più scettici non avrebbero mai pensato di trovarsi tra le mani. Lustro per la città e per la squadra, ma soprattutto un buon asset nel patrimonio della società viola. Nel caso fosse necessario, anche staccata dall’album ha un suo specifico valore.
Gkn, una lotta con traguardo all’orizzonte. La norma regionale sui consorzi di sviluppo industriale è stata inseguita dai lavoratori aprendo un sacco di bustine e scartando tanti inutili figurine farlocche. Ora c’è, approvata nell’ultima seduta del 2024 del Consiglio, della quale il Presidente della Regione ha approfittato per qualche scambio di figurine con alleati e avversari. Tra i tanti se e ma e con tutte le cautele del caso, la lotta degli ex Gkn ha dimostrato che si può avere un traguardo anche oltre la già non semplice difesa del proprio posto di lavoro.
Finalmente ci si è accorti dell’overtourism. Figurina inflazionatissima. Così tanto che per molto tempo non ci si è fatto caso. Forse è per questo che la politica fiorentine e toscana sembra essersene accorta da poco, se non per l’impatto degli affitti turistici brevi, anche se talvolta si afferma addirittura che non esista proprio. Invece è ben incollata all’album di Firenze e i suoi doppioni cominciano a essere difficilmente scambiabili con i collezionisti di altre città, che iniziano a non volerli più e a metterli addirittura tra gli scarti. Collegata c’è la figurina “celo” di un movimento – Salviamo Firenze – che, magari non ha ottenuto l’agognato referendum, ma ha contagiato altre città italiane a cominciare dalla battaglia contro le key-box.
Un Maggio ben gestito, ma occhio alle stecche. Dopo le figuracce del passato sembra trovata la figurina giusta. Il nuovo sovrintendente Carlo Fuortes pare essere partito bene nella gestione e nella programmazione, con un equilibrio che mancava dai tempi di Cristiano Chiarot. La sua vera prova sarà il festival 2025 e il prossimo bilancio della Fondazione, poiché conti e risorse si sono dimostrati da sempre argomenti su cui è facilissimo “steccare”, insieme al costante rischio di far sentire il teatro qualcosa di altro rispetto alla città.
La questione sicurezza. Un inizio alle Cascine, senza accontentarsi. E’ una figurina che ha fatto capolino dalla bustina, dalla quale non è però ancora uscita del tutto. Forse una goccia di colla nell’impacchettamento. Ci sono segni di miglioramento nella gestione della sicurezza nel parco, in particolare nella zona della fermata della tramvia. Ma il sospetto – o qualcosa di più – è che le presenze che ne determinavano l’impraticabilità abbiano traslocato altrove, soprattutto nei pressi. Quello che accade nelle aree della Leopolda e di Piazza Vittorio Veneto lo dimostrano. L’importante è cominciare senza accontentarsi troppo, perché c’è ancora molto da fare, con o senza l’annunciata apposita Fondazione. E non solo sulla sicurezza, a cominciare dalla sorte della sede universitaria di Agraria.
(FIGURINE MANCANTI)
Lo stadio manca e mancherà ancora per un po’. Manca e mancherà ancora per un bel po’, almeno nella sua interezza, a causa dei lavori in corso per il restyling. Di certo c’è che il prossimo anno la Fiorentina festeggerà il proprio centenario tra gru e ruspe. Almeno, al momento, sembrano più fluidi i rapporti tra Comune e la società guidata da Rocco Commisso, che sui tempi di completamento si è fatto una ragione e pensa, intanto, a quelli lunghi della durata della prossima convenzione in cambio di un finanziamento (magari i project financing) in grado di consentire il completamento dei lavori.
In attesa di risarcimenti. Ma quando arrivano i rimborsi agli aluvionati? La pagina dell’album sui danni causati dall’alluvione del 2023 a Prato, Pistoia, Firenze, Massa Carrara e Livorno continua ad aver molti spazi ancora da riempire. Il completamento dei fondi della Regione destinati ai singoli cittadini, 3.000 euro per ogni danneggiato, sarebbe in dirittura d’arrivo. Ma la figurina più contesa è quella delle somme stanziate dal governo. Ha il valore dei primi 66 milioni già disponibili dall’estate, secondo la maggioranza che sostiene la premier e che respinge le critiche sui tempi lunghi di erogazione.
Kata e gli altri invisibili che non ci sono più. Quella di Kataleya, la bimba scomparsa dall’ex albergo Astor occupato, è la figurina che manca da un anno e mezzo. Nonostante ciò, la speranza di trovarla non potrà cessare, almeno fino a quando non sarà chiaro cosa le sia successo. CI sono però altri dieci spazi che resteranno purtroppo vuoti. Sono i cinque operai morti nel cantiere del centro commerciale di via Mariti e gli altrettanti scomparsi nell’esplosione del deposito di carburante a Calenzano. Una pagina vuota e nera nell’album del 2024 che non può accontentarsi delle vane espressioni “inaccettabile” e “mai più”.
Aeroporto, ovvero la discussione infinita. Che davvero si faccia o non si faccia la nuova pista, la figurina dello scalo di Peretola è da catalogarsi tra le introvabili. Se il progetto dell’aerostazione sarà approvato, il via ai lavori, che dureranno almeno due anni, potrà esserci già a febbraio. Ovviamente al netto dei prevedibili ricorsi, mentre l’intesa tra i Comuni della Piana e Palazzo Vecchio ancora non c’è e neanche si profila all’orizzonte. La discussione che pare essersi riaperta sul futuro del territorio tra Firenze, Prato e Pistoia potrebbe essere la nuova bussola per trovare una soluzione definitiva, non escludendo di incollare sull’album le figurine di Pisa e Bologna.
Elezioni regionali 2025. Governatore, una poltrona per due. O più… – Il nuovo anno è – o dovrebbe essere – quello della conclusione del quinquennio regionale e quindi delle nuove elezioni per il governatore della Toscana. Il centrosinistra si appresta a ristampare la figurina di Eugenio Giani, seppure tra le contorsioni e le incertezze su quale sarà la maggioranza che lo sosterrà. Non è ancora invece stata scattata la foto della figurina del candidato del centrodestra. Il titolare dell’immagine dovrebbe essere Alessandro Tomasi, sindaco FdI di Pistoia riconfermato, stimato nella sua città e non solo. Ma non tutta la coalizione sembra convinta.
Il problema dei rifiuti. L’attesa per gli impianti e la Multiutility. E’ come la figurina di Pizzaballa, che nei primi anni Sessanta fece impazzire i piccoli collezionisti i quali ad un certo punto sospettarono che non fosse mai stata stampata. La localizzazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti in Toscana segna il passo e anche questo 2024 se ne è andato senza che ci siano stati sostanziali passi avanti. E la fretta di pescare la figurina misteriosa pare non ci sia, almeno non prima delle elezioni regionali. Per completare questa pagina dell’album serve però trovare anche la rara figurina della Multiutility.
Traffico senza fine. La dannata Fi-Pi-Li e il nodo del pedaggio. Altra figurina mancante alla quale la caccia è aperta. A dire il vero molti non la cercano proprio e l’hanno sostituita con quella più diffusa della A11 e della A12 per raggiungere la costa: più lunga e più costosa, ma almeno ci sono più possibilità di arrivare a destinazione con tempi quasi certi. La bustina in cui potrebbe nascondersi è quella di Toscana Strade, il progetto gestionale che dovrebbe non solo assicurarne la messa in sicurezza ma anche trovare le risorse necessarie. Il nodo sta nel pedaggio: istituirlo o no. Ma anche in questo caso c’è da scommettere che servirà attendere il post-elezioni.
(pubblicato su Corriere fiorentino – Corriere della Sera del 31/12/2024)
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