Anche nel 2025 chi ha bisogno di sostegno psicologico potrà chiedere un bonus fino a 1.500 euro l’anno (la cifra dipende dall’Isee) per pagare le sedute di psicoterapia. Ma anche il prossimo anno le risorse a disposizione saranno troppo poche per garantire aiuto a tutti quelli che lo chiedono. La legge di Bilancio appena approvata ha aumentato lo stanziamento a disposizione da 8 a 9,5 milioni per il 2025, mentre nel 2026 si passa da 8 a 8,5 milioni e nel 2027 da 8 a 9. La situazione è destinata a peggiorare rispetto al 2023, quando a fronte di 10 milioni di euro a disposizione le domande accolte sono state meno del 3% di quelle inviate all’Inps. Per il 2024, dopo lo stanziamento aggiuntivo previsto dal decreto Omnibus, ci sono 12 milioni, ma non si può ancora chiederlo: anche stavolta la finestra per la presentazione delle domande si aprirà probabilmente solo in primavera.
Il beneficio, che arriva fino a 50 euro a seduta, al momento arriva a 1.500 euro in caso di Isee sotto i 15mila euro, mentre si ferma a 1000 per chi ha Isee tra 15mila e 30mila euro. Se l’Isee è superiore a 30mila euro e fino a 50mila, non può superare i 500 euro.
I commi successivi della manovra, inseriti via emendamento del Pd, istituiscono un “Fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore delle studentesse e degli studenti” con 10 milioni di dotazione per il 2025 e 18,5 dal 2026. Un decreto interministeriale dovrà decidere come sarà fornito il sostegno “al fine di intercettare le situazioni familiari, personali o di contesto che possono recare disagio allo studente” e “assicurare il rispetto del limite di spesa nonché l’assenza di oneri a carico del SSN”.
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