le principali misure per famiglie e lavoratori

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La Legge di Bilancio 2025, approvata definitivamente dal Parlamento il 28 dicembre 2024, introduce una serie di misure volte a rafforzare il sostegno economico alle famiglie, promuovere l’occupazione e semplificare l’accesso ai servizi di welfare. Con una dotazione complessiva di 28 miliardi di euro, il Governo ha messo al centro della manovra interventi strutturali per il contrasto alla povertà, incentivi alla natalità e tagli al costo del lavoro.

Le misure approvate riflettono l’intento di sostenere i redditi medio-bassi e rafforzare il sistema di protezione sociale, con particolare attenzione alle famiglie con figli e ai lavoratori dipendenti. L’obiettivo è duplice: da un lato alleviare il peso della crisi economica sulle fasce più vulnerabili, dall’altro stimolare la crescita economica attraverso una riduzione del cuneo fiscale e incentivi all’occupazione femminile.

Legge di Bilancio 2025: le principali misure per il lavoro

La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse misure volte a incentivare l’occupazione, sostenere le famiglie lavoratrici e ridurre il costo del lavoro. L’obiettivo è quello di promuovere una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle lavoratrici madri e ai giovani, attraverso decontribuzioni, congedi parentali più remunerativi e un rafforzamento degli strumenti di inclusione sociale.

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Questi interventi mirano a creare condizioni più favorevoli per conciliare lavoro e famiglia, riducendo le barriere economiche che spesso limitano l’ingresso o il mantenimento del posto di lavoro.

Taglio del cuneo fiscale: più soldi in busta paga per i lavoratori dipendenti

Uno dei pilastri della Legge di Bilancio 2025 è il taglio del cuneo fiscale e contributivo, che prosegue nel solco tracciato negli ultimi anni. Tuttavia il taglio del cuneo contributivo del 6-7% per i redditi fino a 35.000 euro non sarà confermato. Al suo posto, verrà introdotta una indennità esentasse per i redditi fino a 20.000 euro, simile al vecchio bonus Renzi.

Per il 2025, il taglio del cuneo fiscale sarà modulato in base alle fasce di reddito:

  • Fino a 8.500 euro annui: detrazione del 7,1%.
  • Tra 8.500 e 15.000 euro: detrazione del 5,3%.
  • Oltre 15.000 euro fino a 20.000 euro: detrazione del 4,8%.

Questa struttura progressiva garantisce un beneficio maggiore per i redditi più bassi, con l’intento di ridurre la disuguaglianza salariale e aumentare il potere d’acquisto delle famiglie. I lavoratori con retribuzioni fino a 40.000 euro continueranno a beneficiare di una riduzione della pressione fiscale, anche se con percentuali decrescenti all’aumentare del reddito.

L’intervento sul cuneo fiscale si affianca all’aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente, che salgono di 1.000 euro per chi ha redditi fino a 32.000 euro annui. Questo incremento progressivamente si riduce fino ad azzerarsi per chi supera i 40.000 euro.

Novità IRPEF: conferma delle tre aliquote e primi passi verso il quoziente familiare

Per il 2025, la Legge di Bilancio conferma la struttura a tre aliquote IRPEF:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro.
  • 35% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro.
  • 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.

Nonostante le aspettative per una riduzione delle aliquote o l’introduzione di nuove fasce intermedie, il Governo ha scelto di mantenere inalterato l’attuale schema. Tuttavia, il testo prevede una riduzione delle detrazioni per i redditi alti.

In particolare:

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  • Per i redditi tra 75.000 e 100.000 euro, le detrazioni massime saranno pari a 7.000 euro.
  • Oltre i 100.000 euro, il tetto scende a 4.000 euro.

Questa soglia viene modulata in base al numero di figli a carico, con un primo esperimento di quoziente familiare che prevede tetti più elevati per i nuclei con più figli. Ad esempio, le famiglie con due o più figli potranno detrarre fino a 14.000 euro, mentre per chi ha un solo figlio la detrazione massima sarà di 9.800 euro.

Il meccanismo punta a sostenere le famiglie numerose, premiando chi ha più figli con detrazioni più generose rispetto ai contribuenti senza figli a carico.

No Tax Area: parificazione a 8.500 euro per lavoratori e pensionati

Tra le misure fiscali della Legge di Bilancio 2025 spicca la parificazione della No Tax Area per lavoratori dipendenti e pensionati, fissata a 8.500 euro annui. Questo intervento elimina la disparità che in passato penalizzava i lavoratori, allineando la soglia di esenzione fiscale a quella dei pensionati.

Leggi anche: IRPEF 2025, ecco le novità in arrivo su detrazioni fiscali e aliquote

Legge di Bilancio 2025: le principali misure per la famiglia

La Legge di Bilancio 2025 dedica un’ampia parte delle risorse al sostegno delle famiglie, con interventi che spaziano dal rafforzamento delle misure di contrasto alla povertà all’incentivazione della natalità. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire un aiuto concreto alle famiglie con figli o in difficoltà economica; dall’altro, promuovere la genitorialità con nuovi bonus e agevolazioni fiscali. Le misure previste, come il bonus nascita e l’ampliamento del congedo parentale, puntano a offrire maggiore sicurezza economica alle giovani coppie, favorendo così un ambiente più stabile per la crescita dei figli.

Fondo alimentare e Carta Dedicata a Te

La manovra 2025 proroga e rafforza alcune delle misure di contrasto alla povertà già in vigore. In particolare, viene rifinanziata la Carta Dedicata a Te, destinata all’acquisto di beni di prima necessità per le famiglie con ISEE basso.

Il fondo per la Carta sarà di 500 milioni di euro per il 2025, garantendo la distribuzione di carte prepagate attraverso i Comuni, INPS e Poste Italiane.

Accanto a questa misura, il Fondo per il Reddito Alimentare viene incrementato di 50 milioni di euro per sostenere la distribuzione di alimenti agli indigenti tramite organizzazioni caritatevoli.

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Bonus nascita (Carta nuovi nati da 1000 euro) e altre misure per le famiglie con figli

Per incentivare la natalità e sostenere le famiglie con nuovi nati, la Legge di Bilancio introduce un bonus nascita di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025. Il contributo, erogato dall’INPS su domanda, è riservato alle famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro annui e non concorre alla formazione del reddito imponibile.

Leggi anche: Carta nuovi nati da 1000 euro, a chi spetta e come funziona il nuovo bonus per il 2025

Questa misura si inserisce in un pacchetto più ampio che prevede:

  • Congedo parentale indennizzato all’80% per tre mesi (due mesi in più rispetto alla normativa attuale).
  • Decontribuzione per le lavoratrici madri con due figli, estesa alle lavoratrici autonome (non forfettarie) con reddito inferiore a 40.000 euro.
  • Bonus asilo nido: il calcolo dell’ISEE per l’accesso al bonus non considererà più l’Assegno Unico, ampliando così la platea di beneficiari.
  • Detrazioni scolastiche: Aumento a 1.000 euro per alunno in istituti paritari.
  • Fondo mense scolastiche: Contributi per famiglie in difficoltà economica.

Bonus elettrodomestici e contributo per attività sportive dei figli

Tra le novità della Legge di Bilancio 2025 rientrano anche misure per sostenere le spese domestiche e quelle legate al benessere dei figli. È stato introdotto un bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con una copertura fino al 30% del costo e tetti differenziati in base all’ISEE.

Accanto a questa misura, arriva un contributo per le spese sportive e ricreative dei figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni, riservato alle famiglie con ISEE fino a 15.000 euro.

Potenziamento Assegno di Inclusione e Supporto Formazione Lavoro

Con la Legge di Bilancio 2025, il Governo rafforza le misure di inclusione sociale e lavorativa, aumentando le risorse destinate all’Assegno di Inclusione (ADI) e al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). L’obiettivo è ampliare la platea di beneficiari e incrementare gli importi erogati, per offrire un sostegno più adeguato ai nuclei familiari in difficoltà economica, con particolare attenzione a quelli con minori, disabili o anziani a carico.

Per ADI si registra un aumento del limite ISEE da 9.360 a 10.140 euro.

Conto e carta

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  • Incremento degli importi:
    • Integrazione al reddito familiare: Da 6.000 a 6.500 euro annui.
    • Sostegno per affitto: Da 3.360 a 3.640 euro.
    • Maggiore supporto per anziani e disabili: Integrazione specifica aumentata a 8.190 euro.

Anche per SFL si amplia la platea di beneficiari con il valore dell’Isee che sale da 6mila euro annui a 10.140 euro.

Semplificazioni INPS e nuove regole per le prestazioni di invalidità

Dal 2025, le famiglie che richiedono prestazioni INPS (come l’Assegno Unico o la disoccupazione) beneficeranno di nuove semplificazioni burocratiche. L’INPS acquisirà automaticamente dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie per certificare i pagamenti, eliminando l’obbligo di presentare fatture o documentazione cartacea.

Per quanto riguarda le prestazioni per patologie oncologiche, le visite di accertamento potranno essere sostituite dalla semplice presentazione di documentazione medica, salvo richiesta esplicita di visita da parte del paziente. Inoltre, una unica visita sarà sufficiente per ottenere sia le agevolazioni della Legge 104/1992 sia l’iscrizione alle liste per il collocamento mirato.

Queste semplificazioni mirano a ridurre i tempi di attesa e snellire le pratiche amministrative per i cittadini, garantendo un accesso più rapido alle prestazioni previdenziali.



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