Il Palermo affonda a Cittadella ed è più vicino ai play out, ma a Manchester lo sanno?

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Ko a Cittadella, quarta sconfitta nelle ultime cinque gare e zona play out che si avvicina pericolosamente. Il Palermo è in caduta libera ed il 2-1 incassato al Tombolato ne è la riprova. Diventa superfluo parlare di quanto successo in campo: decide peraltro l’ex Masciangelo che in rosa – preso nel mercato di riparazione – ha giocato quattro volte nella stagione 2022-2023, quella del ritorno in serie B e la prima del City Football Group.

Dicevamo, inutile parlare del campo e descrivere l’ennesima prestazione incolore – ad essere generosi – della squadra di Alessio Dionisi che in qualsiasi altra società sarebbe già stato esonerato senza tanti complimenti o rimpianti. Inutile dire che il Palermo dopo 20 partite del campionato di serie B abbia raccolto appena 24 punti e che la zona pericolo in caso di successo della Sampdoria sul Pisa sarebbe ad una sola lunghezza.

Ci si domanda cosa facciano a Manchester, dove opera il City Football Group. Ci risulta impossibile credere che il primo pensiero sia il post su Instagram nel dopo match o continuare a pubblicizzare la bellezza dello stadio Renzo Barbera – in condizioni decisamente migliorabili – stracolmo di pubblico. O ancora esaltare la rete (inutile) di Lund al Tombolato contro un Cittadella sempre più bestia nera dei siciliani.

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Lo stesso pubblico sta pian piano voltando le spalle al Palermo. I risultati non incoraggiano la gente a spendere soldi per uno spettacolo che il più delle volte è stato indegno soprattutto alle aspettative.

I risultati latitano, ma la dirigenza cosa fa? A parte l’intervento (tardivo) del direttore sportivo De Santcits dopo il match col Bari, a parte i messaggi sui social di Dionisi – perché non si può certo parlare di confronto con la stampa un video girato quasi per forza – e le solite parole di circostanza. Ma la distanza tra Palermo e Manchester appare larghissima. Da quello che traspare sembra che ci sia addirittura indifferenza su quello che succede in Sicilia.

I tifosi che pagano abbonamento e biglietti meritano altro. Più rispetto e non questo tipo di comportamento lasciando la parte tecnica allo sbaraglio ed una squadra in preda ad un’involuzione sempre più netta. Che ci siano problemi di spogliatoio può essere possibile, ma è grave non avere la capacità di risolverli. Coprire ferite profonde con dei cerotti farlocchi serve a poco ed il campo è la summa del lavoro della settimana.

Poi le statistiche lasciano il tempo che trovano: tirare in porta o possesso palla servono a nulla se non si mette il pallone in rete. La squadra finora non ha mai girato per il verso giusto. La mano di Dionisi non si è vista. La squadra in generale non si è vista, salvo in un paio di occasioni in 20 partite. Un po’ troppo poco.

A gennaio col mercato di riparazione ci vorrebbe una rivoluzione. Ma ci domandiamo, a Manchester lo sanno? Internet esiste anche per questo e stentiamo a credere che vedendo una squadra di una città così importante come Palermo nelle zone medio basse della classifica del campionato di serie B possa essere un risultato soddisfacente per loro. Diversamente ci si chiede cosa siano venuti a fare qui in Sicilia, una terra dalle grandi potenzialità ma poco vincente in termini calcistici.

La partita

I fuochi d’artificio sono per il Cittadella che chiude il 2024 con la terza vittoria consecutiva; l’amaro rimane al Palermo sconfitto nel recupero dai veneti diventati vera e propria bestia nera dei siciliani avendoli battuti quattro volte negli ultimi quattro scontri diretti.

Al Tombolato, come detto, finisce 2-1 per i Granata che salgono a quota 23 ad una sola lunghezza dal Palermo che saluta l’anno solare in un anonimato di classifica preoccupante e soprattutto in caduta. La vittoria sul Bari è stata un episodio e col Cittadella si è tornati all’amara realtà.

Al 29 dicembre i rosa sono a 16 lunghezze dal secondo posto del Pisa (che deve ancora giocare), a 22 dalla vetta.

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Procedura celere

 

Fatali ai rosanero i finali di tempo. Nella prima frazione Vita porta avanti i suoi dopo aver ricevuto un pallone da D’Alessio lo ha scaricato ad incrociare sul secondo palo fulminando Desplanches. Nella ripresa Lund pareggia al 55′. Il terzino offensivo rosanero è bravo a guadagnare un calcio di punizione dal limite causando anche l’ammonizione di D’Alessio che in un primo momento era stato espulso ma che dopo una revisione al Var è stato “graziato” solo con l’ammonizione. Brunori calcia il piazzato su Kastrati, il portiere respinge sul suo lato ma lo stanutintese è lesto a ribadire in porta il pareggio.

Girandola di sostituzioni senza esito. Rosa pericolosi con Segre ad un quarto d’ora dal 90′ ma col portiere di casa attento sulla conclusione del centrocampista rosanero. All’83’ Gomes entra in area di rigore, crossa e pesca sul secondo palo Ceccaroni che arriva in spaccata ma la sfera è alta sulla traversa.

Al primo minuto di recupero arriva la beffa dell’ex. La firma Masciangelo. L’esterno si mette in proprio, punta Buttaro entrato a ripresa inoltrata al posto di Pierozzi, e scarica un destro potente e preciso fuori dalla portata di Desplanches con la sfera che bacia il palo interno e si insacca per la festa Granata.



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