Sono 79, più tutte le chiese parrocchiali di Belluno, i luoghi dedicati in regione
È iniziato domenica anche nel Veneto il Giubileo 2025 dedicato ai «pellegrini di speranza», come indica la Bolla di indizione «Spes non confundit» consegnata da papa Francesco, che la vigilia di Natale ha inaugurato l’Anno Santo con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, in Vaticano. Questo Giubileo, in quanto «ordinario», prevede solo l’apertura delle Porte Sante delle quattro Basiliche papali di Roma, alle quali il pontefice ha aggiunto quella del carcere di Rebibbia. Il Santo padre ha però concesso ai vescovi di tutte le Diocesi del mondo di indicare le proprie «chiese giubilari» nelle quali i fedeli possano andare in pellegrinaggio, vivere il sacramento della Riconciliazione e ottenere l’Indulgenza.
Nel Veneto sono 79 i luoghi giubilari — più la decina di parrocchie di Belluno — scelti dai vescovi. Ogni prelato domenica ha officiato la cerimonia d’apertura con l’ostensione della Santa Croce in una chiesa giubilare, per poi guidare il pellegrinaggio dei fedeli verso la cattedrale.
Le celebrazioni a Venezia e Padova
A Venezia (10 luoghi giubilari) il patriarca Francesco Moraglia ha presieduto questi riti alle 15 nella chiesa di San Zaccaria, quindi si è spostato nella Basilica di San Marco. Doppia celebrazione a Padova (32 luoghi giubilari): domenica alle 16 il vescovo Claudio Cipolla è partito dalla Chiesa del Seminario, a Santa Maria in Vanzo, per arrivare in processione al Duomo cittadino; il primo gennaio nella Basilica di Sant’Antonio invece, al termine della messa delle 18 con il canto del «Veni Creator» con cui tradizionalmente si invoca lo Spirito Santo sull’anno che si apre, il padre rettore Antonio Ramina inaugurerà l’Anno Santo con i frati e i fedeli percorrendo dieci tappe interne al santuario. Tra le chiese giubilari anche quella dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola, Rsa specializzata nell’assistenza ai malati di Alzheimer ed elevata a santuario il 22 dicembre.
Verona 16 luighi giubilari
A Verona (16 luoghi giubilari) l’appuntamento è stato alle 16 di domenica nella Basilica di Sant’Anastasia per i riti iniziali officiati dal vescovo Domenico Pompili, che ha poi guidato i pellegrini alla cattedrale. E che ha spiegato: «Il Giubileo offre a tutti la possibilità di ricominciare dopo anni di grandi sofferenze e fallimenti, a livello universale e personale. Nella sua forma originaria l’Anno Santo prevedeva l’azzeramento dei debiti, l’affrancamento degli schiavi, il lasciar riposare la terra, per poi ripartire con una nuova speranza. Traslato a oggi tutto ciò significa avere fiducia di poter ricominciare daccapo nonostante tutti gli eventi negativi vissuti da una società che si credeva indenne da tanti rischi e che invece ne è stata segnata profondamente. Il ricominciare è inteso soprattutto a livello personale, perché vivere significa rinascere continuamente — continua monsignor Pompili — non si nasce una volta sola. La vita è sempre una nuova scelta, a maggior ragione dopo una serie di choc, come la pandemia da Covid-19, la recessione economica, la guerra a pezzi di cui parla il Papa e che sta sconvolgendo il mondo. L’indulgenza? È qualcosa che va oltre la giustizia. Il passato di tutti noi non può essere immacolato: errori, colpe, immaturità e incomprensioni sono presenti nel cammino di ogni essere umano e l’indulgenza è la possibilità di andare oltre i propri sbagli. Vale per tutti, si ricomincia dal riconoscere i propri limiti, dal non cercare sempre un capro espiatorio ma dall’assumersene la responsabilità, però con la speranza di andare oltre, verso una nuova vita. L’indulgenza ci consente di superare il senso di colpa e del peccato».
Il maxi schermo di Treviso e la processione a Rovigo
A Treviso (10 chiese giubilari) la cerimonia di apertura dell’Anno Santo è stata celebrata alle 15 di domenica nella Chiesa di Sant’Agnese (qui il video della funzione), per una preghiera officiata dal vescovo Michele Tomasi. A seguire c’è stata una processione fino alla cattedrale, dove si è tenuta la messa. Un maxischermo è stato allestito in piazza Duomo, per permettere a tutti di seguire la cerimonia. La Diocesi di Adria- Rovigo ha vissuto l’apertura dell’Anno Santo con una celebrazione solenne officiata dal vescovo Pierantonio Pavanello alle 16 nella Basilica di Santa Maria Assunta della Tomba, ad Adria, da dove è poi partito il pellegrinaggio verso la cattedrale. Per facilitare la partecipazione dei fedeli il prelato ha disposto che nel pomeriggio e nella serata di domenica siano sospese le messe vespertine in tutte le parrocchie.
La diretta tv a Vicenza
A Vicenza (7 luoghi giubilari) il rito, è stato trasmesso in diretta su TvA, ed è stato aperto alle 14.30 nella chiesa di Santa Corona dal vescovo Giuliano Brugnotto, che dopo il pellegrinaggio alla cattedrale ha celbrato la messa solenne. Come le altre Diocesi, anche Vicenza ha organizzato per i prossimi mesi il Giubileo dei ragazzi, delle famiglie e diversi pellegrinaggi a Roma, ma si distingue per il Giubileo dei Malati, in programma il primo febbraio al santuario di Monte Berico. «Abbiamo scelto di aprire il Giubileo coinvolgendo i ragazzi che offrono il loro servizio nelle celebrazioni, perché segno tangibile della fiducia nella vita che alimenta la speranza nel futuro — rivela monsignor Brugnotto —. Nello stesso tempo abbiamo deciso di promuovere il Giubileo dei malati per sottolineare l’importanza di porre al centro della cura pastorale la fragilità. La speranza permette di non lasciarsi prendere dalla sfiducia di fronte alle molteplici forme di male che ci raggiungono».
A Belluno tutte le chuese luogo giubilare
A Belluno infine il vescovo Renato Marangoni ha aperto l’Anno Santo alle 14.30 nella chiesa di Santo Stefano ed ha poi guidato la processione verso la cattedrale, ed ha deciso che «ogni chiesa parrocchiale sia un luogo sacro, dove i fedeli potranno ottenere il dono dell’indulgenza giubilare».
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