Ultima sfida dell’anno solare 2024 per la Juvi Cremona che va a far visita ad Avellino, allenata dal grande ex Alessandro Crotti, protagonista della storica promozione oroamaranto in serie A2; padroni di casa senza Chinellato e con Maglietti in non perfette condizioni, Cremona costretta a rinunciare a Capitan Tortù e con Brown reduce dall’influenza.
Nella prima metà del periodo c’è un solo uomo al comando e risponde al nome di Alessandro Morgillo, infermabile dalla difesa di casa e preciso al tiro, mentre Avellino sbaglia tantissimo in fase realizzativa e permette alla Juvi di scrivere 11-3; Jurkatamm e Nikolic tornano a segnare su azione, Cremona pesca i primi due, bellissimi, di Brown, ancora Jurkatamm risponde alla tripla di La Torre e nel finale la girandola dei liberi chiude la prima frazione di gara sul 19-14 per chi viaggia.
Verazzo con un gioco da quattro e Mussini in penetrazione portano avanti Avellino dopo una vita, due perse banali regalano altrettanti contropiedi con schiacciata a Polanco, il “piccolo”grande ex Sabatino spara dall’arco il nuovo -2, Cremona tiene il vantaggio grazie anche al controllo dei rimbalzi, soprattutto offensivi, mentre i padroni di casa cominciano a prendere le misure al match; Giombini ne mette tre consecutivi, Mussini e Polanco si scambiano cortesie dall’arco, la Juvi prova a strappare sul +9 con l’incursione di Zampogna, i due di Brown e la bimane di Barbante, la coppia Mussini-Lewis ferma l’emorragia con un parzialino di 4-0 ma il canestro volante di La Torre manda tutti negli spogliatoi sul 41-33 per una Juvi apparsa decisamente grintosa e con più energia.
Si riparte con la sfida a due tra Earlington (4) e Bertetti (5) per il +9 ospite, Lewis vola in contropiede ma subito Polanco gli risponde, Avellino continua a sbagliare tantissimo in fase realizzativa ma inizia a mostrare più energia sui due lati del campo, Cremona dal canto suo non perde la concentrazione e tiene il vantaggio grazie al giro sul perno di Barbante; Polanco in bello stile scrive +11, i padroni di casa si aggrappano al tandem USA che con un 5-0 tiene in partita i biancoverdi, Barbante diventa protagonista sia in difesa che in attacco, in casa irpina si iscrive a referto, in un match complicatissimo, il totem Bortolin, gli ultimi due assalti di entrambe le squadre non portano punti ed a fine terzo quarto la Juvi è in vantaggio 54-48.
Dopo trenta minuti di errori e ritmi controllati la partita si infiamma nell’ultimo quarto con continui botta e risposta, prima Morgillo a replicare a Mussini e Sabatino, poi Massone che riscrive il +6 dopo il canestro da sotto di Bortolin, i biancoverdi si accendono con un 5-0 a firma Verazzo-Mussini che scalda l’atmosfera e riporta in bilico la gara; la Juvi non molla, di pura grinta mette un altro 4-0, Barbante e Bortolin si rispondono dalla lunga distanza, Giombini e Brown continuano a lottare colpo su colpo tenendo il +5, Avellino va con l’assalto all’arma bianca cavalcando un incandescente Jurkatamm che mette due triple filate inframmezzate da quella, pesantissima, di un ottimo Polanco che poi infila i liberi della sicurezza e quello che chiude il match sul 79-75.
Vittoria pesantissima per una Juvi apparsa carica e determinata fin dalla palla a due, capace di sopperire all’assenza del proprio capitano e centellinando Brown, debilitato dalla febbre; maiuscola la prova degli oroamaranto, con un clamoroso Polanco da 25 punti, 5 rimbalzi e 4 falli subiti e glaciale quando la palla scottava, ma l’applauso va a tutti gli effettivi, vogliosi di strappare due punti vitali.
Grandi complimenti vanno fatti a coach Luca Bechi, notoriamente poco amante dei riflettori, ma vero artefice di questo successo; la guardia creata ad hoc su Mussini (l’uomo più caldo dell’intero campionato al momento), i minutaggi sapientemente distribuiti, la capacità di sfruttare al meglio i propri lunghi nel confronto con Bortolin gravato di falli sono solo alcuni dei grandissimi meriti dell’allenatore livornese.
La nota più bella però è vedere l’enorme crescita di questo gruppo, soprattutto dal punto di vista della mentalità, un lavoro iniziato da lontano e che nell’ultimo mese sta portando i suoi frutti, Cremona non solo non prende più parziali negativi facendosi travolgere dall’inerzia ma anzi, reagisce con grinta ed attributi di fronte alle iniziative ed ai tentativi di rimonta avversari; “do what the team needs” ripete come un mantra il coach toscano e stasera lo hanno fatto proprio tutti.
Avellino Basket 75
AVELLINO: Lewis 10, Jurkatamm 18, Sabatino 7, Mussini 12, Codeluppi ne, Earlington 11, Maglietti ne, Verazzo 8, Bortolin 7, Nikolic 2, Perfigli nw.
CREMONA: Zampogna 2, Brown 7, Bertetti 7, Polanco 25, La Torre 4, Barbante 9, Caporaso ne, Massone 3, Morgillo 11, Giombini 9.
MVP: Polanco
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