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I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni dell’Agcom sulle abitudini online degli italiani: nei primi nove mesi dell’anno 44,3 milioni di utenti unici hanno navigato in rete per una media di oltre 71 ore e 20 minuti ciascuno. Lo salute dell’ambiente digitale si legge anche nel valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC): per il 2022 è di 19,4 miliardi di euro, pari all’1% del PIL
I contenuti digitali agli italiani piacciono sempre di più. Nei primi nove mesi dell’anno 44,3 milioni di utenti unici hanno navigato in rete per una media di oltre 71 ore e 20 minuti ciascuno. I grandi colossi internazionali come Alphabet/Google, META (Facebook, Instagram), Amazon e Microsoft dominano la classifica dei principali operatori, affiancati da importanti realtà nazionali come GEDI, Cairo Communication/RCS Mediagroup, Il Meteo e Poste Italiane. I dati sono quelli dell’ Osservatorio sulle Comunicazioni dell’Agcom.
INFORMAZIONE ONLINE: IL SETTORE NON RISENTE DELLA CRISI DELL’EDITORIA
Se i quotidiani cartacei versano in uno stato di salute a dir poco grave, nel 2024 i siti e le applicazioni di informazione generalista hanno visto una crescita del 2,3% rispetto ai primi nove mesi del 2023, raggiungendo 38,1 milioni di utenti unici. Sul gradino più alto del podio c’è La Repubblica che, trainando il gruppo Gedi, si conferma leader con 29,9 milioni di visitatori (+7,4%), seguita dal Corriere della Sera (28,2 milioni, -1,4%) e Il Messaggero (20,8 milioni, +5,7%). Questi risultati evidenziano il ruolo centrale degli editori tradizionali nel panorama digitale italiano
E-COMMERCE: AMAZON GUIDA LA CLASSIFICA DEI PORTALI DI SHOPPING ONLINE
Gli italiani amano anche fare shopping online. Gli utenti unici hanno raggiunto i 38,8 milioni (+1,6% rispetto al 2023). Ai primi posti si collocano i siti e le applicazioni di e-commerce di proprietà di Amazon, con 35 milioni e 767 mila utenti unici (in aumento dell’0,2% rispetto a settembre 2023), seguite da eBay che ottiene 16 milioni e 400 mila visitatori (-1,3%) e da Temu (PDD Holding) con 14 milioni e 823 mila utenti (+4%).
SOCIAL NETWORK: VINCONO I SOCIAL A MARCHIO META
Per l’intrattenimento gli italiani scelgono sempre più i contenuti prodotti e diffusi sulle piattaforme di social network. I social hanno raggiunto 39,4 milioni di utenti (+1,4% su base annua), con un aumento anche del tempo dedicato alla navigazione. META è la leader: Facebook ha totalizzato 36,9 milioni di utenti (+0,5%) e Instagram 33,8 milioni (+3,6%). Segna una contrazione del 2,4%, invece, il pubblico della piattaforma di sharing cinese Tik Tok, così come LinkedIn (-7,6%) e Pinterest (-4,2%). Ma a subire il calo più marcato è stato X (ex Twitter), il social di Elon Musk, che, a seguito di una flessione della sua reputazione, ha perso il 23,6% dei suoi utenti rispetto al 2023.
VIDEO ON DEMAND: CRESCE AMAZON PRIME, IN CALO NETFLIX
L’intrattenimento online sulle piattaforme di video on demand (VOD) a pagamento ha raggiunto 15,9 milioni, in crescita del 3,7% rispetto al 2023. Guida la classifica degli incrementi Amazon Prime Video, con un incremento dell’8,1% e 7 milioni di utenti, seguito da DisneyPlus, +4,6% e 3,6 milioni, e Now di Sky, +28,7% e 1,4 milioni. Netflix resta leader del settore con 8,1 milioni di utenti ma ha subito una flessione importante, del 7,3%. Complessivamente, il tempo trascorso su queste piattaforme è cresciuto, toccando 39 milioni di ore (+8,9%).
LA PUBBLICITÀ ONLINE SUPERA QUELLA OFFLINE MA LA RAI È LA PRIMATISTA
Il buon stato di salute dell’ambiente digitale si riverbera sulla sua attrattività per la pubblicità. L’Agcom ha accertato che il valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC) per il 2022, è di 19,4 miliardi di euro, pari all’1% del PIL.
Il primato, tra le fonti di ricavi, la pubblicità online (6,3 miliardi nel 2022, pari al 32,6% del SIC), con una crescita che prosegue a ritmi sostenuti (+55% in due anni) e un divario sempre più pronunciato rispetto alle risorse pubblicitarie sui mezzi tradizionali (che rimangono costanti rispetto all’anno precedente, per un valore di 4,98 miliardi, pari al 29,6%).
I ricavi derivanti da fondi pubblici rappresentano il 12,2% del totale, mentre la vendita diretta di prodotti e servizi contribuisce per il 29,4%. Nel 2022, nessun operatore ha superato il 20% dei ricavi complessivi del SIC, garantendo una distribuzione bilanciata del mercato. La RAI si conferma al primo posto con una quota del 13,1%, seguita da Alphabet/Google (11,3%), Comcast/Sky e il Gruppo Fininvest, entrambi poco sotto il 10%. Dodici operatori detengono quote pari o superiori all’1%, rappresentando il 69% del valore totale del SIC, mentre il restante 31% è distribuito tra numerosi soggetti con quote inferiori.
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