Carabinieri, reati in calo nel 2024: giù di quasi il 22 per cento i furti in abitazione

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Un bilancio di fine anno in positivo quello del comando provinciale dei carabinieri. Che in occasione del brindisi per le feste all’interno della sala conferenze realizzata nella nuova ala di 500 metri quadri, già della Provincia, in Cortile degli Svizzeri è stato presentato dal comandate provinciale, colonnello Arturo Sessa alla presenza dei vertici del comando, a partire dal comandante della compagnia dei carabinieri di Lucca, Andrea Cassarà e dal capitano Biagio Oddo, al comando della compagnia di Castelnuovo.

L’occasione per condividere un anno di dati positivi dal punto di vista della lotta alla criminalità, dai reati predatori alla violenza di genere, dalle truffe agli anziani alla sicurezza sul lavoro e al contrasto ai reati ambientali, con le diverse specialità del’Arma.

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Il colonnello ha snocciolato una serie di dati che confermano l’importanza della presenza e delle attività dei militari sul territorio, attraverso i suoi 33 comandi stazione.

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Il dato più rilevante è quello dell’andamento della diminuzione generalizzata dei delitti, circa del 4 per cento rispetto al 2023. Ma il numero è più atteso, vista la forte incidenza sul territorio negli ultimi anni, è quello della diminuzione dei furti in abitazione, del 21,7 per cento (da 1577 a 1235).

Vasto e capillare l’impegno dell’Arma sul territorio, fatto di quasi 24mila servizi preventivi, con una media giornaliera di 272 militari impiegati in servizio ogni giorni: un totale di oltre 118mila ore di attività complessiva e di quasi 1,4 milioni di chilometri percorsi in un anno dalle autovetture di servizio. Il contraltare è il numero di carabinieri feriti in servizio, che quest’anno sono stati 16. I controlli hanno portato all’identificazione di quasi 93mila persone in un anno e quasi 70mila veicoli.

Il colonnello Sessa ha sottolineato con soddisfazione anche i numeri dell’attività di polizia giudiziaria: sono infatti 270 gli arresti nel 2024 (di cui 101 di cittadini extra Ue) rispetto ai 188 dell’anno precedente, con un aumento del 30 per cento. “La maggior parte degli arresti – ha spiegato il colonnello – sono stati effettuati in flagranza di reato, a conferma della tempestività dell’attività dei carabinieri”,

In aumento del 15 per cento anche le denunce che da 2050 passano a quasi 2400, poco meno di un terzo nei confronti di cittadini non dell’Unione Europea. Circa l’80 per cento dei reati in provincia (che in totale sono poco meno i 13500 in un anno), d’altronde, viene denunciato ai carabinieri. 6340 le deleghe dell’autorità giudiziaria eseguite e oltre 82mila in totale gli accessi in caserma da parte dei cittadini.

Un impegno importante, che il colonnello ha voluto sottolineare, è quello dei dati dei codici rossi: ne sono stati attivati in un anno 341, di cui 27 per violenza sessuale, 107 per atti persecutori e 167 per maltrattamenti in famiglia. 109 le misure cautelari applicate di cui 12 in carcere, 8 ai domiciliari, 38 divieti di avvicinamento e 51 divieti di avvicinamento con braccialetto elettronico. “Le misure cautelare con il braccialetto elettronico – spiega il colonnello Sessa –  determinano centinaia di alert al giorno. Il codice rosso per una stazione dei carabinieri rappresnenta un momento impegnativo. Perché in caso di attivazione occorre sentire la vittima anche in modalità protetta, raccoglie dati, compresi quelli sanitari e attivare i centri antiviolenza. Ma l’Arma è preparata e predisposta a questo tipo di intervento, come dimostrano i numeri”. Per l’attività, infatti, l’Arma si avvale anche di militari specializzati e del qualificato supporto del Reparto analisi criminologiche – Sezione atti persecutori del Ra.Cis di Roma.

Tre le centrali operative presenti sul territorio (a Lucca, Viareggio e Castelnuovo) che in un anno hanno gestito oltre 33mila chiamate sul numero unico di emergenza 112.

Importanti anche i numeri delle specialità. Il nucleo dei carabinieri ispettorato del lavoro ha portato al controllo di 180 aziende, alla sospensione di 37 attività. Somno 175 i lavoratori irregolari o al nero (di cui 58 sono extra Ue) su 406 controlli. In totale sono stati elevati 250mila euro di sanzioni amministrative e 40mila euro i contributi recuperati. “Un settore questo – spiega il colonnello Sessa – su cui continueremo ad investire facendo sistema”.

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Infine il gruppo carabinieri forestali, che hanno compiuto 4300 controlli, 442 illeciti amministrativi, 142 reati ambientali ed elevato 276mila euro di sanzioni. Le materie di maggior interesse sono state polizia fluviale, interventi selvicolturali, vincolo paesaggistico, discariche e rifiuti, incendi boschivi, caccia, pesca, tutela degli animali di affezione e tutela della salute dell’agroalimentare.

I comandanti di stazione della Provincia di Lucca hanno inoltre svolto oltre 80 incontri con gli anziani nei comuni della Provincia, con la partecipazione di circa 5700 cittadini, fornendo consigli utili per prevenire in particolare la tipica truffa della telefonata all’anziano da parte un sedicente appartenente alle forze dell’ordine, che contatta la vittima per informarla che un familiare ha avuto un grave sinistro stradale e conseguente richiesta di denaro.

Si sono svolti 44 incontri nelle scuole della provincia, con il coinvolgimento di oltre 4mila studenti, per contribuire a creare nelle nuove generazioni una solida coscienza civica e uno spirito critico verso i fenomeni di maggiore rischio, quali il consumo di droga, l’abuso dell’alcol, il bullismo e i pericoli che possono derivare dal non corretto uso della rete internet.

Prima di un brindisi augurale per un buon 2025 il colonnello Sessa ha consegnato il calendario dell’Arma 2025 ai presenti, ringraziando la stampa per l’importante e delicata opera d’informazione ma soprattuto le donne e gli uomini dell’Arma che sono intervenuti con grande impegno a tutela della comunità della provincia, anche durante queste giornate di festa, in grande sinergia con le altre forze di polizia sotto l’efficace e puntuale coordinamento del prefetto di Lucca Giusi Scaduto. Un ringraziamento è andato anche ai cittadini “il cui affetto, fiducia e stima – ha detto – costituiscono motivo d’orgoglio e stimolo a un sempre maggiore impegno al servizio della comunità”.





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