ordinanze severe in diverse città per il Capodanno

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Nelle Marche si fa sul serio quando si tratta di sicurezza e salute, e i divieti per l’uso di botti e fuochi d’artificio per il Capodanno si intensificano. Diverse amministrazioni comunali hanno adottato regolamenti e ordinanze per limitare questo tipo di festeggiamenti, mirati sia alla protezione degli animali che alla sicurezza pubblica. La sensibilità verso i propri “amici a quattro zampe” e le normative per la salvaguardia della serenità dei cittadini trovano ampia risonanza in tutto il territorio marchigiano.

Le ordinanze di Ancona e il richiamo alla sensibilità animale

Ancona, capoluogo marchigiano, si distingue per la sua iniziativa di prevenzione. Qui, il divieto di esplosione di botti è stato integrato nel regolamento di polizia municipale. Le autorità locali hanno non solo implementato questa restrizione, ma hanno anche fatto un appello a favore dei diritti degli animali, diffuso dal Garante degli animali. La comunicazione invita i cittadini a riflettere sull’impatto dei rumori intensi, che possono spaventare e traumatizzare gli animali domestici. Questo richiamo alla sensibilità dei concittadini testimonia un vero e proprio impegno delle istituzioni nella tutela della fauna domestica.

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Nel contesto di Ancona, è importante notare come il divieto non solo abbracci l’uso dei botti, ma si estenda anche ad altre pratiche potenzialmente dannose per gli animali. La città sta cercando di rendere l’atmosfera del Capodanno più tranquilla e rispettosa nei confronti degli amici a quattro zampe, riconoscendo quanto possa essere difficile per loro affrontare il frastuono associato alle celebrazioni tradizionali.

Macerata, Jesi e Ascoli Piceno: regole ferree per festeggiare in sicurezza

Macerata e Jesi si aggiungono alle località marchigiane che vietano l’uso di botti durante le festività di Capodanno. Entrambi i comuni hanno emanato regolamenti chiari per garantire la sicurezza dei cittadini. In particolare, ad Ascoli Piceno il Comune ha emesso un’ordinanza che proibisce categoricamente l’accensione, il lancio e l’esplosione di petardi e prodotti esplodenti. Questa restrizione è valida dal 31 dicembre 2024 fino alla mezzanotte del primo gennaio 2025 e si applica a tutte le zone del centro storico.

Oltre al divieto specifico di esplosivi, l’ordinanza prevede il divieto di vendita e somministrazione di bevande in contenitori di vetro o lattine. La misura si propone di garantire un ambiente sicuro per tutti gli utenti, evitando potenziali infortuni. È evidente l’ampia considerazione per la salute e la sicurezza pubblica in questa decisione.

San Benedetto del Tronto: un appello alla responsabilità genitoriale

A San Benedetto del Tronto, il divieto di utilizzare botti trova fondamento in un’ordinanza che non solo impone restrizioni, ma enfatizza anche un valore educativo. Le autorità locali esortano i genitori a vigilare per garantire che i minori non partecipino all’utilizzo di articoli esplosivi. L’ordinanza raccomanda esplicitamente di non raccogliere botti inesplosi o di tentare di riaccenderli, sottolineando così i rischi significativi per la sicurezza dei giovani.

Questa attenzione alla responsabilità individuale è un aspetto critico delle regolamentazioni, poiché il corretto coinvolgimento dei genitori può fare una grande differenza nel garantire la sicurezza durante le celebrazioni. Con queste misure, il comune mira a creare un clima festoso che si manifesti senza compromettere l’incolumità di nessuno.

Situazione simile a Pesaro e Fano: un impegno collettivo

Non solo nei capoluoghi, ma anche a Pesaro e Fano si sono adottate misure simili contro l’uso di fuochi d’artificio. Le ordinanze in queste città rendono esplicito il divieto di esplosione di botti, attivandosi dal 31 dicembre e proseguendo fino al 6 gennaio. Queste scelte riflettono un trend crescente di attenzione nei confronti della fauna e della comunità, evidenziando il desiderio di mantenere un’atmosfera serena e celebrativa.

La decisione di diversi comuni marchigiani di vietare botti e artifici pirotecnici si inserisce in un contesto più ampio di responsabilità sociale e culturale. L’atteggiamento proattivo delle amministrazioni serve non solo a prevenire incidenti, ma anche a educare la popolazione rispetto alle conseguenze di condotte irresponsabili durante i festeggiamenti. Il messaggio è chiaro: festeggiare sì, ma in modo sicuro e consapevole.

Ultimo aggiornamento il 28 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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