Attualità
Ci sono altri 5 indagati nell’ambito dell’inchiesta legata alle morti sospette al Papardo. L’ipotesi è quella di omicidio colposo. Lunedì nuovo accesso degli esperti nominati dalla procura alle sale operatorie. Fari puntati anche sulle condizioni igieniche e sulla sanificazione degli strumenti.
Ci sarebbero altri 5 indagati nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica
peloritana al fine di determinare se la cause delle morti sospette a Papardo sia
riconducibile anche alla presenza di batteri nelle sale operatorie di
cardiochirugia. Si tratta di ex dirigenti della struttura ospedaliera, che negli anni
hanno ricoperto ruoli amministrativi all’intyerno dell’ospedale di contrada
Papardo.
Procedono serratissime le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Vito Di
Giorgio e seguite dalle pm Annamaria Arena e Alice Parialò, che avevano già
visto sei persone iscritte nel registro degli indagati. Lunedì un nuovo accesso
alle sale, poste sotto sequestro dai Nas, da parte degli esperti nominati dal
Tribunale per eseguire nuovi prelievi e campionamenti. Sono arrivati intanto i
risultati dei test sulla salubrità delle sale operatorie, effettuati dai carabinieri dei
Nas e dalla ditta specializzata “Greengea” di Catania. Restano invece ancora da
esaminare gli accertamenti sulle valvole cardiache impiantate sui pazienti poi
deceduti. Le risultanze della perizia sulla salubrità delle sale operatorie che
hanno preso in esame le acque, le superfici e le mani avrebbero già evidenziato
valori non in linea con la norma.
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