“La minoranza non sa di cosa parla, le politiche educative non si improvvisano”

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di Ufficio Stampa Comune di Pesaro 

«Quello che dispiace delle dichiarazioni fatte dalla consigliera Marchionni è che dimostra quanto consiglieri di esperienza non abbiano capito che tipo di documento sia un DUP – Documento Unico di Programmazione -, ancora peggio non conoscano affatto il servizio delle politiche educative. Se lo conoscessero saprebbero che le richieste apportate oltre a essere fuori contesto, o esistono già o non sono percorribili pensando al funzionamento del servizio». L’assessora alle Politiche Educative Camilla Murgia agli attacchi della minoranza sul tema degli asili e della mancanza dei posti. «Rispetto alle graduatorie – prosegue Murgia – i genitori scelgono due scuole di preferenza (più una terza ndr), su cui vengono stilate le graduatorie. Tra tutti i possibili esclusi viene realizzata una graduatoria complessiva e progressiva nei punteggi, che permette l’ingresso in ordine di diritto nelle strutture disponibili. La possibilità che qualcuno entri con punteggio più basso è remota e quest’anno è successa solo in un caso. A chi resta fuori viene offerta quindi una possibilità di ingresso in base alla graduatoria generale».

Come spiega Murgia «Alla famiglia viene dato il tempo per decidere, in base alla graduatoria, quale asilo scegliere. Il metodo che abbiamo scelto, oltre a derivare da 50 anni di esperienza, rispetta i criteri che concordiamo con la Consulta e con l’Ufficio Scolastico Provinciale, che comprende anche i genitori, ed è lo stesso che tantissimi comuni con servizi articolati come il nostro prevedono. Non è quindi per una questione di spesa economica, ma è frutto di esperienza, metodologia e serietà. Non si improvvisa nulla». Dal prossimo anno scolastico, come già annunciato, sarà possibile avere, oltre le FAQ (domande frequenti) e la possibilità di venire in ufficio a compilare la domanda, «anche un vademecum per le iscrizioni esplicativo del modulo di accesso, come richiesto dai genitori, di supporto per compilare le domande». 

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Ancora: «Se l’opposizione avesse letto il DUP saprebbe che il prolungamento del tempo scuola è già tra gli obiettivi di questa amministrazione, così come il servizio estivo che è nostro intento mantenere. Non commento, infine, sul “servizio ricreativo” di agosto, chiamato così dalla minoranza: la serietà e conoscenza dei nostri servizi dovrebbe insegnare loro che noi abbiamo servizi educativi e che le esperienze nelle nostre scuole sono condotte su linee guida educativa, e non ricreativa, anche nei mesi estivi». 

Sulla proposta del recupero del cibo tramite sacchetti fatta dalla minoranza in Consiglio comunale l’assessora Murgia è chiara: «viola ogni norma sulla sicurezza dei cibi». Sull’argomento interviene anche la presidente della Commissione III Politiche Educative Romina Dominici, sottolineando come il Comune «ha sempre cercato di garantire pasti sani e ben bilanciati, non solo in termini di qualità ma anche di sostenibilità economica e ambientale. I menù delle mense sono pensati per rispondere alle esigenze nutrizionali dei bambini e, negli ultimi anni, abbiamo dato molta attenzione all’introduzione di alimenti freschi e di stagione, privilegiando prodotti a km 0». Poi, la presidente Dominici chiarisce anche sulla possibilità di portare a casa i cibi avanzati durante i pasti: «Sicuramente una bellissima idea ma le normative che regolano la distribuzione e la gestione dei pasti nelle scuole sono molto rigorose. Il cibo servito nelle mense scolastiche, infatti, è preparato seguendo specifici criteri di sicurezza e igiene alimentare, che non sempre permettono di garantire la conservazione adeguata del cibo una volta che questo viene distribuito e non consumato. Potrebbe subire contaminazioni o malformazioni durante in trasporto».

Tutte queste azioni vengono introdotte mantenendo «tra gli obiettivi primari quello alla lotta contro lo spreco alimentare – ha precisato Dominici -. Siamo già impegnati in iniziative per ridurre al minimo gli sprechi attraverso una programmazione attenta dei menù e il monitoraggio delle quantità di cibo preparato». Inoltre «collaboriamo con associazioni ed enti locali per donare il cibo in eccedenza a chi ha bisogno, come avviene già grazie alla collaborazione in essere con Croce Rossa e altre attività di volontariato. Il DUP – aggiunge Dominici – non è la lista dei desideri, noi lavoriamo seriamente e abbiamo fatto commissioni anche quando non richieste, a dimostrazione della nostra apertura ad accoglie dubbi o proposte, convinti che lavoriamo tutti coesi per venire incontro alle esigenze delle famiglie».



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