Il sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera mostra un governo Meloni solido nonostante il calo di consensi, mentre le opposizioni faticano a costruire un’alternativa credibile. Sul piano internazionale, l’Italia si afferma come punto di riferimento tra i grandi Paesi europei.
Il sondaggio realizzato da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera fornisce un’analisi dettagliata sul gradimento dell’esecutivo Meloni e sulle intenzioni di voto degli italiani alla fine del 2024. Nonostante le difficoltà economiche e le tensioni interne alla maggioranza, il governo si mantiene relativamente stabile, sia sul piano nazionale che internazionale, dove l’Italia emerge come uno dei Paesi più solidi tra i fondatori dell’Unione Europea. Tuttavia, l’opposizione fatica a delineare un’alternativa concreta, e il quadro politico appare ancora segnato da una forte volatilità e da dinamiche elettorali complesse.
Meloni “persona più influente d’Europa”
Nel corso del 2024, nonostante sfide e tensioni all’interno della maggioranza, il governo Meloni ha mantenuto una notevole stabilità. Questo vale soprattutto sul piano internazionale, dove l’Italia è percepita come uno degli attori politici più solidi tra i grandi Paesi dell’Unione Europea. Non è un caso che Politico abbia definito Giorgia Meloni “la persona più influente d’Europa”, evidenziando come l’Italia rappresenti oggi un punto di riferimento. Anche Mario Monti, intervenendo su questo tema, l’ha descritta come “una figura che in breve tempo si è affermata tra i protagonisti del panorama europeo”.
Secondo il sondaggio, la situazione interna, però, appare più complessa. Da un lato, l’Italia affronta difficoltà economiche significative, tra cui il rallentamento della crescita, la crisi dell’industria automobilistica e la riduzione del potere d’acquisto. Questi problemi pesano sull’elettorato e rappresentano un terreno delicato per l’esecutivo.
Dall’altro lato, le opposizioni, pur registrando alcuni segnali positivi, non riescono a delineare un’alternativa credibile.
Il Partito Democratico di Elly Schlein emerge come la forza dominante dell’opposizione, forte di successi in regioni chiave come Emilia-Romagna e Umbria, e della stabilità nella leadership. Tuttavia, resta lontano un accordo con altre forze politiche, come il Movimento 5 Stelle, le cui posizioni divergono profondamente.
Consensi al governo e al premier
A fine 2024, il governo registra un indice di gradimento pari a 41 punti, in calo di 3 punti rispetto all’anno precedente e di 13 punti rispetto all’insediamento. Sebbene indichi un raffreddamento del consenso, la perdita risulta meno marcata rispetto a quella registrata da altri governi di lunga durata: Berlusconi aveva perso 16 punti nello stesso periodo, mentre il governo Renzi ne aveva persi 23.
Anche Giorgia Meloni subisce un calo di consensi, con un gradimento stimato al 42%, in diminuzione di 2 punti nell’ultimo anno e di 16 punti rispetto al momento dell’insediamento. Tuttavia, il legame tra la figura della premier e l’operato dell’esecutivo rimane stretto e in linea con le dinamiche osservate nei precedenti governi.
Intenzioni di voto
Rispetto alle elezioni politiche del 2022, le principali forze politiche mostrano variazioni significative:
- Fratelli d’Italia si attesta al 27,7%, in crescita di 1,7 punti rispetto al risultato elettorale. L’elettorato del partito si dimostra particolarmente fedele, con una stabilità dell’89%.
- Il Partito Democratico cresce al 22,5%, guadagnando 3,4 punti rispetto alle politiche del 2022. Si conferma così la tendenza di recupero dopo uno dei peggiori risultati storici del partito.
- Il Movimento 5 Stelle cala al 13,3%, perdendo oltre 2 punti rispetto alle politiche, ma rimanendo sopra il dato delle elezioni europee (+3 punti).
Tra le forze minori, Alleanza Verdi-Sinistra registra un buon risultato, stimata al 6%, guadagnando più di 2 punti rispetto alle elezioni politiche.
Profili elettorali
Fratelli d’Italia si conferma un partito trasversale, con una base elettorale che abbraccia diversi segmenti della società. Tuttavia, il consenso risulta più debole tra giovani, studenti e laureati, oltre che nel Nord, dove sta gradualmente sostituendo il radicamento della Lega di Matteo Salvini. Il Pd ha invece un elettorato più caratterizzato, composto prevalentemente da pensionati, studenti e persone con titoli di studio elevati.
Il Movimento 5 Stelle, unico tra i principali partiti, ottiene i suoi migliori risultati tra le classi sociali più fragili, raggiungendo il 28% tra gli elettori a basso reddito. Questo segmento è storicamente caratterizzato da un alto tasso di astensionismo (63%).
Secondo il sondaggio, l’attuale governo, sembra aver evitato il calo del consenso rispetto all’anno precedente, mantenendo un livello di gradimento superiore a molti dei governi recenti. Sul fronte internazionale, l’esecutivo gode di una posizione riconosciuta e rispettata, mentre a livello nazionale sembra beneficiare dell’assenza di un’opposizione capace di proporre un’alternativa credibile. Nonostante i progressi del Partito Democratico, la mancanza di una coalizione ampia e coesa sembra lasciare prevedere che l’assetto politico attuale possa perdurare ancora per un periodo significativo.
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