“Sapori Vulkanici”: i giovani protagonisti del futuro agricolo etneo

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Un’agricoltura capace di evolversi senza perdere il legame con le sue radici. È questo il messaggio emerso da “Sapori Vulkanici”, l’evento che ha riunito produttori, esperti, istituzioni e soprattutto giovani per affrontare il futuro dell’agricoltura etnea.

L’iniziativa che si è svolta presso il Comune di Zafferana Etnea, ha messo in luce il potenziale del territorio etneo e le sfide che lo attendono.
Al centro del dibattito, i tre prodotti simbolo del paesaggio vulcanico – olio, vino e miele – visti non solo come risorse economiche, ma come autentici ambasciatori della cultura e della biodiversità locale.

La grande partecipazione dei giovani ha dato all’evento un valore aggiunto. Il loro entusiasmo e le loro idee hanno arricchito il confronto, offrendo prospettive innovative su temi fondamentali come sostenibilità, innovazione tecnologica e multifunzionalità agricola.

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Davide D’Amico, presidente dell’associazione organizzatrice Fattore X, ha dichiarato: “Sapori Vulkanici non è stato solo un evento, ma un laboratorio di idee. Abbiamo voluto creare uno spazio dove i giovani potessero dialogare con chi lavora da decenni su questo territorio. Il loro entusiasmo ci dimostra che l’agricoltura non è solo tradizione, ma anche innovazione, creatività e opportunità. La grande partecipazione ci dà speranza per il futuro. È da qui che bisogna ripartire”.

L’evento ha evidenziato l’importanza di una pianificazione strategica che sostenga i giovani e promuova le eccellenze locali.

Giosuè Arcoria, Presidente di Confagricoltura Sicilia, ha sottolineato con forza l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni:

“Oggi, l’agricoltura non è solo un motore economico, ma una responsabilità culturale e ambientale che coinvolge tutti noi. Per affrontare le sfide del futuro, è fondamentale che la politica metta in campo una programmazione seria e una visione lungimirante, capace di superare ostacoli come la carenza idrica e la mancanza di strumenti adeguati. È necessario un impegno concreto, che crei le condizioni favorevoli affinché i giovani possano sentirsi protagonisti di questo cambiamento. Sono i giovani che devono raccogliere questo patrimonio e portarlo avanti, come innovatori e custodi del nostro territorio. Ma per farlo, dobbiamo ispirarli, offrendo loro le risorse e le opportunità necessarie per crescere e innovare. Appuntamenti come questo sono il primo passo per costruire insieme un futuro. La grande partecipazione dei giovani a questo appuntamento dimostra quanto lavoro ancora possiamo fare insieme. Dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni un messaggio importante: l’agricoltura è un lavoro nobile, creativo e fondamentale per il nostro territorio, capace di dare grandi soddisfazioni. Iniziative come queste rafforzano il legame tra le radici della nostra terra e le sfide che ci attendono, è il momento di costruire un’agricoltura moderna, che guardi al futuro senza dimenticare le sue tradizioni”.

Una nuova visione per l’agricoltura etnea

Durante le tavole rotonde moderate da Valeria Lopis, produttori esperti e giovani hanno discusso delle opportunità offerte dal territorio vulcanico, mettendo in evidenza non solo i punti di forza – come la biodiversità e la qualità dei prodotti – ma anche le criticità da affrontare, dal cambiamento climatico alla gestione delle risorse idriche. In particolare, i produttori di olio e miele si sono lamentati di annate difficili e dei numerosi tentativi di contraffazione che minano la qualità e l’affidabilità dei loro prodotti. Tuttavia, questa situazione non fa che rafforzare l’impegno di chi, con passione e dedizione, continua a mantenere alta la guardia sulla qualità, assicurando prodotti autentici e sicuri. Nonostante le difficoltà, il dibattito che ne è derivato ha acceso il confronto su questioni importanti, come la trasparenza, la sostenibilità e la protezione dei consumatori, creando un terreno fertile per sviluppi normativi e miglioramenti nel settore.

Le eccellenze etnee al centro

Tra degustazioni e approfondimenti, l’evento ha celebrato il legame inscindibile tra il territorio etneo e i suoi frutti. Tavole rotonde dedicate a olio, miele e vino hanno esplorato sia gli aspetti tecnici che culturali della produzione, con interventi di esperti.

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La sessione conclusiva ha offerto spunti per promuovere una nuova agricoltura, capace di guardare al futuro senza perdere di vista l’autenticità.

“Sapori Vulkanici” ha dimostrato che il futuro dell’agricoltura etnea passa attraverso i giovani, la loro capacità di innovare e il loro amore per il territorio. Un successo che, nelle parole degli organizzatori, è solo il primo passo di un percorso di crescita e confronto che continuerà negli anni a venire.



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