Olivia Paladino deve al Fisco 29 milioni di euro. Italia Viva, sospetti su Conte premier – Libero Quotidiano

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Boom di perdite per l’Hotel Plaza che fa capo alla holding di #OliviaPaladino. #ItaliaViva: “Da premier, Giuseppe Conte aiutò la società?”

Salvatore Dama

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Italia Viva all’attacco della famiglia Conte. I renziani vogliono sapere dal leader dei Cinquestelle se avesse consapevolezza dei debiti fiscali della sua compagna. E lo invitano a chiarire. La storia è nota ed è stata riportata da Franco Bechis sul sito Open. Prima di approfondirla è bene sottolineare che Conte non c’entra niente negli affari della sua fidanzata. Però è noto il livore che intercorre tra Matteo Renzi e l’ex presidente del Consiglio.

Antefatto: Oliva Paladino, la compagna di Giuseppe, appartiene a una ricca famiglia di immobiliaristi romani, attivi anche nel mondo alberghiero. Solidi dal punto di vista patrimoniale, i Paladino hanno avuto un periodo difficile dal Covid in poi, che ha investito soprattutto la punta di diamante dei possedimenti familiari, l’Hotel Plaza di Roma, palazzo nobile e sciccoso che sorge nel bel mezzo di via del Corso. La struttura ha chiuso, poi ha riaperto, ma ha accumulato debiti, anche e soprattutto con il fisco.

Scendiamo di più nel dettaglio. Dopo un riorganizzazione societaria, Olivia Paladino e la sorella Cristiana guidano la Immobiliare Roma Splendido srl, una holding che a sua volta controlla la Unione esercizi alberghi di lusso srl, società che gestisce l’Hotel Plaza. Mentre la capostipite siede su un patrimonio immobiliare da 280 milioni di euro, che garantisce le perdite e tiene tranquille le banche, la controllata naviga in pessime acque. Il fatturato nel 2023 è tornato a crescere bene, passando da 2,6 milioni a 9,7 milioni, ma ciò non ha arginato le perdite, aumentate fino a 8,2 milioni. Ma la cosa più preoccupante è il debito con il fisco. In passato una misura del governo Conte (fatto casuale) aveva permesso al Plaza di portare a nuovo esercizio le perdite societarie, non sostenute dal patrimonio netto, senza dover ricapitalizzare. Ma questo non ha agevolato la chiusura dei conti con l’Agenzie delle Entrate. Anzi, i debiti con l’erario continuano a salire. Nell’ultimo bilancio ne sono stati contabilizzati altri 7,8 milioni. In totale, annota Bechis, il dare al fisco è arrivato alla cifra mostruosa totale di quasi 30 milioni di euro. E ora? La situazione preoccupa. Tanto che anche il revisore dei conti ha approvato il bilancio con riserva.

 

L’anno prossimo toccherà iniettare soldi freschi per togliere l’azienda dai guai: «In sede di approvazione del bilancio 2024 occorrerà procedere anche alla copertura della perdita 2020 (oggi sospesa) pari ad € 8.598.006, ne deriva di conseguenza che necessariamente si dovrà procedere alla relativa copertura e ricapitalizzazione». La sopravvivenza, comunque, sembra essere garantita dalla holding capostipite, che di soldi ne ha: «Con riferimento alle informazioni fornite dall’organo amministrativo in ordine ai presupposti sulla continuità aziendale, si ritiene che gli stessi non siano esaustivi sia pure considerando che la continuità aziendale possa comunque essere garantita dal patrimonio (considerevole) del socio principale, Immobiliare Roma Splendido srl, proprietaria dell’immobile in cui viene svolta l’attività della società». Ma c’è un altro fatto che emerge dall’articolo di Franco Bechis. L’Agenzia delle Entrate ha notificato le cartelle esattoriali all’indirizzo dove abita Giuseppe Conte, perché anche le società del gruppo Paladino hanno sede nello stesso immobile.

 

Dunque ecco l’inevitabile «non poteva non sapere» secondo i renziani: «Gli ingenti debiti fiscali della compagna dell’ex premier Giuseppe Conte fanno sorgere spontanee alcune domande, visti i contorni poco chiari della vicenda» attacca Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva in Senato. «È vero che l’azienda ha sede nell’abitazione dove risiede anche l’ex premier? Ci sono stati durante i governi Conte provvedimenti che hanno aiutato la famiglia Paladino? Cosa ha da dichiarare il leader del M5S sempre pronto ad accusare gli altri?».

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