La diretta da Wall Street | Borse Usa in rosso, scendono le big tech. Cinque titoli da monitorare

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I listini azionari statunitensi ampliano le perdite a metà seduta, con i titoli tecnologici che guidano il calo, annullando in buona parte i guadagni della settimana natalizia. Il Dow Jones perde l’1,22%, l’S&P 500 l’1,65% e il Nasdaq Composite il 2,2%.

La svendita di venerdì 27 ha ridotto i guadagni registrati nella settimana, con il Dow Jones e il Nasdaq che sono passati in negativo, mentre l’S&P 500 ha registrato una crescita contenuta dello 0,2% dopo aver messo a segno martedì la migliore performance della vigilia di Natale dal 1974, secondo Bespoke.

Sul lato macro, il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato a 102,86 miliardi di dollari a novembre, rispetto ai 98,26 miliardi di ottobre. La lettura è peggiore del consenso degli economisti che si aspettavano un disavanzo di 101,1 miliardi di dollari. Le importazioni sono aumentate più delle esportazioni, ampliando il deficit.

Tesla e Nvidia guidano le perdite al Nasdaq lasciando sul terreno, rispettivamente, il 4,4% e il 3%, mentre Alphabet, Meta e Apple scendono di circa il 2%.

Ore 15:30 – Wall Street parte in calo. A novembre cresce il deficit

Wall Street apre la seduta in negativo, preparandosi al terz’ultimo giorno di scambi del 2024. Alle 15:30 il Dow Jones cede lo 0,47%, l’S&P 500 lascia sul terreno lo 0,7% e il Nasdaq perde l’1%. 

A una manciata di giorni dalla fine dell’anno, i dati macroeconomici indicano che il deficit commerciale degli Stati Uniti, nel mese di novembre, si è ampliato a 102,86 miliardi di dollari, dai 98,26 miliardi di ottobre. Si tratta di una lettura peggiore del consenso che si aspettavano un disavanzo di 101,1 miliardi. Ad ampliare il deficit è stato il dato sulle importazioni che sono aumentate più delle esportazioni. 

Ecco cinque titoli da monitorare venerdì 27 dicembre 2024. 

1. L’accordo tra Us Steel e Nippon Steel slitta al primo trimestre 2025

Il titolo alle 15:30 è in lieve calo dello 0,1% . L’acquisizione del gigante dell’acciaio statunitense US Steel da parte della giapponese Nippon Steel è ancora sotto indagine negli Stati Uniti e il perfezionamento dell’accordo slitterà al primo trimestre 2025, contrariamente ai piani originari delle due aziende di chiudere la pratica tra il terzo e il quarto trimestre del 2024. La decisione di posticipare il closing è stata presa dopo che il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti ha deciso di rimettere la decisione al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che in passato si era già mostrato contrario all’accordo.

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2. Termina lo sciopero dei lavoratori Amazon ma restano tensioni

Le azioni alle 15:30 scivolano dell’1,3%. Lo sciopero dei lavoratori di Amazon negli Stati Uniti è giunto al termine il giorno prima di Natale, ma le tensioni tra il sindacato che li rappresenta e l’azienda rimangono alte. «Non fatevi illusioni, i Teamsters non molleranno mai e i lavoratori non smetteranno mai di lottare per i loro diritti in Amazon», ha affermato un sindacalista della Teamsters Union, che rappresenta 7 mila addetti Amazon negli Stati Uniti, in una nota. «Restate sintonizzati».

3. UnitedHealth e Amedisys prorogano la scadenza della fusione

Il titolo UnitedHealth alle 15:30 cede lo 0,05%, mentre quello di Amedisys sale del 4,24%. Le società hanno deciso di prorogare la scadenza del loro accordo di fusione da 3,3 miliardi di dollari al prossimo anno. La decisione arriva mentre il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta vagliando i termini dell’operazione straordinaria. Più di un mese fa, il DOJ, insieme agli stati del Maryland, New Jersey e New York, ha intentato una causa per bloccare la fusione, esprimendo preoccupazioni in tema di concorrenza nel mercato dei servizi sanitari a domicilio. 

4. Il Bitcoin mette le ali a Kulr

Le azioni alle 15:30 salgono del 5,3%. La società leader nelle piattaforme avanzate di gestione dell’energia ha dichiarato di aver comprato 217,18 bitcoin per un valore di circa 21 milioni di dollari. L’acquisto fa parte della strategia di tesoreria bitcoin, annunciata lo scorso 4 dicembre dalla società, in cui dichiarava di voler allocare fino al 90% della liquidità in eccesso nella criptovaluta. 

5. Boeing continua a licenziare i suoi ingegneri 

Il titolo alle 15:30 sale dello 0,3%. Il costruttore di velivoli, secondo quanto scrive il Financial Times, sta tagliando i posti di lavoro de 10% in tutta l’azienda e dopo una seconda tornata di licenziamenti a dicembre contava un totale di 400 ingegneri. La permanenza media di un ingegnere della Boeing è scesa nell’ultimo decennio da 16,4 a 12,6 anni, secondo i dati del sindacato che rappresenta 12 mila ingegneri della società, la Society of Professional Engineering Employees in Aerospace. L’anzianità di servizio si è ridotta in quasi tutte le fasce d’età, con una media di anni inferiore per i dipendenti tra i 20 e i 30 anni e per quelli tra i 40 e i 65 anni. Il rischio di questa fuga di cervelli è che si trascini sulle operazioni in corso e possa rendere più difficile per la Boeing lanciare il suo prossimo nuovo aereo. (riproduzione riservata)



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