Neve a bassa quota e venti burrascosi nel Centro Sud e nelle isole. Miglioramento nelle zone settentrionali dello Stivale. Il meteo a Natale sarà instabile e caratterizzato da vento freddo di origine polare artica. Breve miglioramento per Santo Stefano ma goccia fredda per gli ultimi giorni del mese
Continuano le perturbazioni e l’Italia si prepara ad un nuovo peggioramento delle condizioni metereologiche. Fenomeni particolarmente diffusi e intensi nelle regioni del Centro-Sud, mentre gli unici segnali di miglioramento si registreranno al Nord, dove le piogge, attualmente in atto sul Triveneto, si andranno ad assorbire. Già in questa prima parte della mattina, si registrano piogge e nevicate a bassa quota tra la Romagna, le Marche, il Molise e la Puglia. Piogge sparse invece sono state segnalate sulla Sardegna, la Campania, la Calabria e sull’area più orientale della Sicilia. Sarà proprio su queste regioni che si concentra l’attenzione per le prossime ore, in quanto il quadro meteorologico continuerà a rimanere piuttosto instabile per tutto il corso della giornata. Nella seconda parte della settimana, tuttavia, è probabile un rinforzo dell’alta pressione che riporterà stabilità su gran parte del Paese.
Piogge, Neve e Venti Forti
Una vasta area ciclonica a ridosso delle regioni meridionali e alimentata da un reiterato flusso d’aria fredda di origine artica, sta influenzando negativamente il tempo su gran parte del versante adriatico e al Sud. Sulla Romagna e su tutto il versante adriatico, entro la sera di oggi lunedì 23 dicembre, le piogge potranno trasformarsi in nevicate a bassa quota, fino a toccare le zone di pianura o addirittura le coste, in particolare tra il Molise e la Puglia. Maltempo anche sul resto del Sud dove piogge e temporali potrebbero essere localmente accompagnati da grandine. Anche su queste zone, la neve potrà scendere intorno ai 5/700 metri. Un altro elemento della settimana natalizia sarà il vento. Rischio mareggiate sui mari di Sardegna e Sicilia dove il Maestrale sarà il protagonista delle prossime 24/48 ore.
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Secondo Antonio Sanò, fondatore di ilMeteo.it “Nei prossimi giorni avremo un’Italia sostanzialmente divisa tra sole e nevicate fino a bassa quota. Potremmo assistere ad un curioso effetto atmosferico, chiamato Adriatic Snow Effect (ASE), letteralmente effetto neve del Mare Adriatico”. Si tratta di una particolare configurazione meteorologica che si genera con i venti freddissimi che sollevano in maniera brusca l’aria più “tiepida” presente sull’acqua: tale meccanismo produce nubi cumuliformi, come quelle che vediamo in Estate con i temporali. Le regioni più a rischio neve da oggi e fino a Natale bassissime sono Marche, Abruzzo e Molise, ma con possibili sfondamenti delle precipitazioni fin sulle zone interne di Basilicata, Campania e Calabria. Più sole invece al Nord e sul versante tirrenico a Natale. Dal 26 dicembre, Santo Stefano, le condizioni meteo sono previste in deciso miglioramento grazie ad un campo di alta pressione che potrebbe garantire maggiori spazi soleggiati, specie al Centro-Nord. Da valutare l’arrivo di una goccia fredda in arrivo dalla Russia tra il 27 e il 29 dicembre.
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