Nel 2024 recrudescenza di dengue, colera e mpox

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Dengue, colera e mpox, alcune delle malattie più letali per i bambini, hanno registrato una forte recrudescenza nel 2024, alimentata in parte dalle crisi climatiche e dai conflitti.

I casi tra i bambini nel 2024

Più di 13.600, compresi i bambini, sono le vittime confermate o sospette di queste tre malattie nel 2024, con i casi di dengue e mpox che hanno raggiunto livelli record. Per quanto riguarda il colera, si è registrato un lieve calo dei casi a livello globale, ma il numero di quelli mortali è aumentato del 126% rispetto al 2023.  

Il 2024 è stato un anno tragico per la febbre dengue: i casi del virus trasmesso dalle zanzare hanno raggiunto il numero più alto mai registrato, 13,3 milioni, più del doppio rispetto ai 6,5 milioni del 2023. L’aumento dell’urbanizzazione e i cambiamenti del clima e delle temperature hanno favorito la diffusione delle zanzare che diffondono il virus. L’Organizzazione Mondiale della Sanità  stima che 4 miliardi di persone sono attualmente a rischio di dengue e virus correlati e che questa cifra salirà a 5 miliardi entro il 2050.
Quest’anno sono stati registrati quasi mezzo milione di casi di colera  e 4.018 decessi alla fine di ottobre. Mentre il numero di casi nel 2024 è inferiore del 16% rispetto all’anno scorso, secondo l’OMS c’è stata un’impennata del 126% dei decessi . L’aumento della mortalità è probabilmente dovuto alla localizzazione dei focolai in aree colpite da conflitti, dove l’accesso all’assistenza sanitaria è gravemente compromesso, e in regioni colpite da inondazioni che hanno danneggiato le infrastrutture sensibili.

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Il 2024 ha visto un forte aumento dei casi e dei decessi causati dal virus mpox , che è stato dichiarato un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale nell’agosto 2024 sia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che dal Centro Africano per il Controllo delle Malattie, in seguito a un’impennata di infezioni da mpox nella Repubblica Democratica del Congo e nei Paesi africani limitrofi. La maggior parte dei casi e dei decessi ha riguardato i bambini e una nuova varietà circolante di mpox si sta rivelando particolarmente preoccupante per i più piccoli. 

Attualmente, circa la metà della popolazione mondiale non è pienamente coperta da servizi sanitari essenziali, di qualità e a prezzi accessibili, vedendosi sostanzialmente negato il diritto alla salute. I sistemi sanitari sono sottoposti a un’enorme pressione per garantire la copertura sanitaria universale e la maggior parte dei Paesi ha registrato un peggioramento o nessun cambiamento significativo nella copertura dei servizi dal lancio degli Obiettivi di sviluppo sostenibile nel 2015.
C’è bisogno di maggiori investimenti a livello globale per costruire sistemi sanitari forti, in grado di fornire beni fondamentali, in particolare vaccini e farmaci essenziali, rispondendo al contempo alle emergenze sanitarie globali, compresi i problemi emergenti come il virus del vaiolo.  È tempo che i governi e la comunità internazionale si impegnino per garantire che tutti i bambini siano protetti dalle malattie e abbiano accesso a servizi sanitari adeguati quando e dove ne hanno bisogno. Ogni bambino ha il diritto di sopravvivere e garantirlo è una nostra responsabilità collettiva.

Sebbene dengue, colera e mpox abbiano registrato un rapido aumento dei casi o dei tassi di mortalità nel 2024, la polmonite resta la principale causa infettiva di morte tra i bambini sotto i 5 anni, con circa 500mila vittime all’anno.
Secondo le nuove stime del Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) il numero di bambini vittime di polmonite è sceso bruscamente da 693.000 nel 2019 a 502.000 nel 2021, il numero più basso mai registrato. 

Questo calo del 28% è stato attribuito all’impatto delle restrizioni del COVID-19 e sottolinea il potere di prevenire la diffusione dell’infezione. Detto questo, è probabile che l’impatto della crisi climatica faccia aumentare nuovamente le malattie respiratorie come la polmonite, colpendo i bambini più colpiti da disuguaglianza e povertà. 
Per quanto riguarda la dengue, i bambini risultano particolarmente vulnerabili perché il loro sistema immunitario è più debole di quello degli adulti e tendono a giocare all’aperto, dove la protezione contro le zanzare è minore. I bambini sotto i cinque anni sono particolarmente a rischio di disidratazione e shock da dengue se contraggono la malattia, e i bambini sono più colpiti se la malattia rende inabili o uccide i loro genitori e altre persone che si prendono cura di loro.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.
 



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