Turismo: approvato il Testo Unico

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20 Dicembre 2024

L’atto, che riorganizza normativamente l’intera materia e introduce novità sulla questione degli affitti brevi, è stato votato a maggioranza, con i voti a favore di Pd, Italia Viva e Movimento 5 stelle, quelli contrari di Fratelli d’Italia e di astensione della Lega. Approvati alcuni ordini del giorno collegati alla legge. Approvata anche una pdl che modifica la legge 30/2003 per adeguarla alla nuova governance del turismo introdotta col Testo Unico. Il dibattito in aula

Comunicato stampa n. 1330 e 1336

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Firenze – Il Consiglio regionale, poco prima della mezzanotte di venerdì 20 dicembre, ha approvato a maggioranza il Testo Unico del turismo, che riorganizza normativamente tutta la materia e introduce novità per quanto riguarda le strutture ricettive e la gestione dell’overtourism con particolare attenzione al fenomeno degli affitti brevi. Hanno votato a favore il Pd, Italia Viva e il Movimento 5 stelle; contrari i consiglieri di Fratelli d’Italia; astenuti i consiglieri della Lega. Durante le operazioni di voto sono stati approvati anche alcuni emendamenti del Pd, di Italia Viva, della Lega e un emendamento sottoscritto da tutti i gruppi, con esclusione del gruppo di Forza Italia.

Prima del voto finale, a partire dal pomeriggio, sono stati discussi molti ordini del giorno, la gran parte dei quali di Forza Italia e della Lega e in parte poi ritirati. Tra quelli approvati dal Consiglio regionale, quello della capogruppo del Movimento 5 stelle Irene Galletti (M5S), che impegna il Presidente e la Giunta regionale a prevedere – attraverso accordi tra i diversi soggetti pubblici ed uno scambio di dati e controlli sul campo – un sistema potenziato che consenta la reale attuazione del monitoraggio della vigilanza e delle sanzioni previsti dalla proposta di legge. L’Aula si è espressa con voto unanime.

Stessa espressione di voto anche sul primo ordine del giorno di Marco Stella, capogruppo di Forza Italia, emendato dal presidente del gruppo del Partito democratico, Vincenzo Ceccarelli, che impegna l’esecutivo regionale a destinare risorse per la realizzazione e valorizzazione di campeggi e glamping, o ammodernamento di quelli già esistenti, destinati a campi estivi o invernali a favore di soggetti minori in condizione di disabilità fisica o intellettiva. Nel pacchetto presentato da Stella, ricordiamo ancora la valorizzazione del cicloturismo nel territorio regionale, spaziando dal potenziamento dei servizi per i cicloturisti alla promozione delle ciclovie esistenti, alla destinazione di contributi per la realizzazione di nuove ciclovie, nonché a creare combinazioni di viaggio con la variante treno più bici e, infine, a creare app apposite a disposizione dei turisti delle strutture ricettive e delle agenzie turistiche. Dal turismo in movimento alle strutture ricettive, sempre grazie ad un ordine del giorno di Stella, approvato a maggioranza dal Consiglio regionale, che impegna la Giunta a garantire la valorizzazione degli alberghi diffusi nel panorama relativo all’offerta turistica regionale. Approvato anche un odg per chiedere alla valorizzazione del ruolo delle aree di sosta camper.

Approvati anche due odg presentati dalla Lega e illustrati dalla capogruppo Elena Meini. Il primo, impegna la Giunta a prevedere la realizzazione, coinvolgendo le realtà universitarie regionali, di uno studio per valutare gli effetti di una possibile fusione tra Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana e a relazionarne gli esiti al Consiglio regionale. Il secondo, chiede a implementare e rafforzare le attività di Toscana Promozione Turistica per promuovere l’accessibilità turistica regionale; a realizzare una campagna pubblicitaria dedicata alla promozione della Toscana come destinazione turistica accessibile valorizzando le strutture, i servizi e i percorsi esistenti; infine chiede di coinvolgere le comunità turistiche locali nel monitoraggio della qualità e nella promozione delle infrastrutture accessibili, favorendo azioni coordinate per migliorare l’offerta turistica inclusiva della regione.

A seguire è stata approvata (hanno votato a favore Pd e Italia Viva e si è astenuto il gruppo della Lega) una proposta di legge che modifica la legge 30/2003, adeguandola alla nuova governance in materia di sistema informativo regionale del turismo posta dall’adozione del Testo unico del turismo, che attribuisce le competenze amministrative in materia di sistema informativo locale, già attribuite ai comuni capoluogo e alla Città metropolitana di Firenze, alle Comunità d’ambito turistico o Unione dei Comuni.

 

Il dibattito in aula

A presentare il testo in aula, nel corso della seduta mattutina del Consiglio regionale, era stato il presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi (Pd). Anselmi ha spiegato che l’atto risponde alle esigenze di riforma della disciplina del turismo, abrogando la normativa precedente. “Si tratta di un settore che negli ultimi anni ha subito profonde e rapide modifiche – ha detto – e dunque si era reso necessario un adeguamento alle nuove realtà”. “Si tratta di un provvedimento che ha ripreso in mano il vecchio testo sul turismo e lo ha rilanciato verso il futuro – ha detto ancora -. E forse, anche a causa dell’attenzione mediatica che si è concentrata solo sulla questione degli affitti brevi, non si è compresa bene la portata di questa riforma”.

Il consigliere ha evidenziato come si sia privilegiata la scelta del prodotto turistico omogeneo e la scelta di dare un impulso forte ai percorsi e ai cammini. Inoltre l’atto introduce nel sistema organizzativo del turismo una norma per la salvaguardia dei diritti del turista ed una per la promozione e la tutela del turismo sostenibile mentre si procede ad una complessiva razionalizzazione della “governance”, in merito al ruolo e alle funzioni amministrative esercitate dagli attori istituzionali coinvolti. Viene riorganizzata la parte sulle strutture ricettive, dando anche nuove possibilità agli alberghi, come quella di adibire alcuni locali allo smart working. Nuove opportunità anche per gli alberghi 4 e 5 stelle, che organizzano attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità, che potranno essere denominati Academy Hotel.

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“Abbiamo effettuato una scelta di imprenditorialità per quanto riguarda l’extra alberghiero – ha proseguito Anselmi – cercando di creare un sistema equo e competitivo”. Con l’introduzione degli emendamenti alla legge si forniscono ampi poteri ai Comuni in materia di locazioni turistiche brevi. “Abbiamo adottato il concetto che se una civile abitazione viene immessa sul mercato diventa un elemento produttivo, pur conservando le caratteristiche di civile abitazione” ha commentato il consigliere. “Su tali questioni, e sul mutamento che i meccanismi del turismo stanno provocando ai territori – ha concluso – si sta interrogando il mondo intero. Come Toscana non ci sembrava giusto voltarsi dall’altra parte”.

Stefano Scaramelli (Iv) ha sottolineato il grande lavoro effettuato per questo testo unico. “Il turismo è un settore trainante della nostra economia e abbiamo il dovere di sostenerlo, migliorare la qualità delle proposte, renderlo compatibile con la qualità della vita dei nostri cittadini”. “Soprattutto sulla questione degli affitti turistici – ha proseguito – un contributo prezioso è arrivato da parte di tutti, anche da parte delle opposizioni, e questo ci ha permesso di ottenere un buon punto di caduta. Certo, si tratta di una mediazione, ma è un buon risultato”.

Sandra Bianchini (FdI), ha voluto ribadire che “abbiamo portato il nostro contributo a questo testo per evitare il male peggiore, non certo perché la riteniamo una buona legge”. “Restiamo contrari all’impostazione di base di questa riforma – ha aggiunto -. Il compito della politica è quello di creare nuove opportunità, non limitazioni e invasioni di campo. In questa proposta non ci sono nuove opportunità ma solo limitazioni, non più divieti, ma limitazioni”. Secondo Bianchini non tutte le città toscane sono uguali, come si vuole fare credere, e quello che è successo a Firenze non è successo a Pisa, Pistoia, Siena. “Firenze è stata svuotata negli ultimi quindici anni e privata dei servizi per colpa di chi l’ha governata. E ora si vuol dare la colpa agli affitti brevi. Ma non è certo così che i fiorentini torneranno in centro. Questa è una riforma che non produrrà benessere né per il turista, né per i cittadini, né per le imprese”.

Il consigliere regionale Massimiliano Baldini (Lega) è intervenuto sottolineando l’importanza della tematica affrontata.  “Il tema del turismo – ha detto – è molto importante e lo abbiamo anche visto l’attenzione dei media e dall’ampio confronto politico che c’è stato su queste tematiche. Credo che il presidente della commissione Anselmi abbia ben operato e c’è in atto una positiva discussione con uno spirito di dialogo sul futuro del turismo della regione”.  Baldini ha aggiunto: “Vorrei ricordare i giudizi positivi dei sindaci di Pisa e Lucca. Con l’impegno del nostro capogruppo Meini si è giunti ad una mediazione che è già un punto di partenza. Le tante esigenze contrapposte dagli affitti brevi ad altre tematiche, segnano un percorso in itinere, che si può sviluppare, dar luogo ad una discussione in un quadro di maggiore serenità”.

Il consigliere regionale Maurizio Sguanci (Italia Viva) ha affermato che “dobbiamo essere fieri di aver fatto una legge che lascia molto spazio agli interventi dei Comuni che devono affrontare numerosi problemi: dal consumo dei servizi ai cambiamenti commerciali, al totale spostamento dei giovani verso altre zone più periferiche e meno costose”. Secondo Sguanci, “ci sono motivi storici ed economici che hanno portato a un progressivo spopolamento della città e con gli affitti brevi abbiamo avuto l’occasione di riattivare il centro storico, molti proprietari hanno trovato un filone economico più redditizio con il turismo”. Con questa legge, ha aggiunto, “diamo la possibilità ai sindaci di governare il loro territorio. Il turismo è un fenomeno estremamente complesso da gestire, ad esempio a Firenze abbiamo il maggior numero di università per stranieri al mondo e dobbiamo trovare spazi adeguati a queste numerose presenze. Bisogna creare le condizioni per riportare famiglie in centro e alcuni hanno scelto l’affitto breve per trovare una fonte di reddito”. “Il turismo mordi e fuggi – ha concluso – “ha un impatto devastante sulla città, a cominciare dagli approdi selvaggi degli autobus turistici. Diamo merito al presidente Anselmi di aver affrontato una legge complessa, elaborando un contenitore che può governare questo processo itinere”.

 Secondo la consigliera regionale Valentina Mercanti (Pd)il fenomeno del turismo coinvolge quasi tutta la Toscana, perciò questa legge ha un grande significato”. Mercanti ha sottolineato che “ il turismo è la prima industria come volumi economici ed è un settore cambiato rapidamente. L’impatto del turismo si riverbera non solo su Firenze, ma su tutta la Toscana, come a Lucca e sulle altre città turistiche, ma il sistema pubblico non ha la velocità di cambiamento degli operatori privati”. E ha citato l’esempio di Lucca: “E’ cambiata ed è stata completamente invasa dai turisti. Fino ad oggi non c’era un indirizzo organico su questi temi, oggi offriamo uno strumento ai sindaci per governare questi processi di cambiamento. Politiche sbagliate hanno tagliato risorse agli enti locali e le città sono diventate prodotti da vendere e non da vivere. Si trasformano le città, non ci sono più i negozi di quartiere, aumentano le diseguaglianze”. Concludendo ha parlato di “una legge importante per i sindaci, che gli consente di intervenire in questi processi di cambiamento.  C’è un fenomeno di sommerso a cui si cerca di dare una risposta, una legge che avrà bisogno di correttivi, ma è comunque importante dare un segnale di cambiamento e una indicazione ai nostri territori”.

 Per la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi (Pd)questa proposta di legge colloca la nostra regione in una posizione di avanguardia”. Ha poi detto: “C’è un confronto continuo tra le città turistiche nel mondo per la gestione del fenomeno, con una sproporzione tra numero abitanti e numero di persone che calpestano le nostre città. I turisti sono persone presenti sul territorio, una complessità nuova che richiede di aggiornare gli strumenti normativi e amministrativi, e occorre sfruttare la risorsa turismo e tutelare i cittadini”. Secondo Giachi, “per le nostre città il turismo di permanenza è attratto dai nostri modelli di vita e quindi dobbiamo garantire le nostre tradizioni”. In questo senso “la legge che cerca un punto di equilibrio di avanguardia per trovare nuove soluzioni e una nuova cornice amministrativa. La presenza turistica comporta di aggiornare lo stile di vita che si vive in città e dobbiamo cercare di sostenere il turismo di qualità”.

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Il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli ha evidenziato l’importanza di “una legge riformista che interviene in un settore strategico, offrendo uno strumento nuovo ai sindaci per governare il fenomeno del turismo. Una sintesi che viene apprezzata da sindaci, sindacati, categorie economiche”. Secondo Ceccarelli, “il Turismo è un fatto importante per l’economia e per le componenti coinvolte, e dunque non dobbiamo scacciare il turismo. La perdita di funzioni storiche è un pericolo, mentre la nostra identità va conservata e vissuta dai residenti. Serve la possibilità di governare meglio i flussi turistici e di valorizzarne gli aspetti positivi”. Poi ha ricordato la serie di emendamenti “che hanno prodotto una legge più equilibrata”, che darà un importante nuovo strumento ai sindaci “per estendere la loro capacità di azione, e in questo senso abbiamo ricevuto un giudizio positivo anche da parte dell’Anci”. “La legge – ha concluso – è un passo in avanti anche se non è una legge perfetta, ma può diventare uno strumento importante per governare i processi di cambiamento nelle nostre città”.

La discussione della riforma del testo unico del Turismo della Toscana è continuata in Aula con l’intervento di Anna Paris (Pd) che ha sottolineato come “questa legge sia una grande opportunità per la Toscana, per la sua economia e per i cittadini che vivono la quotidianità delle città d’arte e dei piccoli borghi”. Paris ha definito il testo “complesso, coraggioso e innovativo, basato su un continuo confronto con il variegato mondo del turismo toscano”. “Questa norma non riguarda solo l’ambito degli affitti brevi – ha spiegato – ma contiene tante novità come la possibilità di utilizzare gli alberghi a 1-2 stelle, che vanno scomparendo, per le esigenze di alloggio di studenti, lavoratori e familiari dei degenti ricoverati presso strutture sanitarie, oppure l’opportunità per gli stabilimenti balneari di rimanere aperti al di là del periodo estivo”. Infine ha ricordato come la legge punti a tutelare le figure professionali delle guide turistiche.

 Silvia Noferi (Movimento 5 stelle) ha dichiarato di essere a favore “della proposta di legge che affronta il problema di come governare il fenomeno dell’overtourism”. “Un problema – ha detto – che è croce e delizia di tutte le città d’arte, perché da una parte porta risorse, dall’altra mette a dura prova la sostenibilità del fenomeno da parte del territorio quando i flussi turistici raggiungono cifre di milioni di persone come a Firenze. Ringrazio il collega Gianni Anselmi per il lavoro svolto come presidente della Commissione e la collega Anna Paris che ha curato particolarmente il problema delle guide turistiche abusive”.

La capogruppo della Lega, Elena Meini, ha ringraziato l’assessore Marras per questa legge, “uno dei pochi successi che la Giunta può vantare in questa legislatura”. Meini ha sottolineato come Marras abbia avuto “rispetto dei lavori della Commissione, un approccio collaborativo e di ascolto, così come il presidente Anselmi”. Ha poi rivendicato l’ostruzionismo “che ha portato a una condivisione sull’articolo 59 su affitti brevi e locazioni turistiche”. Ancora ha evidenziato come il turismo sia un settore fondamentale per la Toscana “che non poteva più permettersi di navigare a vista con politiche scollegate dai bisogni degli imprenditori, dei turisti, dei Comuni e dei cittadini”. Sugli affitti brevi ha ribadito come “per noi la proprietà privata è sacra, ma sappiamo che c’è un problema di overtourism e tanti sindaci ci hanno chiesto di aiutarli ad affrontarlo. Abbiamo dunque fatto la nostra parte per migliorare l’articolo andando incontro alle esigenze degli imprenditori, dei territori e di tutti i cittadini toscani”. “La legge è certamente perfettibile – ha aggiunto – ma, in tema di turismo è un punto fermo che lasciamo alla prossima legislatura. In Commissione nei prossimi mesi faremo un’analisi dettagliata degli effetti della normativa”. Infine ha anticipato la presentazione di un ordine del giorno su Toscana Promozione e Fondazione Sistema Toscana affinché venga fatta un’analisi da un soggetto terzo per capire se i due enti possano unirsi e lavorare in sinergia.

Irene Galletti (Movimento 5 stelle) ha ribadito il voto a favore al testo “che così strutturato e con gli emendamenti che sono stati recepiti in questa legislatura, potrà dare una prima importante risposta alle problematiche legate alla gestione del turismo, come quella della distorsione dei costi degli alloggi e della vita”. Ha poi ribadito come la legge potrà dare ai Comuni uno strumento, sebbene non cogente, per governare il turismo e il tessuto sociale sul territorio. “In particolare si potrà far sì che nelle tre città universitarie gli studenti possano trovare un’offerta di alloggio che non sia onerosa o rispingente” ha detto. “Sarà importante – ha aggiunto – analizzare nel corso del prossimo anno, gli effetti della normativa sul mercato immobiliare per capire come ha funzionato”.

Marco Martini (Pd) ha espresso apprezzamenti per il lavoro di Marras e di Anselmi e ha parlato di “una legge importante per la nostra regione che guarda a un turismo innovativo, qualitativo e sostenibile e che tiene conto delle specificità e delle caratteristiche di ogni singolo territorio”. Martini ha ribadito come la legge “consente di unire all’esigenza di supportare gli alberghi a 1-2 stelle con la possibilità di dare agevolazioni dedicando al 75 per cento all’ospitalità di lavoratori, studenti, famiglie di degenti o degenti stessi, svolgendo un importante servizio sociale”. Ha poi ricordato come la norma, tra le altre cose, “valorizza un turismo culturale, leggero, naturalistico e di prossimità”. Sugli affitti brevi ha precisato come il testo non li vieti, ma dia la possibilità ai sindaci e ai Consigli comunai di definire in modo autonomo in base alla situazione ambientale, economica, strutturale dei propri territori, di decidere quali soluzione adottare “in modo da rendere sempre più qualitativi i servizi forniti ai turisti e dignitosa la qualità della vita dei cittadini”. Infine ha ricordato come “la legge consente un’attuazione graduale dell’attivazione grazie alla norma di gestione transitoria”.

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Andrea Vannucci (Pd) ha ribadito come la proposta di legge arrivi in Aula “dopo un ottimo lavoro della Giunta arricchito grazie al lavoro del presidente Anselmi e dei membri dei consiglieri di maggioranza e opposizione della Commissione Sviluppo economico”. “La norma ha lo scopo di dare uno strumento per governare il turismo mettendo al centro il decisore più prossimo alla cittadinanza”, ha spiegato. “Ho sofferto sentendo che questa legge era stata etichettata frettolosamente come una norma su Firenze e per Firenze – ha poi aggiunto – ma la presa di posizione dei sindaci delle altre grandi città della regione e della presidente dell’associazione dei Comuni d’Italia ha dimostrato quanto ciò non fosse vero. Abbiamo fatto un atto di governo riformista che punta a rendere sostenibile un settore che è strategico, insieme al manifatturiero, per il nostro territorio. Non è una legge per Firenze ma per tutta la Toscana”.

Tanti gli interventi che si sono susseguiti e hanno animato il dibattito sul testo unico del Turismo della Toscana. Il consigliere della Lega Giovanni Galli ha criticato quelle che ha definito “dichiarazioni forti” fatte dalla sindaca di Firenze Sara Funaro che in articolo sul correre fiorentino avrebbe detto “sul numero delle notti di pernottamento e su quanti ospiti ora decideremo noi”. Il consigliere Galli ha aggiunto che la città ha perso una trentina di posti nella classifica italiana della qualità della vita e che su problemi come la sicurezza si preferisce “trasferire un giardino alle Cascine “togliendolo da una zona pericolosa, invece di metterla in sicurezza”. “Mi sembra – ha aggiunto il consigliere Galli – che ci sia un indirizzo chiaro da parte della sindaca, e possiamo dire che si tratta di una legge che riguarda soprattutto Firenze. Non ci viene invece detto quale sia il limite dell’overtourism. C’è un allarme ma non si sa quale sia il limite”. Sull’utilizzo del bene della casa come proprietà privata il consigliere Galli è molto chiaro: “Non è giusto limitarne l’uso per chi come me paga ogni anno le tasse”.

Molto chiaro per Forza Italia Marco Stella che prima ha criticato le modalità del lavoro in commissione: “Sono abituato a lavorare con tempi diversi, e con tempi troppo stretti lo svolgimento del lavoro è stato difficile”. E poi ha spiegato che secondo lui “la proposta di legge è chiaramente non costituzionale”. “Si tratta di una legge a doppia firma Anselmi-Funaro e la vostra è una lotta contro il turismo e volete ridurlo”. “Quella delle locazioni turistiche brevi – ha aggiunto – è una definizione che non sta da nessuna parte e le locazioni brevi non possono stare nel testo unico del turismo. Per le regioni c’è un problema di legittimità costituzionale nella potestà legislativa. Venezia ha una legge nazionale, mentre Firenze non ce l’ha e se arriverà una legge speciale io sarò il primo a lavoraci per dare il mio contributo. La competenza nelle locazioni brevi è statale e questo non è opinabile. Si tratta di un’iniziativa economica tra privati e la proprietà privata non è materia turistica ma competenza esclusiva dello Stato. Serve una legge nazionale e a dirvelo sono stati anche gli Uffici competenti”. “In questo testo unico – ha concluso il consigliere Stella – manca la valorizzazione del turismo. Mi sarei aspettato molto di più, nel turismo esistono due fenomeni chi arriva e va via lo stesso giorno, senza pagare gli alberghi e la tassa di soggiorno, ma questo tema la nuova legge non lo affronta, e c’è chi arriva e si ferma qualche giorno e a loro voi dite ci dispiace non venite più in Toscana”.

Dai banchi del Partito democratico ha poi preso la parola il consigliere Marco Niccolai che ha voluto tributare “un ringraziamento non formale per il lavoro svolto con competenza e serietà all’assessore regionale Leonardo Marras, e al presidente della commissione Sviluppo economico Gianni Anselmi”. Questa legge – ha proseguito – non parla solo di Firenze ma dà un quadro di riferimento chiaro al settore sotto tutti gli aspetti. Ho apprezzato particolarmente l’approfondimento fatto sul tema dell’albergo diffuso. Uno strumento straordinario per le aree interne della nostra regione. L’Academy hotel è poi un istituto che tiene conto dell’evoluzione del settore dando nuove opportunità”. “Sugli affitti brevi – ha spiegato il consigliere Niccolai – già nel 2016 facemmo un tentativo, e la soluzione trovata in queste ore è un importante punto di avanzamento. Questa è un’idea che ci divide da molti colleghi che siedono sui banchi dell’opposizione. Non possiamo avere l’atteggiamento pilatesco di lasciare fare tutto al mercato che altera la concorrenza. Era fondamentale trovare un contemperamento di interessi tra chi svolge attività ricettive su una modalità classica e chi svolge altri tipi di attività su trend più recenti. Io vengo da Montecatini, dove si svolge l’attività di impresa nel modo più classico, e questi imprenditori hanno il diritto poter offrire servizi senza essere vittime della deregulation. Era un intervento che poteva fare lo Stato, ma noi avevamo il dovere di non alzare le mani dicendo che non potevamo fare nulla. Se il Governo solleverà una questione di costituzionalità vedremo, ma noi non potevamo voltarci dall’altra parte. Molti cittadini e sindaci anche di centrodestra ci hanno chiesto di agire, se il Governo andrà alla Corte Costituzionale sarà l’occasione per loro di fare qualcosa”.

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci ha iniziato il suo intervento con una citazione del film Non ci resta che piangere, dove i protagonisti “vedono arrivare una locomotiva e si spaventano”. “Ma il mondo – ha aggiunto – va avanti. Io sono un grande tifoso dei tassisti, ma qui tutti abbiamo preso un Uber. Lo stesso principio vale per questa legge, che sarebbe stata una buona legge se non ci avesse messo le mani il consigliere Anselmi. È giusto regolare il turismo, ma Anselmi ha accontentato alcuni e scontentato tutti gli altri”.

“Nella città dove vivo Pisa – ha spiegato il consigliere – non sono certo gli affitti brevi, ma quelli agli studenti universitari che hanno distrutto il tessuto sociale. Affittare una stanza con bagno in comune a 400 euro al mese ha messo fuori mercato le famiglie. A disintegrare il tessuto sociale e svuotare interi quartieri è stata la decisione di non fare un campus universitario e nei quartieri storici non ci vivono più le famiglie. Se dovessi commentare la legge, con un adagio, userei questo ‘gli americani inventano, i cinesi copiano e gli europei fanno le regole’. E nell’era dell’intelligenza artificiale, che noi, patria della scienza e dell’intelligenza, ci si limiti a essere quelli che fanno le regole e basta è una prospettiva disarmante. Era una buona legge, finché Anselmi non l’ha rovinata, si poteva fare un lavoro condiviso al passo con i tempi, ma invece si prova a bloccare l’andare avanti dei tempi”.

 

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La replica dell’assessore Marras

L’assessore regionale all’Economia Leonardo Marras è molto soddisfatto per il Testo unico del Turismo della Toscana arrivato all’esame dell’Aula del Consiglio regionale. Una proposta di legge che è il risultato “di un lavoro lunghissimo”. “Ringrazio – ha aggiunto – il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani che si è fidato e affidato. Il mio ringraziamento va anche alle associazioni di categoria e ai sindacati per un confronto fruttuoso e molto intenso. I miei ringraziamenti vanno anche agli uffici e alla commissione Sviluppo economico guidata da Gianni Anselmi, per un lavoro accurato e per avere migliorato il testo della legge con soluzioni giuridiche solide”.

Nella sua replica l’assessore Marras ha commentato alcuni dei tanti interventi arrivati durante il dibattito. Per l’assessore la consigliera Bianchini ha dimostrato “di non avere letto nemmeno una riga del testo unico del turismo, il miglior intervento è stato quello della consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi, il peggiore in assoluto quello di Marco Stella di Forza Italia, il consigliere della Lega Galli si è invece dimenticato che i ritardi della nuova legge sono dovuti alla pandemia, mentre quello di Fratelli d’Italia Diego Petrucci leggendo i giornali avrebbe scoperto che a rallegrarsi delle novità e delle modifiche contenute nella legge è stato anche il sindaco di centrodestra di Pisa”.

Sul testo della nuova legge l’assessore Marras ha detto di “non condividere il giudizio sulla fattibilità espresso dal legislativo del Consiglio regionale. Mi pare un po’ timoroso rispetto all’esercizio di una funzione legislativa esclusiva che la Costituzione attribuisce alle Regioni per il turismo, ma partendo da quel giudizio si è trovato il punto giuridicamente solido che è quello che la Corte di Giustizia europea ha già stabilito e che ha permesso al Consiglio regionale di attraversare un fosso molto difficile e di restituire non solo alla Toscana ma all’Italia una soluzione. Perché alla fine il compendio di tutte queste norme attribuisce alla nostra legge un valore di avanzamento straordinario di cui essere anche fieri tutti quanti”.

“Si tratta – ha proseguito l’assessore – di una legge attesa e che sarà apprezzata. Attraverso il testo unico vogliamo un turismo di qualità e chiediamo di realizzare un’equazione impresa uguale qualità. Per arrivare a questo risultato è necessario un patto con quell’impresa che dà lavoro buono, che investe sulle idee, che lavora sulle tecnologie, che sta dentro al sistema riconosciuto ovunque della Toscana. L’obiettivo finale è quello di aumentare la spesa media giornaliera di un turista in Toscana perché è un terzo di quello che i turisti spendono in Spagna”.

“Il testo unico affronta un interrogativo che guarda davvero al futuro. Serve la maggiore flessibilità possibile. Le incertezze modificano la modalità con cui ci si approccia al viaggio e questo non riguarda solo il covid. Ci sono necessità diverse ed entro il 2035 ci saranno oltre 2miliardi di persone disponibili a mettersi in viaggio. Sul mercato arriveranno protagonisti diversi come l’India e l’incremento dell’uso della tecnologia garantirà prospettive differenti per la personalizzazione dell’esperienza. Noi abbiamo voluto declinare in maniera chiara un turismo sostenibile e siamo i garanti del bene più prezioso delle persone che è l’identità di fare un’esperienza in sicurezza.

La differenza tra Fondazione Sistema Toscana e Toscana promozione turistica per l’assessore è chiara: “La prima si occupa della rendicontazione verso le piattaforme digitali di tutta la regione dai trasporti alla sanità, dai beni culturali al turismo, offrendo i suoi servizi anche a Toscana promozione turistica”. Se la nuova legge non entrerà in vigore ha spiegato l’assessore “dal primo gennaio tanti comuni si troveranno in difficoltà nella raccolta dei dati sul turismo, l’Osservatorio che è uno strumento importantissimo sarà online da gennaio per dare un riferimento nel settore in tempo reale. Dagli arrivi e le partenze dei turisti all’uso dei mezzi pubblici saranno tanti i dati a disposizione dei comuni.

“Nessuno – ha aggiunto l’assessore Marras – ha fatto la guerra agli affitti turistici, che vogliamo elevare a prodotto. Anche perché il 42% dei turisti sceglie un appartamento quando viene in Italia. Si tratta di un prodotto turistico che deve avere la sua dignità, avendo delle regole normali”. L’assessore Marras ha chiuso la sua replica citando il fondatore di Slow Food

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Carlo Petrini che sul turismo ha detto: “Il futuro dipende dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita e dalla cura che avranno verso la terra e il luogo dove vivono e abitano. I turisti verranno di conseguenza”.

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La scheda del Testo Unico

Il Testo unico del turismo risponde alle esigenze di riforma della disciplina del turismo, a causa dell’evoluzione sempre più rapida del sistema economico, dei mutamenti nella domanda e nell’offerta, del ruolo ormai predominante assunto dalla digitalizzazione e della necessità di adeguare il modello di governance del sistema. Tra gli obiettivi di fondo, quello della gestione dell’overtourism e del fenomeno delle locazioni brevi.

Si introduce, tra i “Principi generali”, una norma relativa alla salvaguardia dei diritti del turista ed una relativa alla promozione e alla tutela del turismo sostenibile. Riguardo alla “Governance”, si procede ad una complessiva razionalizzazione e semplificazione in merito al ruolo e alle funzioni amministrative esercitate dagli attori istituzionali coinvolti. Riguardo alla Regione e alle competenti agenzie regionali – Toscana Promozione Turistica (TPT) e Fondazione Sistema Toscana (FST) – si rafforzano e meglio delineano le funzioni di promozione turistica, in particolare di promozione e marketing turistico digitale. Riguardo alle funzioni attribuite agli enti locali, si consacra il ruolo delle Comunità d’ambito turistico (già Ambiti territoriali) quale dimensione ottimale per l’esercizio associato da parte dei Comuni di significative funzioni locali in materia; si opera un’auspicata razionalizzazione sottraendo ai Comuni capoluogo e alla Città Metropolitana le residue funzioni loro spettanti – in materia di agenzie di viaggio e turismo, riconoscimento delle associazioni pro-loco e classificazione delle strutture ricettive – per conferirle ai Comuni. Riguardo agli organismi di partecipazione e consultazione si prevedono due livelli: – la Consulta della Comunità d’ambito turistico – che va oltre la vigente previsione dell’Osservatorio turistico di destinazione (OTD) – quale organismo di negoziazione e confronto tra gli amministratori e gli operatori, protagonisti della generazione dell’offerta turistica.

Per quanto riguarda le strutture ricettive, si opera una completa riscrittura delle relative disposizioni, ispirata ai criteri dello snellimento e della semplificazione. In particolare, si prevede l’accorpamento di norme comuni e di contenuto omogeneo all’interno delle varie categorie di strutture ricettive (alberghiere, all’aperto, extra-alberghiere per l’ospitalità collettiva, extra-alberghiere con le caratteristiche della civile abitazione). Si conferisce inoltre dignità autonoma, mediante l’introduzione di un capo apposito, alle strutture ricettive all’aperto (campeggi, villaggi turistici, aree di sosta camper e marina resort).

Per gli alberghi – nonché per le altre strutture alberghiere – , si introduce la possibilità di utilizzare alcuni locali della struttura (non oltre il 40%) per lo svolgimento di attività di smart working e la possibilità di associare nella gestione civili abitazioni che sono nella disponibilità della struttura alberghiera, purché collocate nelle vicinanze di questa (e nei limiti del 40% della propria capacità ricettiva) a patto che sia garantito all’ospite non solo l’utilizzo dei servizi della struttura alberghiera, ma anche lo standard qualitativo corrispondente al livello di classificazione dell’albergo.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La Regione e i Comuni possono prevedere agevolazioni a favore degli alberghi a 1 o 2 stelle che stipulano convenzioni con università, istituti di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, ITS Academy, aziende sanitarie e strutture sanitarie convenzionate, imprese, al fine di fornire alloggi a prezzo agevolato a studenti, pazienti e loro familiari, lavoratori.

Si prevede che gli alberghi classificazione a 4 o 5 stelle, che organizzano attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità, sempre nel rispetto delle disposizioni e dei requisiti previsti dalle leggi vigenti in materia di istruzione, formazione e lavoro, siano denominati Academy Hotel.

Le imprese del turismo, le attività di affittacamere e bed and breakfast non imprenditoriali – ovvero quelle esercitate nell’abitazione ove il gestore ha sia la residenza che il domicilio – vengono espunte dal Testo Unico, che da ora in avanti disciplinerà solo le attività ricettive esercitate in forma imprenditoriale.

Si riformula la norma in modo che non vi sia equivoco sul fatto che l’albergo diffuso è una peculiare “struttura a rete”, che aggrega alloggi di natura residenziale, anche per sopperire alla carenza di altre forme di ospitalità nei nuclei abitati di piccole dimensioni.

La locazione turistica viene regolamentata, per i profili di competenza, in modo più articolato e sequenziale. In particolare viene previsto che, per il perseguimento di una corretta fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale, della preservazione del tessuto sociale, nonché per garantire un’offerta sufficiente ed economicamente accessibile di alloggi destinati alla locazione a lungo termine, i Comuni a più alta densità turistica possano adottare uno specifico regolamento cui demandare l’individuazione di forme di limitazione all’esercizio dell’attività di locazione breve praticata per finalità turistiche. Tali criteri e limiti devono riferirsi a determinate zone o aree del territorio comunale e rispettare i parametri elencati nella legge; sulla base di questi, i regolamenti adottati dai Comuni potranno, in particolare: determinare, per specifiche zone omogenee, sia un divieto generale allo svolgimento dell’attività di locazione breve sia un numero massimo di giorni, anche non consecutivi in ciascun anno solare, superato il quale lo svolgimento dell’attività di locazione breve è da considerarsi non consentito; individuare uno specifico rapporto da rispettare fra superficie dell’immobile e numero di ospiti ammessi; definire requisiti e standard di qualità che gli immobili adibiti a locazione breve dovranno possedere con riferimento, in particolare, all’accessibilità degli spazi, agli standard igienico-sanitari, al decoro degli ambienti, nonché alla presenza di servizi di connettività.

La legge prevede modifiche sostanziali anche riguardo alla disciplina degli stabilimenti balneari, mentre viene parzialmente riscritta la normativa riguardo le Agenzie di viaggio.

Si è introdotto il Titolo VII-Trasporto turistico, con quale si attribuisce ai Comuni a più alta densità turistica la possibilità di individuare, d’intesa con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti specifici per le attività di trasporto turistico effettuate utilizzando autovetture, velocipedi, motoveicoli, veicoli con caratteristiche atipiche, veicoli elettrici, aeromobili e natanti. La norma costituisce un’assoluta novità e persegue l’obiettivo di assicurare una corretta fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale.

Col Titolo VIII – Professioni turistiche, infine, si evidenzia che la materia è in regime di competenza concorrente, motivo per cui si rende necessario l’aggiornamento della disciplina della guida turistica, per conformare le disposizioni regionali alla riforma recentemente approvata dallo Stato. Vengono invece confermate le discipline vigenti in materia di accompagnatore turistico, guida ambientale, maestro di sci e guida alpina.

(testo a cura di Cecilia Meli, Riccardo Ferrucci, Angela Feo,  Emmanuel Milano, Paola Scuffi, Luca Martinelli e Benedetta Bernocchi)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana



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