Nei fumetti con i supereroi della Marvel capita sovente che, per un fine superiore, storici nemici si alleino, salvo poi tornare a farsi la guerra nell’avventura successiva. Il Consiglio provinciale, specie da quando l’Ente è diventato di secondo livello, ha dinamiche molto simili e avversari politici dichiaratamente nemici, almeno in Parlamento o in Regione, si trovano a dover collaborare.
Succede, come già avvenuto nei precedenti due anni, anche nell’ultimo Consiglio provinciale guidato dal centrodestra sotto la presidenza di Maurizio Rasero. Quest’ultimo oggi ha ufficializzato l’assegnazione delle deleghe convincendo due dei tre consiglieri della lista di centrosinistra «a collaborare tutti insieme per i bene del territorio». Come? Accettando le deleghe proposte per un nuovo Consiglio di “larghe intese”.
In particolare, ad aver preso le deleghe sono stati il consigliere del Pd Andrea Gamba, sindaco di San Martino Alfieri e il presidente del Consiglio comunale di Canelli Alessandro Negro. L’unico del centrosinistra ad averle rifiutate è stato il consigliere comunale di Asti Mauro Bosia esponente di Uniti si può. Gamba ha ottenuto le deleghe all’Ambiente, Pnrr e alla Transizione ecologica; Negro quelle al Patrimonio, Affari legali, Digitalizzazione e Innovazione e allo Sportello Europa.
Bosia non ha proprio voluto sentir parlare di deleghe o “larghe intese” essendo uno dei principali oppositori del centrodestra nel capoluogo: «La prima regola per battere la destra è non allearsi con essa e ai miei due colleghi avevo detto che, secondo me, non era il caso di accettarle – commenta il consigliere rimasto in opposizione – Ricordo, invece, che in Provincia c’è una classe dirigente marcatamente di destra, espressione di partiti politici. Noi ci siamo candidati per essere alternativa a questo gruppo dirigente, ma sia chiaro che come consigliere provinciale non sono qui per impedire che si asfaltino le strade o mettere i bastoni fra le ruote dove la Provincia dev’esserci per il bene dei cittadini e dei Comuni». E ancora: «Io sono rimasto dove mi sono candidato, per essere un’alternativa a questo blocco di centrodestra colpevole, a livello regionale, del disastro della Sanità, della proposta di un nuovo inceneritore e della volontà di costruire la tangenziale sud/ovest. Per me si tratta di temi dove non c’è molto da pensare e sull’ipotesi di un termovalorizzatore ad Asti non mi pare che Rasero sia contrario, anzi».
Il consigliere Gamba, che vede confermata la delega all’Ambiente, avrà tra le priorità quella di opporsi al nuovo termovalorizzatore. Una battaglia annunciata dalla segretaria provinciale del Pd Elena Accossato anche se sembra che la posizione dei democratici contro l’ipotesi del nuovo termovalorizzatore non preoccupi più di tanto il presidente della Provincia. «Io ridò la delega all’Ambiente a Gamba perché ha lavorato bene senza pormi il problema di quello che capiterà su una singola pratica in futuro. Il Pd a Torino – continua Rasero – ha messo il termovalorizzatore ed ora vorrebbe ingrandirlo».
Per quanto riguarda le altre deleghe, il vicepresidente della Provincia, il riconfermato Simone Nosenzo (sindaco di Nizza) ha ottenuto le deleghe alla Viabilità, Lavori pubblici e Dissesto idrogeologico; Ivan Ferrero (sindaco di Mombercelli) all’Edilizia scolastica, Pianificazione territoriale, Attività produttive e Sviluppo economico; Tiziana Gaeta (sindaco di Capriglio) alle Pari Opportunità, Soggiorni marini, Programmazione della rete scolastica, UTEA e Politiche sociali; Luigi Gallareto (sindaco di Monastero Bormida) al Bilancio, Stazione Unica appaltante, Coordinamento e supporto all’attività dei Comuni (area Sud), Campeggio di Roccaverano, Montagna e Strategia area interna; Carlo Mancuso (sindaco di Castagnole delle Lanze) al Turismo, Unesco, Sport e Politiche giovanili, Cultura e Manifestazioni; Davide Massaglia (vicesindaco di Passerano Marmorito) alla Protezione civile, Tartufi, Coordinamento e supporto all’attività dei Comuni (Area Nord); Davide Migliasso (sindaco di San Damiano) ai Trasporti, Agricoltura, Caccia, Pesca, Sanità, Personale, Sicurezza e Polizia Provinciale.
«L’assegnazione delle deleghe rappresenta quindi un passaggio nodale per imprimere nero su bianco l’esigenza di andare oltre le differenti appartenenze politiche per costruire una squadra capace di raccogliere, sul campo, le esigenze dell’Astigiano – si legge in una breve nota stampa diffusa dopo la consegna delle deleghe – Il presidente Rasero precisa che le cariche sono a titolo gratuito; è previsto l’emolumento solo per la carica a presidente che essendo non cumulabile con il compenso del sindaco del comune capoluogo, nel suo caso, è pari a zero».
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