Sanità in Lombardia, le pagelle dei direttori generali: voti in calo rispetto al 2022, meno soldi ai manager

Tempo di «pagelle» per i direttori generali della sanità lombarda. Sono da poco state inviate ai manager di ospedali e Ats le valutazioni relative al raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2023. Tra gli aspetti valutati, l’abbatimento delle liste d’attesa, l’attuazione del Pnrr e di azioni per il miglioramento dei pronto soccorso. I punteggi sono attribuiti in parte dalla Dg Welfare e in parte da un comitato ristretto formato dal presidente Attilio Fontana, dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso e dall’assessore al Bilancio Marco Alparone. 

Voti in calo

In generale, le valutazioni sono calate di 7/10 punti rispetto al 2022. Di conseguenza, diminuirà anche la parte variabile del compenso dei dg legata ai voti e pari al 20% della cifra. 

Al primo posto Colombo, Cecconami e Trivelli

Al primo posto, tutti con un punteggio di 85 su 100,  la direttrice sanitaria dell’Asst Fatebenefratelli Sacco Maria Grazia Colombo, la direttrice
generale dell’Ats Pavia Lorella Cecconami e Marco Trivelli, attuale direttore generale dell’Asst Lecco, per il suo lavoro all’Asst Brianza.

I dg al secondo posto con 83 punti

Al secondo posto con una valutazione di 83 su 100 ci sono Claudio Sileo dell’Ats di Brescia, Matteo Stocco, che adesso dirige il Policlinico di Milano, per il lavoro svolto all’Asst Santi Paolo e Carlo, l’attuale direttore generale dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Alberto Zoli per quanto
fatto con Areu, il direttore dell’Ats della Città metropolitana di Milano Walter Bergamaschi, Luigi Cajazzo, attuale dg degli Spedali civili di Brescia e prima all’Asst Franciacorta, Massimo Lombardo, attuale dg di Areu e prima all’Asst degli Spedali Civili di Brescia e Francesco Locati dell’Asst di Bergamo Est.

I manager al terzo posto con 81 punti

Al terzo posto, con una valutazione di 81 su 100, c’è Marco Bosio, attuale dg dell’Asst Rhodense e prima all’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. 

In fondo all classifica

All’ultimo posto si trovano invece Peter Assembergs e Tommaso
Saporito (69 su 100) per il lavoro svolto all’Asst Bergamo Ovest e all’Asst della Valtellina dell’Alto Lario. 

I voti al di sotto dell’80

Appaiati a una valutazione di 71 su 100 Eugenio Porfido per quanto fatto all’Asst della Valle Olona, Marco Paternoster all’Asst di Pavia, Fulvio Odinolfi all’Asst Ovest Milanese, Carmelo Scarcella all’Ats della Brianza, Fabio
Banfi all’Asst Lariana, Lucas Gutierrez all’Ats dell’Insubria, Raffaello Stradoni all’Ats della Montagna, Raffaello Stradoni all’Ats della Montagna, Germano Pellegata all’Asst Rhodense, Alessandro Visconti per quanto fatto all’Asst Fatebenefratelli Sacco (a metà anno lasciò il posto a Colombo) e Paolo Favini all’Asst di Lecco.

Con una valutazione di 75 su 100 ci sono Giuseppe Rossi per quanto fatto all’Asst di Cremona, Massimo Giupponi all’Ats di Bergamo, Salvatore Mannino all’Ats della Val Padana e Maria Beatrice Stasi all’Asst Papa Giovanni XXIII.

Al gradino superiore, con 76 su 100, Giuseppe Micale per quanto fatto all’Asst dei Sette Laghi e poi, con 78 su 100, Salvatore Gioia per il lavoro all’Asst di Lodi, Mario Alparone all’Asst del Garda e il suo successore Anna Gerola, Elisabetta Fabbrini (scomparsa nel 2023) e Tommaso Russo all’Asst Nord Milano, Ida Ramponi all’Asst di Crema, Mara Azzi all’Asst di Mantova, Paola Lattuada all’Asst Pini/CTO e Francesco Laurelli all’Asst Melegnano della Martesana. Con 79 punti su 100, infine, c’è Maurizio Galavotti, per il
lavoro svolto all’Asst della Valcamonica.

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