Manovra 2025, fiducia alla Camera, ecco cosa c’è dentro

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Il governo incassa la fiducia sulla Manovra alla Camera con 211 voti a favore e 117 contrari: una legge di Bilancio da 30 miliardi che ha molte conferme e alcune novità. Dalla fine del bonus per l’acquisto di caldaie a gas al miliardo in più alla Tav, dallo stop alla proroga di un nuovo semestre per trasferire il Tfr nei fondi pensione alle strette sulle detrazioni, dai tagli ai ministeri alle minuscole rivalutazioni delle pensioni, al bonus casa al 50% solo per le prime abitazioni al contributo chiesto a banche e assicurazioni.

I prossimi passaggi della legge di Bilancio – le dichiarazioni di voto finale sul provvedimento saranno a partire dalle 21 – prevedono un’ultima sosta al Senato, prima in Commissione Bilancio lunedì prossimo, poi in Aula per il via libera definitivo che dovrebbe arrivare tra il 27 e il 28 dicembre. Rispetto a quanto previsto, e per la prima volta nella storia repubblicana, il testo della Manovra non farà un nuovo passaggio in Commissione Bilancio. Questo perché sono state trovate coperture in più per circa 100 milioni di euro nel 2025 e altrettanti nel 2026.

Le misure in più
Con il passaggio alla Camera, nella manovra sono entrate molte misure in più rispetto al testo originario, anche se i capisaldi della Legge, che investe metà dei suoi 30 miliardi per rendere strutturali gli aumenti in busta paga fino ai 40 mila euro, non cambiano. Alla Camera hanno trovato spazio: l’Ires premiale per le imprese, 4 punti in meno per chi assume e reinveste l’80% degli utili, coperta con un nuovo prelievo sulle banche, la mini decontribuzione al Sud, il bonus elettrodomestici, le modifiche agli incentivi di Transizione 5.0.
Sono saltati fuori 1,5 miliardi di euro in più per la costruzione del Ponte di Messina, ma tagliando i fondi alle strade provinciali, e altri 600 milioni per la Zes al Sud. Saltato l’aumento di stipendio per i ministri non parlamentari, resta la norma «anti Renzi» che vieta ai parlamentari compensi da Stati extra Ue oltre i 100 mila euro, comunque da autorizzare (ma non vale per i membri del governo).

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Gli emendamenti
Al testo definitivo della legge di Bilancio, comprensivo degli oltre 300 emendamenti approvati dalla Commissione con una seduta fiume di 44 ore, è stata allegata la relazione tecnica della Ragioneria che accerta la copertura delle misure di spesa, ma non sono emersi problemi per cui non è stato necessario il ritorno del testo in Commissione.

Queste le misure nel dettaglio.

Irpef e cuneo fiscale
17 miliardi dei 30 che costituiscono la legge di Bilancio 2025, vanno a rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale già in essere sulle buste paga e la riduzione dell’Irpef agli attuali 3 scaglioni. Cambia però il meccanismo: il taglio non sarà più uno sconto sui contributi versati all’Inps sugli stipendi fino a 35 mila euro, ma un «bonus» per chi dichiara fino a 20 mila euro e uno sgravio fiscale per chi invece si trova nella fascia che va dai 20 mila ai 40 mila euro, con una graduale riduzione del beneficio a partire già dai 32 mila euro. Ma rispetto al vecchio taglio del cuneo, che se ne va in pensione a fine anno, per ottenere questi sgravi non si guarderà più allo stipendio, ma al «reddito complessivo». Insomma, può bastare una seconda casa in affitto per rimanere esclusi anche se la retribuzione è inferiore ai 40 mila euro.

Stretta sulle detrazioni
Dal prossimo anno arriva anche il taglio delle detrazioni con un tetto massimo entro cui si potrà fruirne.La stretta interesserà i contribuenti con reddito oltre 75 mila e 100 mila euro. Per i primi scatta un meccanismo che consentirà ai nuclei con più di due figli di spingersi fino a un massimo di detrazioni annuali di 14 mila euro. Per i single il massimo sarà di 7 mila euro. Oltre i 100 mila il tetto con più di due figli a carico sarà di 8 mila euro, che scende a 4 mila euro senza figli a carico.

Pensioni anticipate
Per quanto riguarda le pensioni, la Manovra 2025 introduce la novità della possibilità di cumulo, per chi è interamente nel sistema contributivo (dunque, chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996), della previdenza obbligatoria con quella complementare. Il fine è quello di poter raggiungere la soglia minima prevista (tre volte l’assegno pensionistico minimo) e poter così anticipare la pensione a 64 anni.

Famiglie
C’è la novità di un bonus per le attività extra-scolastiche dei ragazzi delle elementari e delle medie (età 6-14 anni) ma solo per i nuclei con reddito Isee fino a 15 mila euro. Questo fondo «dote famiglia» di 30 milioni per il 2025 andrà come contributo ad associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore. Un altro fondo da 10,5 milioni di euro, spalmato però in 3 anni, dovrà sostenere le attività educative formali e non formai, ovvero sia dentro che fuori le scuole. C’è poi un regalo agli oratori, con 1,5 milioni di euro spalmati anche questi in 3 anni.

Sanità
Dal 2025, comunque, gli straordinari degli infermieri saranno tassati con la flat tax al 5%, mentre sono previste risorse per avviare campagne di informazione e sensibilizzazione in favore delle donne sullo svolgimento di test di riserva ovarica. Risorse anche per la prevenzione e il monitoraggio del tumore al polmone. Il bonus psicologo vede aumentare il finanziamento. Arriva un fondo ad hoc per il servizio di sostegno psicologico degli studenti nelle scuole.

Scuola
Per il comparto scuola arriva un fondo per promuovere corsi sulla salute sessuale e l’educazione sessuale e affettiva dei ragazzi. Previsto anche un regalo alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità, mentre un fondo sarà destinato al contrasto della povertà alimentare a scuola, per erogare contributi ai nuclei che non riescono a pagare le rette per la mensa nelle primarie. Per quanto riguarda gli studenti universitari, aumenta la dote del fondo per gli alloggi dei fuori sede, mentre due milioni di euro vanno per pagare le borse di studio degli studenti atleti.

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Parlamentari
Cancellata la norma che prevedeva di aumentare gli stipendi dei parlamentari e dei sottosegretari non eletti, la riscrittura limita a queste due categorie un rimborso delle spese per il tragitto «da e per il domicilio o la residenza». Passa, invece, la cosiddetta «norma anti-Renzi», ma allargata anche ai membri del governo, oltre che per i governatori e i parlamentari, eccetto quelli eletti all’estero. Dal prossimo anno, non potranno accettare durante il mandato compensi erogati fuori dall’Ue.

Ires premiale
Ires ridotta di 4 punti percentuali per le imprese che accantonano almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024 e ne reinvestono in azienda almeno il 30%, oltre a non meno del 24% degli utili dell’esercizio 2023. L’ires premiale al 20% anziché al 24% però prevede anche che gli investimenti non siano
inferiori a 20 mila euro e che le aziende assumano a tempo indeterminato l’1% di lavoratori in più. Arriva poi la proroga del fondo di garanzia per le Pmi, oltre a un Fondo di 3 milioni, da spalmare in 3 anni, a sostegno delle imprese dell’indotto Ilva. Inoltre, perfinanziare la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese ci sarà un Fondo ad hoc di 70 milioni.

Grandi opere e trasporti
Stanziato un miliardo in più per la Tav Torino-Lione e un altro a Ferrovie per le opere Pnrr. Altri 200 milioni vanno alla Sibari Catanzaro e 708 milioni vengono destinati al settore idrico e 36 alla diga di Campolattaro. I nuovi fondi destinati al Ponte sullo Stretto sono pari a 1,4 miliardi, meno dei 3 miliardi inizialmente ipotizzati.

Rai
Arriva la spending review per la Rai: la stretta è limitata alle consulenze esterne e prevede una riduzione dei costi per il 2026 almeno del 2% rispetto al corrispondente ammontare sostenuto nella media del triennio 2021-2023, percentuale che sale al 4% nel 2027.

Turismo
Per quanto riguarda il comparto turistico, c’è l’aumento della detassazione delle mance dal 25% al 30% per i dipendenti di bar e ristoranti e lo spostamento del tetto di reddito sotto il quale si applica che passa da 50 a 75mila euro. Ok anche alla decontribuzione dei festivi e notturni.

Celebrazioni
In nome di Alessandro Volta, che nel 2027 sarà celebrato a 200 anni dalla morte, viene istituito un Comitato ad hoc con 6 milioni in tre anni per promuovere la ricerca scientifica. Altri 6 milioni nel 2025 vanno alle celebrazioni dei 2.500 anni della città di Napoli.





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