Presidente Mambelli, quest’anno Confcommercio Ravenna ha puntato molto sui giovani e sulle nuove imprese. E siete partiti subito con dei ‘riconoscimenti’. Come mai?
“Quest’anno, per la prima volta abbiamo organizzato la prima edizione del ‘Giovani Imprenditori Day’, una sorta di benvenuto ai giovani. Non solo ‘Premi Fedeltà Associativa’ o ‘Maestri del Commercio’ per Confcommercio Ravenna, le tradizionali onorificenze che ogni anno vengono assegnati agli imprenditori che hanno svolto per 30 o 40 anni l’attività, o alle aziende che sono associate da più di 25 o 30 anni, ma anche riconoscimenti agli under 40 che si sono avvicinati al nostro sistema associativo. Confcommercio Ravenna pone particolare attenzione alle imprese giovanili perché possono fare la differenza in un momento così particolare, di cambiamento dell’impresa stessa”.
Avete anche ‘varato’ il Gruppo Giovani imprenditori.
“Investire sui giovani, e in particolare sui giovani imprenditori, oggi può fare la differenza, soprattutto in un’associazione di categoria, come Confcommercio che da sempre pone al centro l’impresa e l’imprenditore. Investire sulle imprenditrici e sugli imprenditori delle nuove generazioni è senza alcun dubbio un valore aggiunto per la società e per il tessuto economico, per il sistema imprenditoriale che oggi sta vivendo un cambiamento rapido e profondo. Confcommercio Ravenna ha deciso di costituire il Gruppo Giovani imprenditori, rivolto a tutti coloro che sono iscritti all’associazione di via di Roma che non abbiano ancora compiuto il 42° anno di età e che siano titolari dell’impresa, amministratori della medesima o collaboratori familiari. Presidente del Gruppo Giovani è Francesco Turchi, alla vicepresidenza Cristina Zaffi, Tommaso Fedeli e Chiara Belloni, consiglieri Giacomo Rossi, Edoardo Germanò e Michele Morello”.
Avete lanciato anche un’iniziativa sulle start up ravennati, ‘Giovani Talenti per Giovani Imprese’, assieme alla Cassa di Ravenna Spa. Di cosa si tratta?
“Sono 20 le aziende ravennati under 35 che hanno deciso di aderire all’iniziativa di Confcommercio Ravenna “Giovani Talenti per Giovani Imprese”, il progetto per i giovani che vogliono diventare imprenditori e per i quali è stata messa in campo un’azione di accompagnamento concreta per consentire loro di realizzare e sviluppare un’idea imprenditoriale con l’offerta di prodotti e servizi che rispondono alle esigenze delle start up. In pochi mesi queste 20 aziende hanno superato diverse difficoltà che si incontrano nella gestione ordinaria di una nuova azienda, grazie alla profonda conoscenza storica di Confcommercio Ravenna nel mondo dell’imprenditoria e delle problematiche amministrative, fiscali, tecniche e sindacali che costituiscono il punto di partenza per operare in piena sinergia con le imprese”.
E nel 2024 avete festeggiato i 30 anni dell’imprenditoria femminile ravennate del Terziario Donna Confcommercio.
“Trent’anni fa in provincia di Ravenna nasceva il gruppo Terziario Donna Confcommercio, un piccolo numero di aderenti che nel corso degli anni ha assunto sempre più consistenza, spessore e voce all’interno del sistema associativo ed anche nella società civile ravennate. Le imprenditrici di Confcommercio hanno lavorato insieme, cercando sempre di essere gruppo, hanno organizzato iniziative per le socie, e negli anni si sono aperte maggiormente alle imprenditrici di tanti settori, collaborando anche con le altre associazioni femminili del territorio, sempre in un’ottica di relazione e di confronto”.
Sull’economia locale, sulla spesa dei consumi delle famiglie, sullo stato di fiducia dei consumatori e delle imprese, com’è la situazione?
“Per fortuna sono ormai lontani i tempi della caduta verticale dei consumi, a causa del Covid che nel 2020, sotto il profilo economico, ha bruciato in provincia di Ravenna 700 milioni di euro di consumi, circa 2 mila euro a testa. A distanza di 4 anni, possiamo dire che le imprese del commercio, turismo e servizi e del terziario di mercato creano ogni giorno buona occupazione, coltivano conoscenza, abilitano innovazione, immaginano il futuro collettivo. A livello nazionale il terziario di mercato ha creato, tra il 1995 ed il 2024, circa tre milioni e mezzo di nuovi posti di lavoro, è quindi centrale per nel creare nuova occupazione e crescita diffusa. Come ha ribadito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla nostra annuale Assemblea Confcommercio il commercio è “pilastro del modello sociale europeo, motore decisivo e imprescindibile della nostra economia, oltre che elemento generativo della società moderna”.
Parliamo di personale. Addetti alla spiaggia, lavapiatti, aiuti cuoco, baristi, aiuti pizzaiolo, camerieri sono le figure più ricercate. Ma non si trovano. Avete organizzato un servizio Bachecalavoro, assieme a Iscom E.R. Ravenna che offre un servizio gratuito di pubblicazione delle offerte di lavoro annuali e stagionali. Come funziona?
“Si fa sempre più fatica a trovare personale, e questo non solo nel settore turistico, ma anche nell’industria e nel porto. Ci sono una serie di professionalità introvabili per mancanza di competenze. Probabilmente, anche il prossimo anno, ci saranno molti posti vacanti che saranno difficili da ricoprire, soprattutto per le imprese di alloggio e ristorazione, in sostanza nella filiera turistica. Cosa fare? L’ho detto più volte, occorre sviluppare una strategia condivisa con istituzioni, parti sociali e imprese per avvicinare soprattutto le nuove generazioni. Per venire incontro alle richieste delle aziende, attraverso una pagina dedicata www.iscomer.it/offerte-di-lavoro/, si offre un servizio gratuito di pubblicazione delle offerte di lavoro da parte delle imprese, consultabili dalle persone in cerca di occupazione. Le aziende possono pubblicare gratuitamente l’annuncio di lavoro, sia annuale che stagionale, e incontrare i candidati adatti alle proprie esigenze”.
Marco Principini
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