Dal nuovo bando Isi 600 milioni per la sicurezza sul lavoro. È l’importo più alto stanziato dal 2010

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ROMA – Il Parlamentino Inail di via Quattro Novembre, a Roma, ieri pomeriggio ha fatto da cornice alla conferenza stampa di presentazione del bando Isi 2024, che mette a disposizione 600 milioni di euro per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta dell’importo più alto stanziato nelle 15 edizioni dell’iniziativa, con cui l’Istituto dal 2010 ha destinato al sistema produttivo italiano oltre quattro miliardi a fondo perduto. 

D’Ascenzo: “È uno strumento essenziale di prevenzione”. Alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, e del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, i contenuti e gli obiettivi del nuovo avviso pubblico sono stati illustrati dal presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, dal presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, dal direttore generale, Marcello Fiori, e dal direttore centrale Prevenzione, Ester Rotoli. “La presentazione ufficiale della nuova edizione del bando Isi – ha sottolineato D’Ascenzo – è un’ottima occasione per aumentare la visibilità di questo strumento essenziale di prevenzione, in cui noi crediamo molto, e per far sì che sempre più imprese possano approfittare delle opportunità che mettiamo loro a disposizione. Dobbiamo fare tutto il possibile per sostenere le aziende che investono in sicurezza”.

Loy: “Stimolati processi di innovazione tecnologica e organizzativa”. “Il Consiglio di indirizzo e vigilanza – ha detto Loy – non può che apprezzare il percorso che negli ultimi anni ha visto l’Istituto sempre più impegnato a utilizzare una delle leve più significative per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, in grado di stimolare processi di innovazione non solo tecnologica ma anche organizzativa. L’incremento dei fondi, dai 273 milioni del 2021 ai 600 del 2024, indica la crescita della sensibilità dell’Inail e della possibilità di continuare a essere un punto di riferimento per il sistema produttivo”. Durante la predisposizione del bando il Civ ha chiesto, in particolare, di “tenere conto delle caratteristiche distrettuali e territoriali, di sostenere le imprese danneggiate dalle alluvioni che hanno colpito alcune regioni e di riconoscere un valore aggiunto ai progetti che hanno messo in campo processi di condivisione con le parti sociali”.

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Tra le priorità l’ammodernamento dei macchinari e l’adozione di Mog e Sgsl. Tra le numerose novità introdotte con il bando pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale, allo scopo di migliorare l’efficacia degli interventi realizzati e di semplificare la procedura di accesso al contributo, il sostegno agli interventi di innovazione tecnologica, con un’attenzione specifica all’ammodernamento dei macchinari e ai settori ad alto rischio, e la promozione dell’adozione di modelli organizzativi (Mog) e sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl) da parte delle aziende. Per le imprese partecipanti che hanno già adottato un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato per la norma Uni En Iso 45001:2023 è stato invece introdotto un punteggio premiante.    

Fiori: “Più attenzione alle piccole e micro imprese”. Come evidenziato da Fiori, il nuovo avviso punta inoltre a incrementare ancora di più la partecipazione delle piccole e micro imprese, per le quali è ora prevista la possibilità di anticipare il 70% delle somme concesse. Per il direttore generale dell’Istituto, “l’attenzione sempre riservata dal bando alle piccole e micro imprese è giustificata dalla necessità di diffondere in modo sempre più capillare la cultura della sicurezza”. Se è vero, infatti, che “tutte le aziende italiane hanno bisogno di investimenti, le piccole e micro imprese, che rappresentano il tessuto tipico della nostra imprenditoria, hanno più difficoltà di accesso al credito e faticano di più a gestire il sistema della prevenzione. Assicurare loro una linea di accesso privilegiata è un’apertura importante che riteniamo possa produrre risultati significativi nel breve periodo”.   

Rispetto al 2023 l’incremento è di quasi 100 milioni. I 600 milioni della nuova edizione, quasi 100 in più rispetto ai 508 stanziati nel 2023, sono ripartiti in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Al primo asse sono destinati 105 milioni di euro, suddivisi in 93 milioni per la prevenzione del rischio chimico e di quelli legati al rumore, alle vibrazioni, alla movimentazione manuale di persone e carichi e all’emergenza nel settore della pesca (asse 1.1) e in 12 milioni, sette in più rispetto al bando precedente, per l’adozione di Mog e Sgsl (asse 1.2).

I fondi per la rimozione dell’amianto salgono a 150 milioni. Il secondo asse di finanziamento, al quale sono destinati 165 milioni, 25 in più rispetto all’edizione 2023, è dedicato alla prevenzione dei rischi infortunistici, come quelli derivanti dalle cadute dall’alto, dalle lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento e dall’utilizzo di macchine obsolete. Il terzo asse continua a riguardare i progetti di rimozione di coperture e controsoffitti in materiali contenenti amianto, con un cospicuo incremento dei fondi a disposizione rispetto al bando precedente, passati da 100 a 150 milioni di euro. Tra le spese ammissibili rientrano anche quelle relative all’installazione di pannelli fotovoltaici integrati nelle nuove coperture, per contribuire alla riduzione della dipendenza da fonti fossili e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.  

Nel quarto asse incluse le attività legate alla lavorazione del legno. Aumenta di 10 milioni, da 80 a 90 milioni di euro, lo stanziamento destinato al quarto asse, riservato alle micro e piccole imprese che operano in settori tipici del made in Italy, dalla produzione di olio di oliva e derivati del latte alla confezione di articoli di abbigliamento, con la novità dell’inclusione di tutte quelle operanti nel settore della lavorazione del legno e dell’introduzione di una tipologia di intervento per la riduzione del rischio da polveri di legno. 

All’agricoltura 90 milioni per l’acquisto di trattori e macchinari. I 90 milioni del quinto asse dedicato alle micro e piccole imprese dell’agricoltura primaria, per contribuire all’acquisto o al noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali moderni, sicuri e meno inquinanti, sono suddivisi in 70 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e in 20 milioni per i giovani agricoltori (under 40) organizzati anche in forma societaria (asse 5.2). Per la concessione degli aiuti previsti in ambito agricolo nei primi tre assi di finanziamento, inoltre, il bando recepisce le modifiche apportate ai massimali de minimis in sede comunitaria, in vigore dal 16 dicembre 2024 per contributi fino a 50mila euro.

Il contributo per ogni progetto può arrivare fino a 130mila euro. Destinatarie dei finanziamenti sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e, limitatamente ai progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone dell’asse 1.1, gli enti del terzo settore. L’importo massimo erogabile è pari a 130mila euro e può coprire fino al 65% delle spese sostenute per ciascun intervento, percentuale che sale all’80% per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale dell’asse 1.2 e per quelli presentati dai giovani agricoltori nell’ambito dell’asse 5.2.

Lollobrigida: “Giusto tenere conto delle difficoltà dei giovani agricoltori”. Esprimendo soddisfazione per l’attenzione dedicata all’agricoltura dal bando Isi, definito “uno strumento strategico per l’azzeramento del fattori di rischio”, Lollobrigida ha sottolineato che i 90 milioni stanziati sono “una cifra triplicata rispetto a quella investita nel settore prima dell’arrivo di questo governo”. Il bando Isi, ha aggiunto il ministro dell’Agricoltura, “rivolge un’attenzione speciale ai giovani imprenditori agricoli, come l’aumento di contribuzione fino all’80%, che ho molto apprezzato. È giusto, infatti, tenere in debita considerazione le loro difficoltà a entrare nel mercato del lavoro disponendo di risorse tendenzialmente più ridotte di quelle dei loro colleghi più maturi, per esempio rispetto al sistema bancario. L’auspicio è che la collaborazione costante e continua che abbiamo voluto codificare in un protocollo d’intesa tra Inail e Masaf di prossima sottoscrizione consenta di raggiungere l’obiettivo di un lavoro sempre più sicuro”. 

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Calderone: “Un supporto per costruire percorsi che parlino di lavoro sicuro”. “In un’operazione complessa come quella di questi bandi – ha detto Calderone – l’Istituto ha guardato a quello che è il vero tessuto industriale italiano, cercando di stimolare gli investimenti in tecnologia come supporto per costruire percorsi che parlino di lavoro sicuro, quello che deve essere il nostro obiettivo”. Altrettanto importante è “l’attenzione data ai settori strategici della nostra economia e la previsione di una linea di investimento specifica per i giovani imprenditori agricoli, per accompagnare la crescita delle imprese con una crescita della sicurezza”. Per il ministro del Lavoro questo approccio “è strettamente collegato con gli investimenti che il governo sta facendo per sostenere la salute e la sicurezza, anche attraverso l’ampliamento della base degli assicurati Inail, come è avvenuto per gli studenti e il personale docente e non docente delle scuole”. Calderone ha poi ribadito l’importanza di lavorare sulla formazione per “creare una sensibilità collettiva rispetto alla necessità di ridurre il rischio infortunistico e di comprendere che esistono rischi che possono essere contrastati con procedure e dispositivi di protezione individuale efficienti”.   

Le date della procedura online entro il 26 febbraio. La presentazione delle domande per l’accesso ai fondi del bando Isi 2024 avverrà, come per le edizioni precedenti, in modalità telematica, attraverso una procedura articolata in diverse fasi le cui date saranno pubblicate entro il prossimo 26 febbraio nella sezione del sito Inail dedicata al bando Isi 2024. I fondi, ripartiti per regione e provincia autonoma, saranno assegnati fino a esaurimento secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Fanno eccezione i progetti che rientrano in uno specifico elenco regionale di un determinato asse il cui stanziamento sia sufficiente a soddisfare tutte le richieste, che saranno ammessi direttamente alla fase di caricamento della documentazione.



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