Omaggio a M. Pistoletto per la decima edizione de “Les étoiles”

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Esperienza insegna che quando una squadra gira a pieno oppure una manifestazione, una rassegna od un evento ruota alla perfezione è meglio non toccarlo,continuare sulla strada tracciata o lasciarlo stare nella sua integrale natura senza modificarlo toccando l’organigramma o lo schema di base. Rispettando questa codificata regola, il prossimo anno verrà principalmente inaugurato all’Auditorium “Ennio Morricone”dalla rinnovata e consolidata tradizione coreografica patrocinata dal produttore e direttore artistico Daniele Cipriani con due importanti appuntamenti : il 4 e 5 gennaio “Les Etoiles” reduce dai successi di Bari, Ravenna, Bologna e Milano con ballerini e programmi diversificati, mentre il 19 e 20 gennaio vi saranno”Las Estrellas” galà internazionale di Flamenco, Danza spagnola ed Escuela Bolera. Per il primo eclatante gioiello tersicoreo siamo arrivarti al decimo anno e stavolta i danzatori, che provengono dai corpi di ballo dei maggiori teatri lirici del mondo si riuniscono , quasi per un gemellaggio tecnico tra di loro per arricchirsi con le reciproche influenze e suggerimenti ispiratori delle movenze e posture del fisico,rendendo onore al novantenne artista della pittura e “design italiano” che ha creato parecchie delle sue opere lasciandosi guidare dalla revisione operata da M. Pistoletto di Biella del noto proverbio latino in caso di tragici conflitti bellici come quelli odierni. Egli surrealmente sostiene infatti “Se vuoi la pace, prepara la pace “ e Cipriani concorda del tutto con questa pianificazione preventiva. L’evoluzione dei ballerini è l’idea ”l’ armonia per determinare la bellezza d’una società in pacifica convivenza”. In siffatta prospettiva coloro che assisteranno al galà contribuiranno a far sorgere, apponendo la propria firma accanto a quella delle “Stelle tersicoree” su un quadro specchiante,un’opera presentata dalla “Fondazione Pistoletto Cittadellarte”, ovvero il simbolo del “Terzo Paradiso” dello stesso artista biellese. Dai maggiori e continenti provengono i migliori danzatori dell’universo, le splendide “stars “ del firmamento, cominciando dal numero cospicuo degli appartenenti al medesimo “Royal Ballet of London “ ed al “National Ballet di Amsterdam” che approderanno a Roma : Olga Smirnova e Victor Caixeta dal secondo , dal primo invece : Marianela Nunez, Francesca Hayward,William Bracewell e Cesar Corrales; infine dal “New York City Ballet “ giungeranno :Mira Nadon e Davide Riccardo. Gli ospiti non sono tuttavia finiti, in quanto occorre allineare pure dall’”American Ballet Theatre” : Aran Bell e Chloe Misseldine,dal “Mariinsky” di San Pietroburgo : Renata Shakirova e Kimin Kim, mentre dal “Bolshoi” di Mosca : Dmitry Smilevsky.Mancano altri Paesi : dallo “ Statsballet di Monaco” vi sarà Madison Young,da Madrid era lecito attendersi Sergio Bernal, che in effetti vi sarà per la “Dance Company di Madrid”.Per il cantone francese della Confederazione elvetica dal lago Lemano di Ginevra arriveranno Sacha Riva e Simone Repele, che abbiamo già visto all’Auditorium per la rassegna autunnale di RomaEuropa; intervento pregiato sarà quello di Ivan Urban per molto tempo primo ballerino dell’ “Hamburg Ballet”.Naturalmente vi sarà una “ stella a sorpresa”che, come sappiamo per consuetudine da qualche anno a questa parte, sarà annunciata soltanto all’ultimo per incentivare con la curiosità coreografica la vendita dei biglietti. Il repertorio sarà il più vario immaginabile e spazierà dal classico con i “passi a due e le piroette acrobatiche dei più fulgidi astri “. Il virtuosismo dei prodigiosi talenti sarà la il ludico parallelo e la metafora espressiva dei fuochi d’armi e cannoni , compresi i bengala che sovente scoppiano in mano a chi li fabbrica e li maneggia, causandone la dolorosa morte come ultimamente è successo in Puglia. Pertanto dai numeri tradizionalmente privilegiati goduti con estrema ammirazione dagli spettatori ricordiamo : “Lo Schiaccianoci”, “Il Lago di Cigni”, “Il Corsaro”, “Don Chisciotte”, “La Bella Addormentata”, “La Sylphide” e “La Bayadere”; tipiche del Novecento sono le creazioni di Balanchine, Ashton e Neumeier, a cui sarà dedicata una melodica evoluzione in coppia della “Carmen “da lui rivisitata e poco allestita. Per la più trasgressiva e moderna coreografia basterà rinviare ai movimenti del duo svizzero citato e di Marco Goecke. Vi saranno poi autentiche prime nazionali, tra cui “Morgen” frutto della geniale mente dell’inglese Wayne Mc Gregor per Francesca Hayward e Cesare Corrales, nonché un “passo a due” da “Rodeo” proprio del caratterista e coreografo statunitense Justin Peck. Con l’ossimoro iberico del “sangue caliente” dell’assolata Andalusi ed il ghiaccio assiderante della Sierra Nevada, il primo nel cuore ed il secondo nelle vene e negli occhi, s’esibirà l’ormai amatissimo signore d’assoluta grandezza sulle punte Sergio Bernal, che è poliedricamente sia “bailarin”, ossia danzatore classico, che “ bailaor”acclamato asso del flamenco “topos” ineludibile della sua patria su cui regna il sovrano Felipe , qualche giorno fa a Roma con la sua Letitia, un tempo anche lei giornalista. Insomma sono due avvenimenti strabilianti ideati dal vulcanico Daniele Cipriani per il mese di gennaio a Roma ed assolutamente da non perdere, ma appunto l’ovazione riscossa nel recente passato da “Les Etoiles” ha indotto Cipriani a raddoppiare gli eventi con il fiuto economico lungimirante dell’impresario. Certamente gli “aficionados” e gli estimatori quiriti dell’Arte Tersicorea sapranno ripagare i suoi sforzi per donarci il meglio di questo genere teatrale nel segno della Pace preventiva” concepita dal suo mentore Michelangelo Pistoletto.

Giancarlo Lungarini

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