Nelle elezioni legislative che si sono svolte in Georgia a fine ottobre è stata attuata una manipolazione “sistematica e massiccia” del voto, “molto sofisticata, non con le solite frodi elettorali, molto ben pianificata”. È la denuncia della presidente georgiana, Salomé Zourabichvili, in un discorso tenuto di fronte al Parlamento europeo durante il quale ha rivendicato che in Georgia “è anche in gioco la credibilità dell’Unione europea”.
Per Zourabichvili quelle che si sono tenute a ottobre sono state elezioni “russe” che devono essere ripetute. La presidente dello Stato caucasico ha sollecitato le nazioni dell’Unione europea a fare pressione su Sogno georgiano, il partito al potere a Tbilisi, affinché si tengano nuove elezioni.
Zourabichvili ha aggiunto che l’Ue deve fare di più per sostenere le proteste filo-europee che si stanno tenendo in Georgia e che sono ricominciate dopo che il governo ha annunciato la decisione di rimandare i negoziati per l’adesione a Bruxelles.
“L’Europa ha accolto la sfida solo a metà”
“La Russia usa le elezioni per imporre la sua forza e il suo dominio. Se siamo onesti, l’Europa fino a ora non è stata all’altezza del momento. L’Europa fino a ora ha accolto la sfida solo a metà. Dove i georgiani hanno combattuto giorno e notte, gli europei sono stati lenti a svegliarsi e lenti a reagire”, ha incalzato Zourabichvili di fronte al Parlamento Ue.
“Se l’Europa non può esercitare pressioni su un Paese di 3,7 milioni (di abitanti, Ndr), come può competere con i giganti del 21esimo secolo?”, la sua domanda provocatoria. Durante il voto per la presidente georgiana sarebbero avvenute “intimidazioni, uso di risorse amministrative, propaganda in stile russo, oltre al denaro in nero fornito in grandi quantità”.
E ha aggiunto Zourabichvili: “Non c’era polizia durante le elezioni. Ho assistito personalmente a episodi di violenza in diversi quartieri e ho cercato di contattare il ministero degli Interni per denunciarli ma senza riuscirci”.
L’elezione del nuovo presidente Kavelashvili
Sabato 300 grandi elettori georgiani, tra cui parlamentari e rappresentanti regionali e locali, hanno eletto l’ex calciatore Mikheil Kavelashvili come nuovo presidente con una maggioranza di 224 voti. I rappresentanti dell’opposizione non hanno preso parte allo scrutinio. Il suo insediamento è previsto per il prossimo 29 gennaio.
Zourabichvili ha denunciato i legami tra la Russia e il partito di governo, Sogno georgiano, di cui inizialmente la stessa presidente non si sarebbe resa conto. “Spero che non dovremo aspettare che si verifichino crisi più profonde prima che l’Ue agisca”, ha auspicato.
Slovacchia e Ungheria hanno esercitato il veto sulla proposta di sanzioni da parte dell’Unione europea contro figure di spicco legate al partito Sogno georgiano.
“I manifestanti non si fermeranno”
Da alcune settimane in Georgia sono in corso manifestazioni a favore dell’ingresso nell’Ue che sono contrastate con la forza da parte del governo.
“Deve essere chiaro che i georgiani non si fermeranno finché la Georgia non avrà elezioni libere ed eque, perché questa è l’unica via politica democratica per uscire da questa situazione”, ha scandito Zourabichvili, che poi ha rilanciato: “Ma la cosa riguarda anche voi. Riguarda l’Europa. In un Paese che ha appena ricevuto lo status di candidato, l’Europa non può permettersi di lasciare che lo Stato calpesti tutte le regole e le norme democratiche”.
Per la presidente di Tbilisi l’Unione europea “non può permettersi di essere umiliata in quelli che sono i suoi principi fondamentali. Sono in gioco gli interessi strategici dell’Europa. La Georgia è, è stata e sono sicura che sarà il punto d’appoggio dell’Occidente e dell’Europa nella regione. Un punto di riferimento che la Russia sta cercando di conquistare, perché la Russia ricorda i suoi tempi imperiali”.
Come sottolinea Zourabichvili, “i generali dicevano che chi controlla Tbilisi controlla il Caucaso: questo per la Russia non è cambiato. E se la Georgia cadesse sotto il controllo russo, e non sto parlando di un intervento militare, sto parlando di un intervento elettorale e costituzionale, la posta in gioco è molto alta”.
“Dopo che la Russia ha perso in Siria, deve vincere in Georgia?”
A essere in gioco secondo il capo di Stato del Paese caucasico sono “la sicurezza del Mar Nero, la connettività con l’Asia Centrale e Meridionale, il futuro europeo dell’Armenia. Quindi si tratta di molto di più della semplice Georgia e della democrazia e delle scelte politiche di Tbilisi. Per l’Europa la Georgia è parte della lotta globale che la Russia sta conducendo contro di lei”.
Zourabichvili alza la voce per chiedere: “Dopo che la Russia ha perso in Siria, deve vincere in Georgia? Dopo che la Russia non è riuscita a imporsi in Ucraina, deve vincere in Georgia? Dopo il fallimento in Moldova, la Russia deve vincere in Georgia? E dopo aver fallito, e spero che fallisca di nuovo molto presto in Romania, deve vincere in Georgia?”.
La presidente conclude: “Ciò che la Russia sta sperimentando ora con noi è una forma di intervento molto meno costosa, che utilizza i suoi delegati nel Paese e i nostri strumenti democratici comuni, le elezioni, e attraverso le elezioni impone il suo dominio e la sua forza”.
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