“Finanziamento a rischio, via Arapietra la soluzione”

La ditta che avrebbe dovuto occuparsi della progettazione e realizzazione della Casa di comunità della Asl che dovrebbe sorgere al posto del parco 8 marzo (San Silvestro spiaggia) che affaccia sulla medesima via, ha rescisso il contratto. A rischio ci sarebbe ora l’intero finanziamento pnrr da circa 3 milioni e mezzo, visti i tempi stretti che il piano stesso prevede per la realizzazione delle opere cui sono stati destinati i fondi e la possibilità che i residenti, una volta che il progetto ci sarà, possano tornare a rivolgersi la Tar (Tribunale regionale amministrativo) al fine di ottenere quella sospensiva su cui lo stesso tribunale non si pronunciò proprio perché la progettazione non c’era ancora. Cosa che se avvenisse non farebbe altro che dilatare ulteriormente i già brevi tempi.

A denunciarlo chiedendo a Comune e Asl di rivedere quella decisione che tante critiche aveva sin da subito sollevato, è il Pd per voce dei consiglieri comunali e del vicepresidente del consiglio regionale Antonio Blasioli che rilanciano la proposta fatta già al tempo: togliere la ex casa di riposo di via Arapietra dai beni da alienare e realizzare lì il presidio sanitario.

Il terreno a 45 giorni dalla sottoscrizione del contratto alla ditta che si era aggiudicata la progettazione non è stato consegnato e così la stessa, come si evince dalla delibera Asl del 6 dicembre, ha fatto un passo indietro. Una mancata consegna determinata dal fatto che, si legge nell’atto, “la disponibilità da parte della Asl Pescara dell’area di proprietà del Comune (…) è subordinata alla previa riallocazione, da parte dell’Asl di Pescara, dell’area attrezzata a verde in altra area individuata dal Comune di Pescara così come disposto con deliberazione del consiglio comunale”. Tema di cui, spiega la delibera si è discusso negli incontri tra l’Azienda e l’ente del 22 marzo, del 27 giugno e del 9 settembre, che avevano come fine proprio quello di arrivare all’approvazione, da parte del Comune, “del progetto esecutivo inerente alla riallocazione dell’area attrezzata a verde in altra area”.

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Con la rescissione del contratto, sottolineano i consiglieri comunali e il vicepresidente, si dovrebbe procedere con la seconda ditta che ha partecipato al bando, ma entro il 26 marzo 2026, questo prevede il pnrr, la progettazione deve essere conclusa con il collaudo da finire entro dicembre dello stesso anno. Un punto zero dunque da cui ripartire con nuove tempistiche su cui l’eventuale ricorso al Tar dei residenti potrebbe dare lil colpo di grazia, rimarcano facendo perdere Casa di comunità e parco in un colpo solo.

Ecco allora la richiesta che, annuncia Giampietro, il partito porterà in consiglio comunale: cambiare nuovamente la destinazione d’uso della ex casa di riposo di via Arapietra e realizzare lì la Casa di comunità tutelando così quel parco che sin dal primo giorno, ricordano i consiglieri, si era chiesto di non toccare, e assicurando il nuovo presidio alla comunità.

La delibera Asl, sottolinea Blasioli “rimette tutto in gioco. Rimette tutto in gioco. La prima ditta che è stata individuata da Areacom (Agenzia regionale per la committenza) il 6 dicembre ha tirato le remi in barca. Sostanzialmente ha deciso di tirarsi indietro da un appalto integrato quindi adesso ci troviamo punto e a capo. La delibera dice che la ditta si è lamentata del fatto che nei 45 giorni dalla sottoscrizione del contratto, il terreno di via 8 marzo non è stato consegnato dalla Asl, il che consente di effettuare il recesso così come avvenuto. Adesso però ci troviamo nella necessità di dover discutere se andare avanti su quel terreno o se cambiare invece localizzazione. Siccome i tempi sono stretti perché sono fondi pnrr, noi chiediamo alla Asl di rivedere la sua posizione, lo chiediamo naturalmente anche al Comune, e di salvaguardare un parco su cui anche i residenti avevano proposto un ricorso al Tar con sospensiva”.

“Tar che non si era espresso – ricorda – proprio perché mancava la progettazione definitiva ed esecutiva. Quando ci sarà il Tar (qualora i residenti ripropongano la richiesta) potrebbe anche concedere questa sospensiva”.

Un invito alla ragionevolezza, rimarca Giampietro. “Crediamo che il Comune debba cambiare obiettivo, debba togliere l’attenzione dal parco 8 marzo salvaguardandolo e trasferire la Casa di comunità nell’ex casa di riposo di via Arapietra che è già in capo al Comune. Proponiamo che ritorni alla vecchia distrazione urbanistica, quindi adatta ad ospitare anche servizi di carattere sociale”.

Quanto accaduto, afferma quindi Presutti, “dimostra che è stata una battaglia sbagliata sin dall’inizio” ancor più alla luce del fatto che quell’area, sottolinea, è già gravata dalla realizzazione della nuova rampa della circonvallazione e che potrà esserlo in futuro, sebbene il progetto si al momento bloccato, dall’impianto sportivo di Colle Breccia. L’ultimo tassello sarebbe quello della Casa di comunità. “Sembra quasi – dice – che i cittadini di quella zona siano destinati a interventi afflittivi”. Di qui anche da parte sua la richiesta di tornare sulla decisioen

“Se Comune e Asl insistessero nel voler fare questo intervento nel parco 8 marzo rischieremmo davvero di perdere i finanziamenti e quindi il presidio di sanità pubblica – riprende Giampietro -. E’ un intervento di sanità territoriale molto importante, ma se la destra si impuntasse rischieremmo di fare un danno a chi abita lì e a tutti i pescaresi. L’edificio di via Arapietra”. ricordando che il tentativo di allinearlo è già andato a vuoto tre volte, “è disponibile”. La loro proposta la porteranno in consiglio comunale: “basta voltarla”, conclude.

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