Post letto da:
69
Nel pomeriggio di ieri, un equipaggio della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ferrara ha proceduto ad una attività di controllo di un centro scommesse situato nel capoluogo estense. Nel corso delle attività, i militari hanno riconosciuto tra gli avventori un volto noto. Si trattava di un uomo di origine nigeriana, conosciuto dai carabinieri in quanto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. I militari hanno quindi deciso di fare gli opportuni accertamenti e dal controllo è emerso che lo stesso, sebbene autorizzato dall’Autorità Giudiziaria ad uscire in orari ben precisi della giornata, si era allontanato dall’abitazione in un orario non consentito raggiungendo il centro scommesse per giocare alle slot machine.
L’uomo è stato quindi tradotto presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara dove, al termine delle formalità di rito, è stato tratto in arresto per “evasione”. Lo stesso, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Ferrara, è stato rimesso in libertà e, contestualmente, nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.
CODIGORO (FE). Si fingono carabinieri al telefono e tentano tre truffe in poche ore: due donne e un uomo denunciati dai veri Carabinieri.
È accaduto giovedì pomeriggio a Codigoro dove, nel giro di poche ore e nello stesso quartiere, sono avvenuti tre tentativi di truffe da parte di sedicenti carabinieri.
La tecnica adottata è sempre la stessa. Dopo aver contattato le potenziali vittime sulle utenze telefoniche fisse con un numero anonimo, presentandosi come carabinieri in servizio presso fantomatici uffici antifrode, uffici sinistri o semplicemente Stazioni Carabinieri della zona, raccontano di gravi incidenti stradali, malattie o addirittura fermi che hanno colpito una persona cara o un parente. Si tratta veri e propri professionisti della truffa che provocano nella vittima, solitamente persone anziane, uno stato di ansia e preoccupazione tale da indurle, su esplicita richiesta, a corrispondere il pagamento di somme di denaro attraverso invio di bonifici o consegna diretta, talvolta anche di oggetti preziosi e in oro, a complici che si presentano di lì a pochi minuti sotto casa.
È andata male ai tre cittadini italiani “in trasferta” che sono stati sorpresi nella via segnalata da ben tre residenti, tra cui due ultraottantenni, tutte vittime di tentate truffe perpetrate nell’arco di pochi minuti. I tre, due donne e un uomo, sono stati individuati a bordo di un’autovettura in sosta proprio nei pressi dell’abitazione di una delle tre vittime.
Nel corso del controllo non hanno saputo motivare la loro presenza in quel posto e in quel preciso momento. Pertanto, sono stati portati nella caserma “Scantamburlo” a Comacchio per le operazioni di identificazione nel corso delle quali sono stati trovati in possesso di quattro smartphone, tutti posti in sequestro in quanto ritenuti strumenti utilizzati per le tre tentate truffe.
Al termine dell’attività, i tre cittadini sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria estense per tentata truffa e sono in corso le indagini per capire se abbiano tentato o siano riusciti a portare a termine altre truffe.
I Carabinieri raccomandano di diffidare delle apparenze, di non aprire mai la porta agli sconosciuti e ricordano che le Forze dell’Ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini.
In alcuni casi i truffatori sono riusciti attraverso dei software particolari a simulare il numero del telefono di uffici di Carabinieri e forze dell’ordine, inducendo le potenziali vittime a credere che dall’altra parte ci sia realmente un carabiniere. Il consiglio principale in caso di dubbi e di persone che chiamano o si presentano chiedendo denaro, è di prendere tempo e contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112 assicurandosi che la linea fissa sia libera oppure con il proprio telefono cellulare.
MESOLA (FE). Meritato traguardo per l’App.Sc. Q.S. Garbi che dopo oltre 28 anni di servizio alla Stazione di Mesola va in pensione.
Questa mattina 17 dicembre presso la Sala Consiliare del Comune di Mesola, si è svolta una breve ma emozionante cerimonia di saluto da parte del primo cittadino Dr.ssa Lisa Duò all’App. Sc. Q.S. Gianluca Garbi in servizio alla locale Stazione Carabinieri, in occasione del suo pensionamento.
In segno di riconoscenza e gratitudine per lo svolgimento di un ruolo importante e professionale nell’Arma dei Carabinieri, che lo ha visto impegnato al servizio dello Stato e della comunità di Mesola per oltre 28 anni, riconoscendolo come prezioso punto di riferimento di legalità e di sicurezza.
Il Sindaco ha consegnato al militare una pergamena e una targa ricordo, alla presenza della Giunta, del Comandante della Compagnia di Comacchio Tenente Lucilla Esposito, del Comandante della Stazione Mar. Ord. Enrico Andreucci e del Brigadiere Capo Gaetano Della Volpe.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link