«Le indagini pre-assunzione evitano alle imprese di trovare brutte sorprese. Ecco come farle»

Secondo il Report to the Nations 2024 dell’Acfe (Association of Certified Fraud Examiners), che ha analizzato 1.921 casi reali di frode sul lavoro tra gennaio 2022 e settembre 2023 in tutto il mondo, le frodi occupazionali hanno generato una perdita complessiva di 3,1 miliardi di dollari in soli 21 mesi, con una media di 1,66 milioni di dollari per caso. Il report evidenzia che il 57% delle organizzazioni che hanno subito frodi dichiarano di aver effettuato controlli sui precedenti penali o sulla cronologia lavorativa dei candidati. Tuttavia, il dato interessante è che, nell’84% dei casi, questi controlli non hanno rivelato segnali di allarme. Questo evidenzia un punto cruciale: i metodi tradizionali di verifica non sono sempre sufficienti a identificare i rischi reali. Secondo l’analisi di Acfe un dipendente scorretto può causare danni economici significativi: i danni variano da 50 mila dollari se è già in azienda da un anno a 250 mila dollari per chi lavora in azienda da più di 10 anni. Questi numeri sono allarmanti per le aziende, che si trovano a fronteggiare perdite potenzialmente devastanti. E in più della metà dei casi esaminati le frodi erano perpetrate da dipendenti operanti in questi cinque dipartimenti: operations, contabilità, vendite, servizio clienti, dirigenti.

Le indagini

In un contesto globale in cui le aziende affrontano crescenti minacce legate alla sicurezza, alla protezione delle informazioni sensibili e alla gestione dei rischi interni, nell’ambito della Corporate Intelligence anche le indagini pre-assunzionali assumono un’importanza sempre maggiore per proteggere da rischi evitabili il capitale umano e gli asset aziendali. Una crescita confermata anche da Excursus Group, azienda italiana attiva dal 2017 specializzata nelle indagini al servizio della sicurezza aziendale: «In particolare dopo il Covid – spiega il fondatore e ceo Giuseppe Strollo – abbiamo effettuato oltre 200 indagini pre-assunzionali in tutta Europa, negli Usa, Africa e Asia, rispondendo a una crescente domanda da parte delle imprese che in questi ultimi anni hanno visto aumentare il rischio di infiltrazioni fraudolente e minacce interne, inclusi fuga di informazioni riservate, furti di proprietà intellettuale e sabotaggi aziendali.» Le indagini pre-assunzionali non riguardano solo la verifica del curriculum vitae, ma comprendono anche l’autenticità delle referenze, il riscontro delle competenze dichiarate e l’analisi della reputazione online dei candidati. Questa serie di verifiche consente alle aziende di prendere decisioni consapevoli, evitando di assumere individui che potrebbero rappresentare un rischio per l’azienda stessa. Excursus Group ha creato un servizio mirato a soddisfare questa esigenza e applicabile a tutti i livelli aziendali, con pacchetti specifici per personale ordinario, middle management e top management. Le indagini possono richiedere dai 10 ai 20 giorni a seconda della complessità del profilo investigato.

Nella control room

«Le indagini pre-assunzionali – conclude Strollo – si configurano come uno strumento imprescindibile per le aziende moderne, che non possono permettersi di sottovalutare i rischi connessi a un reclutamento non verificato. Con l’aumento delle frodi sul posto di lavoro e la sempre maggiore complessità delle minacce aziendali, aiutiamo le imprese a ridurre i rischi, migliorare l’affidabilità del personale e proteggere il proprio futuro economico.» Excursus Group offre soluzioni di Business Intelligence e ha come missione la tutela della sicurezza aziendale, attraverso servizi su quattro ambiti: corporate intelligence, investigazioni, security e cyber security. Fondata nel 2017 a Salerno, Excursus Group è guidata dal ceo Giuseppe Strollo, ex membro dell’Esercito e poi responsabile della sicurezza e investigazioni nel settore privato. L’azienda ha la sua sede operativa a Roma, con uffici a Shanghai, New York e Dubai e un investigation control room ad Avellino con oltre 90 dipendenti diretti e una rete di informatori presente in circa 220 Paesi e aree geografiche.
Nata come società di investigazioni aziendali classiche (protezione da contraffazioni, concorrenza sleale, infedeltà dei soci, furti interni etc.) e sicurezza, Excursus Group si è organizzata per rispondere ai bisogni attuali e futuri delle aziende, investendo nell’organizzazione di una divisione dedicata alla Cyber & Digital Intelligence, che si occupa di individuare reati informatici e illeciti commerciali, di tutelare la privacy, di misurare l’attaccabilità di un sistema informatico, di prevenire gli attacchi, di formare il personale all’autodifesa dall’estorsione di informazioni sensibili.
La digitalizzazione, oltre a portare con sé grandi benefici, espone maggiormente le aziende al rischio di attacchi informatici. Per testare la tenuta dei propri sistemi ad eventuali attacchi, è necessario simularli: «In alcuni casi – spiega Strollo – ci trasformiamo in hacker etici, simulando un attacco informatico all’azienda del cliente.» Sempre la digitalizzazione ci porta ormai a lasciare continue tracce informatiche di eventuali illeciti: «La nostra divisione Cyber Digital Forensics opera nell’Intelligence delle minacce informatiche – continua Strollo – Abbiamo un software aziendale in grado anche di ricostruire i dati cancellati dai computer.»