Biogas e biomasse, apre il bando per gli incentivi ai piccoli impianti

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Possono fare richiesta per accedere alle tariffe incentivanti i soggetti responsabili di impianti a biogas di potenza nominale non superiore a 300 kW elettrici e di impianti a biomassa di potenza nominale non superiore a 1.000 kW elettrici

Apre alle ore 12 del 16 dicembre 2024 e si chiude improrogabilmente alle ore 12 del 14 febbraio 2025 il bando pubblico per l’iscrizione alla procedura competitiva per impianti alimentati da biogas e biomasse che intendono accedere agli incentivi previsti dal cosiddetto Decreto FER2. Si tratta della prima di una serie di procedure competitive attese.

Il 10 dicembre, con decreto direttoriale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sono infatti state approvate le Regole Operative relative del Decreto Mase-Masaf 19 giugno 2024, recante “Incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio” (Decreto Fer 2).  Le Regole, redatte dal Gse, disciplinano le modalità di partecipazione alle procedure competitive previste dal Decreto FER2 e, per gli impianti ammessi, le modalità per accedere agli incentivi.

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Il Bando pubblico attualmente aperto riguarda l’iscrizione alla procedura competitiva Gruppo A, codice FER2_A_2024_1.  Come previsto dal DM 19/06/2024, possono fare richiesta di accesso al bando ai fini del riconoscimento delle tariffe incentivanti, i soggetti responsabili di impianti a biogas di potenza nominale non superiore a 300 kW elettrici e di impianti a biomassa di potenza nominale non superiore a 1.000 kW elettrici, in possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dal decreto.

Si segnala che, in caso di impianti alimentati a biogas di potenza fino a 100 kW, in deroga alla condizione generale di avvio lavori successivo alla data di pubblicazione della graduatoria, esclusivamente per questa prima procedura competitiva, viene consentita la partecipazione degli impianti a biogas di potenza fino a 100 kW per i quali i lavori di realizzazione siano già stati avviati prima della data di pubblicazione del DM FER2, purché entrino in esercizio successivamente alla data di pubblicazione della graduatoria di ammissione agli incentivi.

Le richieste dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica al Gse, entro e non oltre il termine di chiusura, mediante il Portale FER-E accessibile dall’Area Clienti GSE.

Il decreto direttoriale indica anche che ulteriori il calendario di altre procedure competitive attualmente non previste e riferite all’anno 2025 saranno approvate entro il 31 marzo su proposta del Gse.

Le regole operative

Il documento è un insieme di regole per l’applicazione del DM FER2 (Decreto Ministeriale FER2), e disciplina gli incentivi destinati agli impianti a fonti rinnovabili che presentano innovazioni tecnologiche e un ridotto impatto ambientale. Gli impianti incentivati includono tecnologie come il biogas, biomassa, solare termodinamico, eolico offshore, energia marina e geotermica.

L’accesso agli incentivi è subordinato al rispetto di requisiti soggettivi: il richiedente deve essere economicamente solido e non coinvolto in procedimenti per aiuti di Stato incompatibili. Inoltre, deve dimostrare di non ricadere nelle cause di esclusione previste dal Codice dei Contratti Pubblici. Sono necessarie anche le verifiche antimafia per accertare la legalità dei beneficiari.

Occorrono in parallelo anche i requisiti oggettivi: essere in possesso di un titolo abilitativo per la costruzione e gestione dell’impianto. Che gli impianti rispettino i limiti specifici sulla potenza nominale, ad esempio 300 kW per impianti a biogas o 1.000 kW per biomasse. L’inizio lavori deve avvenire solo dopo la pubblicazione delle graduatorie.

Il Gse verifica il rispetto dei requisiti sia in fase di iscrizione sia all’entrata in esercizio e prima dell’erogazione degli incentivi verifica anche la conformità tecnica degli impianti.

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Il Gse effettua anche controlli periodici per assicurare il rispetto delle regole. Qualsiasi variazione o modifica agli impianti deve essere comunicata e approvata. Dichiarazioni false o non conformità possono portare alla revoca degli incentivi.

Gli incentivi sono corrisposti in base alla produzione effettiva di energia monitorata tramite sistemi di misurazione ufficiali.  Le procedure competitive rappresentano il meccanismo principale per selezionare gli impianti da incentivare. La gestione delle domande avviene attraverso un portale dedicato: Portale FER-E. Gli impianti sono classificati sulla base di criteri tecnici ed economici ed eventuali offerte di riduzione percentuale delle tariffe possono migliorare la posizione in graduatoria.

Per partecipare è necessario presentare dichiarazioni sostitutive e documentazione tecnica, come dettagliato negli allegati del decreto. Gli impianti sono classificati in base a criteri tecnici ed economici. Gli incentivi si articolano in tariffe omnicomprensive e tariffe premio calcolate in base alla potenza nominale dell’impianto e alla quantità di energia incentivabile. Gli impianti a solare termodinamico o biomassa hanno regole particolari per il calcolo delle tariffe.

Gli incentivi possono essere cumulati con altre agevolazioni in specifici casi e rispettando i limiti previsti.

Il decreto è corredato da schemi, modelli e linee guida pratiche per supportare i richiedenti:

  • Modelli Standard: Per la partecipazione alle procedure.
  • Principio Dnsh: Linee guida per garantire che le attività incentivabili non danneggino l’ambiente. Il Gse, a partire dalle check-list previste per le tipologie di interventi incentivati, definisce un set di documenti / dichiarazioni, che il Soggetto Richiedente dovrà trasmettere o conservare per tutta la durata del periodo di incentivazione, per dimostrare il rispetto dei requisiti associati al principio del Dnsh.





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